sabato 14 marzo 2009

IL TRIANGOLO NO

La Trinacria è un triangolo di terra al centro del Mediterraneo: è la sua posizione ad averle consegnato il ruolo di protagonista della Storia nel bene o nel male. Divisa tra romani e punici o tra cristiani e mussulmani per secoli, tra resistenti e invasori siano stati garibaldini o americani per i giorni necessari alla sua necessariamente preliminare conquista, tra mafiosi e vittime della mafia da sempre e per sempre.
E' notorio che fu Lucky Luciano a organizzare le teste di ponte per lo sbarco americano e la conquista dell'isola nel 1943, grazie ai suoi contatti con la mafia. Non è strano pertanto che fino agli anni 60 compresi nel Parlamento della Repubblica le commissioni d'inchiesta concludessero che la mafia non esiste, come ben ricorda Sciascia. Nè è strano che l'uomo politico più importante della storia repubblicana sia stato a lungo organico alla mafia, come è acclarato persino da una sentenza della Cassazione che viene citata solo per quella parte che fa comodo, che dice che da una certa data in poi quella contiguità non è sufficientemente provata, e non per quella parte che non fa fine, che dice che fino a quella data il reato è provato ma prescritto. Così chi fosse superficiale (cioè in Italia la stragrande maggioranza della popolazione...) può credere senza problemi a quelli che presentano Andreotti come "assolto" dal reato di associazione mafiosa.
Non è strano nemmeno che adesso una colata di piombo ricopra così bene tutta la materia, adesso che il capoccia è uno che ha avuto un mafioso acclarato dentro casa per anni, che ha un amico e braccio destro condannato per associazione mafiosa che può ancora dire che quel mafioso acclarato era un eroe, che deve tanto a qualcuno che con la crisi che c'è ritiene ancora prioritario sperperare denaro pubblico nel Ponte sullo Stretto (leggi che inchiesta, Antonio Mazzeo), non è strano dicevo che il concorso per fare il Pubblico Ministero in Sicilia vada praticamente deserto: va bene rischiare per fare il proprio dovere, ma ora che ciò è praticamente impossibile sarebbe davvero morire invano.
Quello che è strano è che a un certo punto della nostra storia ci sia stato qualcuno che fino a quando non è stato barbaramente trucidato ha indagato, scavato, incastrato, e che il suo esempio abbia rischiato davvero di risvegliare delle coscienze, di far alzare la testa e magari anche la voce a chi era contro questo inaccettabile stato di cose. Gli hanno intitolato l'aeroporto, a Falcone e Borsellino. E il fratello di quest'ultimo Salvatore, non ci fosse il web, non avrebbe dove urlare che la ricerca della verità si è fermata e persa come la borsa del giudice Paolo dallo scenario della strage di via D'Amelio. Non ci fosse il web, nessuno ricorderebbe più chi sollevò le prime ombre sulla legittimità democratica di chi spadroneggia da 15 anni. Infatti, stanno per fare una legge che impedirà di fatto la libera circolazione delle idee anche sul web. L'ennesima legge liberticida, proprio mentre formalizzano la scelta di un nome con dentro la parola libertà. Dopo averci rubato l'esultanza calcistica, ci rubano anche le parole più belle: c'è pure popolo, maledizione.

2 commenti:

lauraetlory ha detto...

Grazie della segnalazione. Preziosissima!

cugino ha detto...

quale? mazzeo? e grazie a voi di avermi segnalato sul vostro, di blog, da oggi in colonna destra

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