domenica 11 aprile 2010

I PADRINI DEL PONTE

Antonio Mazzeo si definisce un militante ecopacifista ed antimilitarista che ha pubblicato saggi sui temi della pace e dei diritti umani e sulla criminalità mafiosa. Questo è, per farvi un'idea, l'elenco dei suoi articoli postati su Agoravox. Antonio è quello che diventa un ragazzo siciliano intelligente come tanti da quelle parti, quando studia come tanti da quelle parti, è curioso come tanti da quelle parti, è coraggioso come tanti da quelle parti, ma ha tutte queste cose insieme e le indirizza verso cose che altri non vedono e/o non vogliono vedere, schiavo della "debolezza" di vedere il bene comune come priorità rispetto al proprio particulare.
Lui sostiene, ad esempio in questa intervista, che la maggior parte dei messinesi - e io dico che ha ragione: anche dei reggini e dei villesi - non si è fatta fregare dalle fesserie che raccontano sul Ponte i soli pochi che hanno interesse a costruirlo. Ma il numero di questi ultimi è comunque molto inferiore al totale di quelli che sono a favore di questa infrastruttura: tra essi ci saranno davvero molti disinformati, ma ci sono sicuramente molti che pensano, a ragione o a torto, che qualche rivolo per quanto piccolo della fiumana di soldi che scorrerà potrà raggiungerli. Cagnolini in attesa delle briciole del pasto dei padroni, per cui non si può fare nulla: sono come quegli aquilani che nonostante lo scempio compiuto dall'accoppiata delle escort sul territorio della loro collettività gli rinnovano il loro consenso convinti che gli risolveranno la loro situazione individuale. Sono quelli che "a mia mi sistemau me figghia, d'u rrestu chi mi ndi futtu", moltiplicati i quali avrete la spiegazione del perché le nostre terre non hanno speranza di salvezza. Stante che gli eroi del livello Falcone-Borsellino o anche Impastato non sono moltiplicabili, l'unica speranza è che si moltiplichino i Mazzeo.
Il NO al Ponte sullo stretto è un buon catalizzatore, dato che come abbiamo visto raccoglie ancora la maggioranza della popolazione locale non in malafede e non vittima della disinformazione: insistiamo, informiamoci, ad esempio su uno dei tanti siti e blog della rete no ponte o rileggendo i tanti pezzi scritti negli anni da Nobili su Contrappunti o gli interventi del geologo Tozzi. Meglio ancora sarebbe scoprire tutto quello che c'è dietro in un documentato volume...
...Antonio esce in questi giorni in libreria con I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo stretto (Edizioni Alegre, Roma) in cui vengono ricostruite le trame delle organizzazioni criminali transnazionali relative alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, prefazione di Umberto Santino del Centro Siciliano di Documentazione Antimafia "Giuseppe Impastato", appunto. Leggiamo su Stostretto un pezzo dell'introduzione. E andiamo a comprarlo, sono 14 euro spesi bene, magari regaliamolo o consigliamolo ad amici e conoscenti, e inneschiamo un passaparola.

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