Ad un anno dal sisma, L'Aquila è ancora "città aperta". Il modello B&B, che non sta per bed-and-breakfast, ha previsto per la prima volta nella storia che le macerie non si tocchino, la città resti lo spettro di se stessa, e si insedi la popolazione altrove, in cose che si chiamano CASE ma non sono case e non sono nemmeno container, ma costano come le prime e durano come i secondi, a sicuro beneficio solo di chi le ha promosse e realizzate, per pura coincidenza parente di colui che ha gestito l'emergenza in quanto tale senza gara pubblica.
I fratelli Guzzanti sono di una comicità efficacissima in radio e in televisione, tutti e tre, ma quando ci hanno provato col cinema il risultato è stato fin qui deludente: Fascisti su Marte è stiracchiato e noioso, i film di Sabina pretenziosi e pesanti, quale più quale meno, salvo da quando si è incazzata davvero e ha deposto le intenzioni direttamente satiriche. A maggio esce nelle sale il suo docudrama Draquila - L'Italia che trema, qui il trailer, che promette di far vedere la verità sullo scempio aquilano, mentre finora il mainstream ha raccontato solo le falsità che fanno comodo al suo unico signore e padrone. Tutti devono sapere: occorre un passaparola da farne un fenomeno tipo Ricomincio da tre, che resti in qualche sala per anni, fino a che il capoluogo abruzzese non abbia ripreso a vivere.
L'altro giorno il Presidente G. Napolitano ha stranamente (G. sta per Grafomane) utilizzato la sua prerogativa di non firmare un provvedimento che ritenga incostituzionale o comunque pernicioso per gli equilibri socioistituzionali. Subito dopo, nell'elogiare la Protezione Civile in occasione dell'anniversario del sisma, ha timidamente affermato che però il suo raggio d'azione deve restare limitato alla gestione delle calamità. Forse finalmente si è accorto, dunque, che il modello B&B in questi anni ha considerato "emergenze" cose come i mondiali di nuoto, i giochi del Mediterraneo e le celebrazioni per l'Unità d'Italia, al solo scopo di sottrarle alle normali procedure di assegnazione e controllo. E' un segno di risveglio? O si è semplicemente fatto due conti, scoprendo che uno che piglia il 27% scarso del 60% degli aventi diritto al voto in realtà parla per il 17% dell'elettorato e non per il 70% come asserisce? Sì, le ha vinte le elezioni regionali, ma solo perchè dall'altro lato c'è il PD, il soggetto politico più inutile e dannoso della storia della galassia, e perchè occasionalmente la Lega sta dalla sua parte, chè quando gli è stata contro non solo gli ha fatto cadere il governo e poi perdere le elezioni, ma ogni giorno sulla Padania gli dava impunemente del mafioso a nove colonne in prima con approfondimenti all'interno.
A proposito di Lega e di Unità d'Italia, leggete questo articolo di Marco Della Luna: l'unico limite della sua analisi lucidissima è nel non considerare, per brevità per scaramanzia o perchè lo ritiene poco probabile, uno scenario tipo jugoslavia post-muro come invece qui riprendendo il solito Bertani. Tra l'altro, una delle possibili soluzioni del caso-Grecia, mandare affanculo Bce Fmi e compagnia cantante, svalutare e campare di turismo, sarebbe un perfetto paradigma per la soluzione finale della questione meridionale, uno Stato peninsulare staccato dalla Padania e dalla zona Euro, non fosse che la strada per arrivarci è probabilmente tappezzata di cadaveri.
Studiare scenari per il futuro al di fuori dei dogmi imperanti: sarebbe esattamente questo il compito di un partito progressista nell'ambito di una democrazia dell'alternanza. E' questo che ha portato al potere Obama (che, ok, ha già dimostrato i suoi limiti): raccontare una storia diversa. Il PD invece ripete a pappagallo la stessa storia dei suoi avversari, da prima di esistere: lo dimostrano le scelte dalemiane di politica estera, quelle monetarie prodiane, gli attacchi bipartisan alle pensioni e al lavoro dipendente, la permanente sussistenza di un'evasione fiscale per alcune categorie generalizzata, il permanente controllo del territorio di quattro regioni da parte della criminalità organizzata. E' vero che se Prodi avesse avuto tempo e modo di attuare l'ingresso nell'area Euro per come aveva deciso ne avremmo tratto più benefici e meno danni di come è successo grazie alla culpa in vigilando in perfetta malafede di Berlusconi, ma è anche vero che il Sud Italia una moneta così forte non può permettersela, specie in una fase di crisi generalizzata del capitalismo come quella che il mondo sta vivendo.
Insomma, non sappiamo se e come si farà la secessione, ma sappiamo che il federalismo non è la soluzione, sia in teoria visto che è impossibile che la stessa moneta forte circoli in realtà economicamente tanto diverse senza creare problemi e spingere al livellamento verso il basso, sia in pratica visto che il federalismo che stanno disegnando non è altro che moltiplicazione di burocrazie e centri di spesa. Intanto la Lega passa all'incasso con l'investitura alle Riforme, in cambio del via libera alla separazione delle carriere, allo stop alle intercettazioni, insomma al definitivo scacco della magistratura, insomma un do ut des per favorire gli affaracci propri, in pieno stile B&B. Che non vuol dire bed-and-breakfast.
giovedì 8 aprile 2010
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