L'ho studiato, mi ricordo che è una validissima categoria sociologica, aiuto la memoria (manco a dirlo) con Internet, e manco a dirlo il primo risultato è da Wikipedia. Che però è da evitare solo quando tenta di sintetizzare questioni controverse e complesse, invece quando riporta voci che richiedono documentazione da poche univoche fonti va benissimo. Copio e incollo l'elenco delle implicazioni logiche del familismo amorale, redatto da Banfield, lo studioso che per primo introdusse il concetto nel 1976:
- nessuno perseguirà l'interesse comune, salvo quando ne trarrà un vantaggio proprio;
- chiunque, persona o istituzione, affermerà di agire nell'interesse pubblico sarà ritenuto un truffatore;
- solo i pubblici ufficiali si occuperanno degli affari pubblici, perché pagati per farlo, i cittadini non se ne occuperanno e se lo facessero verrebbero mal visti;
- i pubblici ufficiali saranno poco controllati, perché farlo è affare di altri pubblici ufficiali soltanto;
- i pubblici ufficiali non si identificheranno con gli scopi dell'organizzazione che servono, e i professionisti mostreranno una carenza di vocazione o senso della missione; entrambi useranno le proprie posizioni e le loro particolari competenze come strumenti da usare contro il prossimo per perseguire il proprio vantaggio personale;
- il pubblico ufficiale tenderà a farsi corrompere, e se anche non lo farà sarà comunque ritenuto corrotto;
- non ci sarà alcun collegamento tra i principi astratti, politici o ideologici, ed il concreto comportamento quotidiano;
- la legge sarà trasgredita ogni qual volta sembrerà possibile evitarne le conseguenze;
- il debole vedrà con favore un regime autoritario che mantenga l'ordine con mano ferma;
- sarà difficile creare e mantenere una qualsiasi organizzazione, perché ciò richiede una certa dose di disinteresse personale ed identificazione e lealtà verso l'interesse dell'organizzazione;
- non vi saranno né leader né seguaci, poiché nessuno sarà interessato a sostenere l'impresa, tranne se motivato da interesse personale;
- il voto verrà usato per assicurarsi vantaggi materiali di breve termine, più precisamente per ripagare vantaggi già ottenuti, non quelli semplicemente promessi;
- oppure il voto verrà usato per punire coloro da cui ci si sente danneggiati nei propri interessi, anche se quelli hanno agito per favorire l'interesse pubblico;
- gli iscritti ai partiti tenderanno a rivendersi a partiti più favoriti, determinando l'instabilità della forze politiche.
Insomma, perché l'Italia abbia qualche speranza, occorre che ciascuno di noi si affranchi dal familismo, e passi valori diversi alle persone sulla cui educazione incide, figli allievi eccetera. Altrimenti anche quando il mondo della decrescita si affermerà, e lo farà senz'altro, per motivi fisici, come ho detto più volte possiamo solo scegliere se e come governare il processo o rinunciare e subirlo, ricadremo senza dubbio tra le grinfie dell'unico modello sociale con radici profonde che abbiamo. Una famiglia nel cui seno accade tutto e il contrario di tutto, dalla consolazione alla costrizione, dalla salvezza alla abiezione.
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