Ci sono tante coincidenze, fortunate o sfortunate, che bisogna elencarle per capirci forse qualcosa:
- quando il capo è in difficoltà, un attentato arriva sempre a dargli una mano, fortuna, e si tratta di un attentato con poche o senza conseguenze per la vittima designata, fortunissima;
- qualche volta capita che ci siano riprese che mettono seri dubbi sulla veridicità dell'accaduto, sfortuna, ma altre volte che non ci siano, fortuna;
- lasciando perdere le malelingue, talvolta capita che l'attentatore abbia una buona mira, sfortuna, anche se è la volta che è armato di un souvenir, fortuna, altre volte l'attentatore ha una pistola, sfortuna, ma gli si inceppa, fortuna;
- l'eroe che lo mette in fuga è la seconda volta che si trova in un frangente del genere, sfortuna, e se la cava mettendo in fuga l'attentatore, fortuna, senza sparare nemmeno la prima volta, fortuna, sparando tre volte senza colpirlo la seconda, sfortuna - non vogliamo mica metterne in discussione la mira;
- il fallito attentato capita proprio prima della manifestazione antiberlusconiana, fortuna: il ministro dell'Interno ha già pronte le dichiarazioni contro la piazza mandante morale della violenza, ma la manifestazione va malissimo, sfortuna: Maroni deve ricorrere alla sua animalità da palcoscenico e cavarsela con una vecchia battuta, "la colpa è di Internet", e meno male che feisbuk è pieno di coglionerie così è bersaglio facile, fortuna.
L'ultima fortuna è però la nostra, popolo col cuore a sinistra sempre più depresso nell'osservare la scena politica dalla sua parte (cito solo Veltroni con la sua schizofrenia sempre fuori tempo: unire quando non è proprio il caso e dividere quando ci sarebbe da unire): un attentatore maldestro ha distolto la nostra attenzione dal totale disfacimento del nostro fronte, tutti contro tutti, con cui stiamo per consegnare definitivamente il Paese a uno che è ancora indagato come mandante di stragi assieme al suo braccio destro già peraltro condannato per mafia in primo grado e in appello. Verrebbe da tentare di stabilire di quanti morti possa essere ritenuto responsabile un politico che abbia favorito per decenni la criminalità organizzata, ma avrebbe esiti opinabili, e sarebbe faticoso e tutto sommato fuori tema. Meglio ripescare dal web un vecchio elenco dei giornalisti italiani uccisi, cui bisognerebbe aggiungere i feriti come ad esempio Indro Montanelli che fu gambizzato dalle BR, da gente con armi cariche e purtroppo anche buona mira o fortuna.
1 commento:
Perfettamente daccordo......nn esiste coincidenza ma evidente e oculata premeditazione. Ma se il popolo fosse intelligente il trucco sarebbe imutile......invece questi prestigiatori possono esibirsi anche a luce piena.
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