martedì 13 aprile 2010

STORIE DI ORDINARIA EMERGENZA

Ci sono due appuntamenti questa settimana a Roma che sembrano scollegati tra loro, a cominciare dal fatto che uno è programmato da tempo e l'altro dettato dall'emergenza, ma non lo sono:
  1. giovedì 15 alle ore 20e30 presso la Libreria Flexi in via Clementina 9 si svolge un incontro della serie organizzata dalla Onlus Pizzicarms sul dramma dei bambini-soldato africani e roba simile;
  2. sabato 17 alle 14e30 a piazza Navona appuntamento per palesare sostegno ad Emergency, in questi giorni sotto il fuoco incrociato delle truppe di occupazione in Afghanistan e dei vigliacchi in Italia.
L'associazione di Gino Strada è infatti, grazie anche alla sua distanza ideologica dal neocolonialismo (vera neutralità, scambiata dagli schierati di qui per partigianeria: il cosiddetto ministro lascia persino ad intendere adiacenze col terrorismo...) e alla sua equidistanza da ogni credo religioso (e quindi anche da nessun credo), l'unica a potersi permettere la presenza in certi teatri, in cui altre associazioni che viaggiano sotto simboli religiosi e vantano i padrini politici giusti non possono nemmeno avvicinarsi: ciò, unito alla mancanza di diplomazia tipica di chi nel dolore altrui si sporca le mani, ne fa un osservatorio troppo scomodo per chi deve poter continuare a uccidere civili innocenti e presunti terroristi in proporzione di cento a uno, e mi sono tenuto basso.
Per non fare i soliti "comunisti", leggete cosa ne pensa un uomo non etichettabile a sinistra come Massimo Fini. Se ancora vi ronza per la testa il dubbio che forse magari qualcosa gli "arrestati" coi terroristi c'entrano, leggete cosa ne pensa un militare di alto grado. Ma poi andate sul sito di Emergency a firmare l'appello on-line, e sabato tutti in piazza a rappresentare con il proprio corpo se si è dalla parte dei due milioni e mezzo di afghani curati da Emergency oppure di chi ha mandato loro in ospedale e forse altrettanti sottoterra per controllare una zona ideale per il transito di idrocarburi e la produzione di oppiacei (con la menzogna infame che li si anniderebbe il presunto mandante di un presunto attentato che ha fatto "appena" poco più che un millesimo di quelle vittime: mille a uno e senza nemmeno una prova che siano proprio gli afghani a dover subire la rappresaglia, a Roma si direbbe "a questi i nazisti je fanno na pippa").
Il neocolonialismo è dunque il trait-d'union tra i due eventi che segnalo, o meglio il tentativo di raccogliersi attorno a un sistema di valori che lo neghi sia in teoria che in pratica, dovesse anche costarci un abbassamento delle condizioni di vita - cosa tutta da dimostrare, spauracchio che ci agitano davanti per poter continuare ad arricchirsi, diciamo quello zero virgola che ha davvero guadagnato dalla globalizzazione a spese di tutti gli altri classe media in primis. (Un po' come fa Berlusconi con la giustizia: serve a lui paralizzarla, ma lui convince i suoi elettori che è nel loro interesse, ma quanti saranno gli elettori del PdL, ad esempio, che rischiano di finire intercettati?)
Ripensamento della globalizzazione e dello sviluppo, peraltro, che sarebbe si uno dei valori forti attorno cui ricominciare a costruire una sinistra, perchè progresso e sviluppo siano parole tolte dalle grinfie dell'economia finanziarizzata e restituite al benessere collettivo. E sei progressista se hai gli strumenti culturali per immaginare un futuro migliore per te la tua città la tua nazione il mondo, chi si lascia ridurre a una periferica stupida della tv diviene necessariamente "regressista". Bisogna sapere le cose, è faticoso ma non c'è altro modo. Per questo andremo a sentire il presidente di Pizzicarms presentare il suo libro “Tutto quello che dovresti sapere sull'AFRICA e che nessuno ti ha mai raccontato”. Per questo dei criminali tentano di fare tacere chi le cose può raccontarcele da così vicino che si sporca del sangue che hanno versato e intendono continuare a versare. Per questo Gino Strada si che sarebbe un Nobel per la Pace meritato...

Sign for Luigi Strada detto Gino, Nobel per la Pace

1 commento:

cugino ha detto...

ATTENZIONE
E' cambiata la piazza della manifestazione di Emergency di domani. Si terrà in piazza San Giovanni (Roma) dalle 14.30 e non più in piazza Navona

In evidenza

DEFICIENZA, NATURALE

Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...

I più cliccati dell'anno