giovedì 25 febbraio 2010

SABATO 27 COL POPOLO VIOLA

Il popolo viola torna in piazza, stavolta contro il "legittimo impedimento", e sul suo sito bussa a denari per l'organizzazione dell'evento: avevano pochi amici potenti, ora, che anche Di Pietro appoggia pluriinquisiti - e Salvatore Borsellino sgancia dall'IdV le sue Agende rosse, gliene resta quasi nessuno. Ma il vero problema non sono i finanziamenti, è trovare uno sbocco costruttivo sufficientemente univoco per una marea umana tanto sacrosantemente animata da uno scopo nobile, mandare a casa Napoleone con tutto il suo letto modificato, quanto variopinta a dispetto dell'etichetta monocolore, non a caso di un colore finora mai associato ad alcuna formazione politica.
Nel frattempo l'aspirante imperatore ha incassato l'ennesima prescrizione, o forse no, forse aver preso tempo stavolta lo danneggia, non si capisce bene, non siamo giuristi; una cosa però si evince dalla sentenza della Cassazione: la corruzione c'è stata, Mills è il corrotto, indovinate chi è il corruttore? Su, italiano, dagli altro tempo per "governare", dai che magari qualche briciola prima del default arriva pure a te...
Intanto la condanna è arrivata per dei dirigenti di Google, per non aver censurato un video in cui un disabile veniva diciamo così vessato dai compagni di scuola. Sarà un segno dei tempi: anzichè colpire la malattia, si punisce il termometro, o peggio la possibile cura. Si perchè, come spiega come al solito meglio di me Carlo Bertani, semmai Google ha il merito di aver sottratto il ragazzo alla persecuzione, anzichenò. Con la stessa logica di questa sentenza, hanno ragione quei parenti che sempre suggeriscono alla ragazza violentata di non sporgere denuncia. E ha ragione Berlusconi ad attaccare, proprio nei giorni in cui saltano fuori gli altarini delle compagnie telefoniche, dopo quelli immondi di Bertolaso e i suoi sodali, lo strumento che li ha fatti scoprire: le intercettazioni telefoniche, oggetto della prossima "riforma" che assesterà il colpo definitivo alla giustizia e allo Stato di diritto in Italia.
E allora magari non servirà a niente, ma sabato bisogna essere in piazza col popolo viola e/o sostenerli economicamente: saranno degli illusi, saranno troppo eterogenei per poter aspirare ad incarnare un progetto con una qualche possibilità di affermarsi, ma almeno loro potranno un giorno raccontare ai nipotini e/o dirsi allo specchio di non essere stati complici di questa banda di criminali.

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