domenica 3 ottobre 2010

DIVISIONI E COINCIDENZE

Nel giorno del flop del NoBday2, che avevo deciso - a differenza del primo - di non "sponsorizzare" (lo so, per quello che vale...) nauseato dalle divisioni interne al popolo viola evidenti già nelle settimane scorse su Facebook e ieri in piazza, in tivvù si parlava solo del fallito attentato a Belpietro, e così sarebbe stato anche se la manifestazione fosse stata un successo, anzi: in tal caso era bello e pronto il capo d'accusa contro la piazza che agitava l'odio contro il capo del partito dell'amore.
Ci sono tante coincidenze, fortunate o sfortunate, che bisogna elencarle per capirci forse qualcosa:
  • quando il capo è in difficoltà, un attentato arriva sempre a dargli una mano, fortuna, e si tratta di un attentato con poche o senza conseguenze per la vittima designata, fortunissima;
  • qualche volta capita che ci siano riprese che mettono seri dubbi sulla veridicità dell'accaduto, sfortuna, ma altre volte che non ci siano, fortuna;
  • lasciando perdere le malelingue, talvolta capita che l'attentatore abbia una buona mira, sfortuna, anche se è la volta che è armato di un souvenir, fortuna, altre volte l'attentatore ha una pistola, sfortuna, ma gli si inceppa, fortuna;
  • l'eroe che lo mette in fuga è la seconda volta che si trova in un frangente del genere, sfortuna, e se la cava mettendo in fuga l'attentatore, fortuna, senza sparare nemmeno la prima volta, fortuna, sparando tre volte senza colpirlo la seconda, sfortuna - non vogliamo mica metterne in discussione la mira;
  • il fallito attentato capita proprio prima della manifestazione antiberlusconiana, fortuna: il ministro dell'Interno ha già pronte le dichiarazioni contro la piazza mandante morale della violenza, ma la manifestazione va malissimo, sfortuna: Maroni deve ricorrere alla sua animalità da palcoscenico e cavarsela con una vecchia battuta, "la colpa è di Internet", e meno male che feisbuk è pieno di coglionerie così è bersaglio facile, fortuna.
In tutto questo, scopriamo che anche i direttori di giornali hanno la scorta; mi chiedo: tutti? o solo quelli che per il coraggio delle loro campagne di stampa sono considerati a rischio di incolumità personale? e solo i direttori o pure i cronisti? secondo voi da qualche parte sul sito del Ministero degli Interni c'è un elenco? così, tanto per sapere da chi stare alla larga, hai visto mai siano costretti a ingaggiare un conflitto a fuoco, sai com'è, le pallottole vaganti vagano, e la legge di Murphy è sempre in agguato...
L'ultima fortuna è però la nostra, popolo col cuore a sinistra sempre più depresso nell'osservare la scena politica dalla sua parte (cito solo Veltroni con la sua schizofrenia sempre fuori tempo: unire quando non è proprio il caso e dividere quando ci sarebbe da unire): un attentatore maldestro ha distolto la nostra attenzione dal totale disfacimento del nostro fronte, tutti contro tutti, con cui stiamo per consegnare definitivamente il Paese a uno che è ancora indagato come mandante di stragi assieme al suo braccio destro già peraltro condannato per mafia in primo grado e in appello. Verrebbe da tentare di stabilire di quanti morti possa essere ritenuto responsabile un politico che abbia favorito per decenni la criminalità organizzata, ma avrebbe esiti opinabili, e sarebbe faticoso e tutto sommato fuori tema. Meglio ripescare dal web un vecchio elenco dei giornalisti italiani uccisi, cui bisognerebbe aggiungere i feriti come ad esempio Indro Montanelli che fu gambizzato dalle BR, da gente con armi cariche e purtroppo anche buona mira o fortuna.

1 commento:

Marcello ha detto...

Perfettamente daccordo......nn esiste coincidenza ma evidente e oculata premeditazione. Ma se il popolo fosse intelligente il trucco sarebbe imutile......invece questi prestigiatori possono esibirsi anche a luce piena.

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