martedì 7 luglio 2020

TI CONOSCO MASCHERINA

Ma sarà un metro?...
Visto in TV un famoso regista che quando si vanta del fatto che ha iniziato con Sergio Leone (ed Ennio Moricone: RIP, non ne scrivo finché non tace il coro dei coccodrilli, ma mi viene da dire che a quel livello si è immortali, e ieri mi sono rivisto per l'ennesima volta C'era una volta in America) non si rende nemmeno conto che senza i buoni uffizi di suo papà non avrebbe mai fatto nemmeno i suoi primi esilaranti film (che però erano collage dei suoi esilaranti sketch televisivi ma se parliamo di film con una storia propria esclusi un paio belli poi niente di nemmeno decente), dicevo un regista che giocando sulla sua fama di ipocondriaco è uscito dagli studi mettendosi la fatidica mascherina, dopo esserci stato venti minuti senza, a sputacchiarsi con Carlo Conti: si vede che gli piacciono proprio, gli autogol comunicativi. Poco prima, infatti, ne aveva fatto un altro, enorme: dopo aver simpaticamente rimbrottato "quei fresconi che all'inizio dicevano che era solo un'influenza un po' più forte", ha raccontato che il lockdown è arrivato proprio alla vigilia dell'uscita nelle sale del suo ultimo capolavoro, per il lancio del quale avevano peraltro scelto proprio il lombardo-veneto, le zone che sarebbero diventate di lì a poco le più colpite (e forse a conti fatti, se mai saranno fatti bene, si scoprirà siano state le sole, davvero colpite, e chissà da cosa), dove quindi decine di persone dello staff hanno trascorso decine di giorni sempre tra eventi teatri e ristoranti, senza che nessuno si beccasse niente. E ha avuto pure la faccia tosta di dire che era stata "fortuna", tra le risate del pubblico. Chissà se a qualcun altro, oltre che al sottoscritto, è venuta a mente la semplice deduzione che l'episodio, che in quanto tale non dimostra niente, se proprio gli si vuol dare un valore ce l'ha esattamente nel senso opposto dall'obiettivo di chi ce lo ha raccontato, dando ragione ai fresconi: una normale influenza li avrebbe contagiati in tanti. E magari lo ha fatto - o hanno fatto tutti il tampone, o almeno quelli che hanno avuto qualche linea di febbre o fatto qualche starnuto?
No, non mi arrenderò mai: stiamo parlando di un virus che non si è comportato in maniera molto diversa dai suoi predecessori, salvo che per il modo tragicamente sbagliato con cui si sono curati i malati nei primi tempi e soprattutto in alcune zone, modo che in quei tempi e in quelle zone ha sballato le statistiche, che però depurate di quei tempi e di quelle zone sono inferiori, altroché, a una normale influenza. Non insisto solo perché questi hanno fermato un Paese, e hanno buon gioco a prendersi meriti impropriamente: se fermi completamente il traffico, è ovvio che non ci sono più morti per incidenti stradali, salvo quei coglioni che già sfrecciano coi monopattini elettrici (impedendo il tranquillo struscio sul Corso). Ma resto convinto che il sistema sanitario di un Paese democratico moderno deve, ripeto DEVE, poter affrontare un'epidemia di queste proporzioni, e anche una dieci volte più contagiosa e letale, senza costringere incostituzionalmente tutti i cittadini, il 99% dei quali sanissimi, a restare chiusi in casa per mesi, e quindi moltissimi di loro a finire in rovina. Un modo per sapere chi ha ragione ci sarebbe, ma potete scommetterci che non lo faranno mai, perché se poi vengono sbugiardati devono come minimo andare a processo: sessanta milioni di sierologici, e se danno anche solo 6 milioni di positivi, come più o meno tutte le influenze, è bello e dimostrato che hanno fatto una cazzata enorme, anche ammettendone la buona fede. Ma devono essere a tappeto, e con garanzia di anonimato, altro che la insulsa app che ha già rovinato la vita ad alcuni dei cazzoni che si sono affrettati a installarsela senza riflettere sulle conseguenze (passi vicino a un altro cazzone che era pure positivo, e sei sequestrato in casa tu e i tuoi familiari anche senza avere niente, e magari avevi appena riaperto il bar e allora ti sta bene che se lo pigli il cravattaro).
