martedì 26 ottobre 2010

SALVE



Sto leggendo Terroni di Pino Aprile, dice cose che sapevo ma tutte assieme non avevo mai letto, e con tanta abbondanza di dati; ne riparlerò a mente fredda, perché a caldo provoca tanta di quella rabbia che ne sconsiglio la lettura ai cerini. Oggi mi serve riportare una tesi che dimostra ampiamente: il Sud Italia è stato scientemente invaso depredato portato alla rovina economica e solo così è stato possibile lo sviluppo del Nord, e i suoi abitanti sono stati ingannati massacrati deportati rovinati e infine costretti a emigrare a milioni. Facendo la ricchezza dei posti dove sono emigrati, America poi Europa poi triangolo industriale italiano.
Oggi è stato presentato il consueto rapporto annuale sulla migrazione della Caritas Italiana. Se non vi accontentate di un riassunto, potete leggervi il dossier per intero. Vi si dimostra inoppugnabilmente che gli immigrati sono una risorsa ormai imprescindibile per il nostro Paese, che come facemmo noi altrove loro qui danno molto più di quanto prendono, persino che la loro presunta maggiore tendenza a delinquere è un'invenzione dei media ad uso di un padrone politico che fonda il consenso sulla paura.
Su un problema particolare della condizione degli immigrati si sofferma invece un recente libro di Alessandra Sanella: Salute transculturale, percorsi socio-sanitari. Parla appunto della multiculturalità all'interno delle strutture sanitarie, e della tutela e promozione della salute presso le popolazioni migranti, ragionando in termini sia di teorie sociologiche che di ricerche empiriche. Da acquistare e leggere, perché è esattamente di questo che c'è bisogno, oggi: studiare e capire le cose. Tutti.
Altrimenti vincono i luoghi comuni: del Sud ladro ed ozioso ai danni del Nord ricco e operoso, dell'immigrato invasore e delinquente che ci ruba il lavoro e mina i sacri valori cristiani. Su questi stereotipi si basano alcune fortune politiche e tanta tanta falsa coscienza di troppi di noi. Slogan urlati così da farli introiettare senza capire, nel quadro di una strategia mediatica da decenni mirante all'istupidimento collettivo e individuale di tutti noi sudditi, per farci allontanare dalla politica, quando invece la democrazia può esistere davvero solo dove noi cittadini ci interessiamo e ci informiamo analiticamente sulle questioni, per prima cosa, e poi, votiamo.
Senza questa falsa coscienza, non si può acconsentire di uccidere innocenti chiamando la cosa missione di pace, di depredare nove milioni di persone chiamando la cosa unità, di respingere disperati chiamando la cosa sicurezza. Una sapienza antica dice che quando uno si presenta alla tua porta per prima cosa devi salutarlo, sugli zerbini c'è scritto SALVE, e non è un caso che il verbo e la formula derivino da salus, la salute, la prima cosa che si augura e che conta per tutti. Come diceva pure Massimo Troisi...

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