Si sa che la lingua è cosa viva, in perenne evoluzione. I termini politica e democrazia, ad esempio, nati come tradisce l'etimologia nella Grecia classica ad indicare letteralmente e rispettivamente l'occuparsi della propria città-Stato (dice bene questo contributo serio da Strill.it) e il governo del popolo, si sono via via trasformati in:
politica: quella cosa brutta e sporca che se sei tagliato ad occupartene hai svoltato sennò sei un poveraccio che a quelli tagliati ad occuparsene può al massimo chiedere dei favori ma in ogni caso a te non interessa minimamente tanto sono tutti uguali;
democrazia: forma di governo per cui formalmente il potere è del popolo ma poiché per esercitarlo bisogna conoscere le questioni in cui si estrinseca, cioè la politica (vedi sopra), e siccome conoscere è faticoso richiede studio e crescita personale e a te invece piace stare davanti alla tv a vedere le partite o i reality allora se ne andassero a fanculo tanto è tutto un magna magna, allora sostanzialmente il potere è dei politicanti e di quelli che li pagano e tu ti limiti ogni tot anni a dare il voto a quello che ti pare o meglio a quello che ti ha promesso o meglio ancora fatto quel favore, sempre che quel giorno non hai di meglio da fare (e capita sempre più spesso...).
Se gli esempi sono chiari, possiamo dare adesso gli ultimi aggiornamenti al dizionario italiano, suggeriti dalla cronaca:
abiezione morale: comportamento che fa guadagnare voti, tramite il processo di identificazione (se fossi al posto suo farei lo stesso, lui lo fa, viva la faccia!), specie se riguarda tanti soldi o sesso con minorenni o comunque ragazze giovani e carine;
cena privata: festino con vari personaggi di livello sociale elevato, tra cui direttori di telegiornali, in cui manutengoli di agenzie di spettacolo et similia introducono alcune ragazze dall'età indefinita ma dal fisico invidiabile, tenute a ricambiare eseguendo un antico rituale africano segreto (di cosa si tratti ce lo dice la De Gregorio in un bellissimo quanto incazzato editoriale, di vederlo per noi comuni mortali non se ne parla: dobbiamo accontentarci della versione di Elio e le storie tese);
regalino: falso diminuitivo, nella nuova accezione può arrivare a 30 mila euro in contanti e un'autovettura Audi, della vecchia definizione resta l'assenza di corrispettivo, almeno a sentire le dichiarazioni dell'interessata, a meno che "niente" non sia utilizzato nella nuova accezione (vedi sotto);
niente: forse per traslazione dalla locuzione "tubino nero con niente sotto", indica, nell'espressione "ricevere un regalino dando niente in cambio", un luogo fisico preciso, situato sotto il tubino o altro indumento adeguato, caratterizzato appunto da una cavità, un vuoto da riempire, ammesso che si sia (ancora) in grado di farlo;
igienista dentale: sinonimo già di molti termini, come ex-soubrette e consigliere regionale, oggi sta anche per persona disponibile all'affidamento di altra persona (la citazione integrale è "Ho solo fatto una telefonata per trovare qualcuno che potesse rendersi disponibile all'affidamento per una persona che ci aveva fatto a tutti molta pena e ci aveva raccontato una storia drammatica a cui noi avevamo dato credito");
riforma della giustizia: riforma dei giudici, in modo che non rompano le scatole al Capo, della giustizia e di quanto sia lunga e iniqua nei confronti dei semplici cittadini, la penale si ma la civile ancora di più, non ce ne frega un emerito tubo (da non confondere col tubino);
bestemmia: espressione da contestualizzare, se l'autore mantiene l'esenzione dell'ICI a tutti i beni della Chiesa e il timone del suo governo sulla rotta del confessionalismo (la cosiddetta famiglia tradizionale, gli aumenti ai soli insegnanti di religione, la truffa dell'otto per mille, eccetera); in tutti gli altri casi è peccato mortale con la pena accessoria dell'espulsione da tutte le televisioni del Regno (Leopoldo Mastelloni e Stella Pende, chi erano costoro?);
cugina disperata: assassina e/o occultatrice di cadaveri; la nuova accezione suggerisce a chiunque gli sparisca un parente o un amico di non fare appelli o rilasciare interviste addolorate, pena il ritrovarsi - e giustamente - nei panni del principale indagato.
Si registrano infine alcune singolari inversioni di significato, come nel caso di emergenza / ordinarietà o meglio ancora pace / guerra. Per quest'ultima abbiamo un filmato (da Wikileaks, a metà di questo articolo di Grimaldi) ma occhio che vedere i nostri eroi che sparano alle ambulanze e ai nemici già a terra feriti ripetendo espressioni come "annichiliamolo" potrebbe causare pericolosi risvegli di coscienza, cui si potrebbe non essere preparati: magari viene voglia di vomitare, o di rioccuparsi di politica...
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