Ma anche volendo ammettere la buona fede o persino l'efficacia (ho detto "anche volendo": trattasi di espediente retorico), il problema arriva dopo. Ora, e domani. Tu Signore vuoi fermare il motore del Paese? Sei padrone - se non tu chi? - ma poi hai l'onere di riavviarlo. Sono, per usare un eufemismo, cazzi tuoi. NON puoi venirci a dire che l'Imperatore ti lega le mani. Sennò noi abbiamo diritto ad assaltare il castello e prenderti il tesoro. E se poi arrivano le truppe dell'Imperatore a pretenderlo indietro (ma non era il tuo?), ce la vedremo con loro, magari soccomberemo davanti a forze soverchianti, ma venderemo cara la pelle. Capita la metafora medievale? Chi è Sovrano ne ha onori e oneri. Trump sta cacciando i soldi, e l'economia USA sta ripartendo anche ad epidemia più attiva che da noi. Conte non può, quindi non è sovrano... quindi - udite udite - non poteva nemmeno fermarci. Chi è il nostro sovrano, la UE? dovevano fermarci loro, eventualmente, e comunque ora devono risarcirci loro. Sull'unghia, la BCE stampando Euro. Ogni altro scenario, Mes, recovery fund, o altra etichetta anglofona ad occultare prestiti, quindi ulteriore indebitamento quindi schiavizzamento dell'Italia, è da respingere al mittente con ignominia, e senza mezzi termini. E chi dice il contrario o è prezzolato, e allora è un traditore da processare e arrestare, o non lo è, e allora è un deficiente pericoloso da emarginare.
Mi rendo conto dei toni forti, ma se non la pensate così, perdonatemi ma vi sarete meritati la rovina che arriverà. Se non arrivano i soldi europei prima di subito, e a titolo totalmente gratuito, infatti, anche quelli che sono riusciti a riaprire la loro attività, tra buffi da fare per onorare i pagamenti nel periodo di chiusura forzata e minori introiti successivi per via delle cervellotiche e spesso contraddittorie misure delle fasi 2 e 3 e per via della paura instillata nella gente da una campagna di stampa criminale (e lungi dal terminare), la dovranno chiudere. Ma non pensate, anime belle, "chissenefrega io compro su Amazon". Meno soldi girano, meno ce n'è per tutti. Un tracollo del 20% dell'attività economica, che fino ad oggi si era visto solo in seguito ad eventi bellici, senza misure da cavallo si traduce presto in un crollo di entità multipla. Le entrate fiscali sono già calate: crolleranno. E presto vi diranno che non ci sono più soldi per pagare gli impiegati pubblici, che peraltro grazie allo smart working avranno dimostrato che ne basta la metà, a voler essere generosi. E voi magari applaudirete pure, "gli sta bene, sti fannulloni!" Ma così la domanda interna scenderà ancora, esponenzialmente. Eccetera eccetera. Quando arriveranno le elemosine della UE, se mai arriveranno, sarà troppo tardi. Pretendete risarcimenti subito, o siete morti. Pretendete di rientrare in ufficio, o siete scemi, e poi morti. Pretendete un governo che sia disposto davvero (quindi non l'attuale centrodestra, niente illusioni) a sbattere la porta in faccia all'Europa se non sgancia immediatamente, o siete morti.
I sopravvissuti, li vaccineranno di un vaccino inutile al Covid19 che chissà cos'altro contiene, e li camperanno con sussidi di povertà. Il disegno è questo: Guglielmino si è fatto già scappare un vaticinio sugli attacchi chimici, non dovesse bastare la ripresa dell'epidemia, data per certa dagli evidentemente bene informati. Come dite? esagero nel catastrofismo? IO? ma non era meglio esagerare in un senso a novembre, attrezzandosi per spegnere sul nascere i focolai e comunque prepararsi a curare i malati lasciando campare gli altri, piuttosto che farlo in un senso molto più deleterio da marzo? Sentite a me, se ci tenete ancora a quel po' di libertà che vi è rimasta, preparatevi a lottare e resistere per essa. Cominciando dallo spegnere la TV e impiegare il tempo di un TG a leggere le cose giuste, ad esempio seguendo i link nel testo del post e quelli belli carichi che ho lasciato per dessert:
  • Bagnai, ovvero i dati nudi che dimostrano che gli italiani sono di gran lunga gli europei più virtuosi, quelli che negli ultimi trent'anni più di tutti hanno dato ricchezza allo Stato di quanta ne abbiano avuta da lui - mi spiace non avere alcuna fiducia nel fatto che una volta al governo la Lega lasci dettare la linea politicoeconomica a gente come lui, piuttosto che a qualche berlusconiano a caso;
  • Piccioni e Dal Corno, ovvero dati alla mano come e quanto le privatizzazioni in Italia siano state un disastro, e non c'è salvezza se non in una forte ripresa del ruolo dello Stato in economia (certo, facendo tesoro dei lati negativi, specie inefficienza e corruzione, che però hanno caratterizzato ancora di più il privato mentre la narrazione era che sarebbero sparite ipso facto);
  • Bizzi, ovvero quello che penso io detto ancora più direttamente, letto dopo aver completato questo post e aggiunto alla fine per completezza. Conte non è Churchill, è Cromwell, sapevatelo.

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