giovedì 9 agosto 2012

DUE + DUE

il moltiplicatore keynesiano for dummies 
La voglio fare semplice, ma vi assicuro che a farla complessa è molto peggio di come la scrivo semplice, quindi fidatevi e accontentatevi. E' come due più due quattro, solo che qui siamo in terza elementare non in prima, è una moltiplicazione (ma si fanno ancora in terza? boh!), ma facile quasi come l'addizione del titolo. La tabella in immagine si ottiene con un foglio di calcolo in pochi secondi, con carta e matita in pochi minuti: nella prima colonna ogni numero è l'ottanta per cento di quello sopra, nella seconda il trenta per cento di quello a sinistra, nel terzo la somma della colonna a sinistra fino al numero a fianco.
Quando ero piccolo e malaticcio i "grandi" erano iperprotettivi, ma anche adesso che non lo si è più io a mia figlia, come i miei a me, non faccio toccare o peggio mettere in bocca i soldi: la cartamoneta è uno dei ricettacoli di microbi peggiori, perché "la toccano tutti". A Reggio si dice 'a nicula gira, splendida espressione che coniuga in neutro singolare un termine derivante dal metallo di cui sono piene le monetine, i soldi girano, tanto, tantissimo. Si, ma quanto? Ora do fondo ai miei ricordi universitari, anche se è agosto e fa caldo.
Facciamo un caso limite: io prendo uno dalla strada, gli metto un cappello in testa, lo metto a scaldare la sedia in un ministero, gli do mille euro. Dico mille per fare i conti facile, dico a non fargli fare niente per non mettere nei calcoli pure quello che produce: facciamo che non produce un cazzo di niente (i Paesi evoluti hanno infatti il reddito di cittadinanza...). Io Stato quei mille euro (anzi milletrecento, ci sono le tasse) li ho inventati, perché facciamo che ho moneta sovrana anche se non è vero, la differenza l'abbiamo già vista poi magari ne riparliamo per ora è lo stesso. Lui era per strada e non aveva un centesimo, adesso ha mille euro, supponiamo siano sufficienti a campare un mese, cosa farà? Li spenderà per nutrirsi vestirsi eccetera, e siccome è un bravo ragazzo ne risparmierà una parte che non si sa mai, facciamo il 20 per cento. Le tasse gliele abbiamo pagate noi e col 30% ci siamo tenuti bassi anche qui, ma non cambia molto anzi. Quegli ottocento euro che lui spende sono reddito per negozianti distributori produttori e fornitori della merce che ha comprato. Se manteniamo la stessa supposizione di propensione al consumo e tassazione per ciascun passaggio, e ripeto ho scelto valori bassi anche perché medi, in undici passaggi di mano TUTTI i milletrecento euro che avevo creato dal nulla mi sono rientrati, e alla fine ne avrò duecento in più. E nel Paese ci sono stati scambi commerciali per 5000 euro.
E' un ragionamento elementare che grazie al monoteismo monetarista si è perso, eppure è stata la chiave con cui il capitalismo ha vinto la guerra contro il nazifascismo prima e il comunismo dopo, abbandonata per colpirne gli effetti distorti senza capire che bisognava invece mirare solo a eliminare questi ultimi. Come e perché il meccanismo, infatti, funziona? Funziona nella misura in cui quel 30 per cento in media torna alle casse dello Stato sotto forma di gettito, in altri termini viene inceppato dall'evasione fiscale, e nella misura in cui i soldi restano nel giro, quindi viene compromesso da chi in un modo o nell'altro (più o meno lecito che sia) li porta fuori, nei paradisi fiscali o nel circuito tangentizio e/o criminale ma anche nelle rendite finanziarie legali finché pagheranno poco o niente di tasse.
E tutto ciò indipendentemente di chi sia a emettere la moneta, purché sia sovrana, anzi: se fosse una BCE dipendente da un governo europeo eletto democraticamente ci sarebbe da essere molto più tranquilli che non se si tornasse alla nostra cara liretta, l'Italia avendo oramai inoppugnabilmente dimostrato di non essere capace di esprimere una classe politica decente. Noi eleggiamo furfanti, c'è solo da sperare che diluendoci in uno Stato Europa facciamo meno danni. Di sicuro, sono loro che ci hanno portato a questo punto: con altri governanti, quei quindici anni senza spread sarebbero stati più che sufficienti a ripianare il debito pubblico, ma quella gente, che ancora oggi non si arrende, l'hanno votata gli italiani. I nostri problemi sono il costume corrotto e il liberismo sfrenato di stampo angloamericano, due cose con cui i tedeschi non c'entrano nulla.
Adesso però, in attesa di un futuro in cui avremo gli Stati Uniti d'Europa con un parlamento eletto con poteri legislativi che esprime un governo democratico che controlla una BCE pubblica, e potremo quindi far vincere alle elezioni uno schieramento progressista che faccia dell'Euro una moneta sovrana e la usi per una politica neokenesiana, che per quanto improbabile sia è la nostra unica salvezza a medio/lungo termine, riflettiamo sul presente di questo governicchio tecnico che pensa di risolvere le cose colpendo i soliti noti, e ancora non ha finito perché straparla di dismissioni di beni pubblici come se fossero infiniti (e l'ultima possibile, dopo le depredazioni dei decenni scorsi: ammesso che azzeri lo spread, alla prossima risalita che famo?) e tagli agli organici del pubblico impiego, ricordiamoci dello specchietto facile facile qui sopra, perché purtroppo questo funziona pure al contrario. Per ogni 1000 euro di risparmio immediato ottenuto in questo modo, signori cari, ci sono 1500 euro di entrate fiscali in meno, e 5000 euro di PIL in meno, cioè avremo il deficit che aumenta di un tot in assoluto, e in rapporto al PIL di almeno tre volte quel tot. E, ripeto, mi sono tenuto basso.
Forse, avere tra i tecnici qualche laureato alla Bocconi in meno e qualche maestro elementare vecchio stile in più, non sarebbe male.

Nessun commento:

In evidenza

DEFICIENZA, NATURALE

Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...

I più cliccati dell'anno