martedì 4 settembre 2012

NEL BOSCO

I problemi si affrontano puntando al cuore. Al cuore, Ramon!
Barnard, dopo averci provato invano con Berlusconi, in questi giorni fa avances a Grillo: secondo lui la MMT e contorno di politiche di piena occupazione si possono fare solo tornando alla lira. In realtà, egli stesso ammette qua e là che il confine tra "abbastanza" moneta e "troppa" è difficile da individuare, e un buon aiuto in tal senso è avere una classe politica e dirigente responsabile, ma poi colpevolmente dimentica nel cercarsi i padrini che è esattamente questa la dimensione in cui l'Italia è più lontana dal mondo civile, e che una moneta sovrana in mano a furfanti è un'arma altrettanto se non più pericolosa che un governo esecutore di ordini di furfanti che controllano una moneta non sovrana. I nostri politici, in quanto espressione esponenziale di noi stessi, sono talmente avulsi da ogni etica che per mascherare la cosa rincorrono l'unica etica preconfezionata (fin troppo) disponibile, quella cattolica, a sua volta portatrice di irresponsabilità congenita. E nel farlo, hanno deformato fino a stravolgere quello che in teoria dovrebbe essere un ordinamento giuridico liberale e democratico, permeandolo di principi sedicenti religiosi, paradossalmente in crescendo proprio dopo la morte della democrazia cristiana (che dominava con misura il campo, liberato il quale si è scatenata la corsa a baciare le pile).
Quando l'Europa ci impone il rigore di bilancio, dovremmo ricordare che il nostro debito è quello che è perché abbiamo lasciato (alcuni per mangiucchiare le briciole, gli altri per imbecillità) che la corruzione e il magnamagna dilagassero per decenni, e non appena si affacciò la possibilità di pagare il conto ci siamo cercati e trovati per guidarci altri ladri più grossi dei loro compari di prima. Senza il peso aggregato degli effetti di questa tara nazionale, staremmo messi meglio forse della Germania, della Francia senza dubbio. Dobbiamo assolutamente tentare di restare in questo carrozzone mal composto che annacqua il nostro cattivo sangue e ci costringe alla virtù, nel contempo tentando di far si che gli errori di composizione non si perpetuino: l'Euro deve divenire moneta sovrana come il Dollaro o lo Yen, la BCE deve rispondere a un parlamento europeo democraticamente eletto che esprime un governo europeo "vero", espressione della volontà popolare. E tutto ciò avrebbe ripercussioni positive in molti altri campi.
Un esempio? E' di questi giorni la sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani che condanna l'Italia per la contraddizione di termini tra una legge che vieta la diagnosi preimpianto tra l'altro per patologie per le quali un'altra legge ammette l'aborto terapeutico. Dobbiamo questa contraddizione proprio allo scenario descritto prima: era più laica e libera l'Italia della DC, di quella dopo che per raccattare l'appoggio della Chiesa continua a regalargli porzioni di sovranità (oltre che denaro sonante, leggi gli incostituzionalissimi finanziamenti pubblici alla scuola privata unici a essere scampati alla spending review, o l'esenzione di fatto dall'IMU per chi già non pagava l'ICI) sotto forma di leggi così confessionali da fare invidia ai fratelli mussulmani. O di mancanza di leggi di civiltà elementare come una che disciplini le unioni di fatto a prescindere dal sesso, o una che sancisca una volta per tutte la piena disponibilità di ciascuno di noi sulla propria vita. No, la religione dell'ipocrisia, quella per cui i preti possono molestare impunemente i ragazzini ma due maschi adulti consenzienti non possono sposarsi tra loro, per cui i papi e i cardinali possono decidere quando ne hanno abbastanza ma i poveracci debbono essere tormentati col sondino per anni perché la vita sarebbe un dono di dio in nostro uso ma non disponibilità, deve improntare all'ipocrisia anche le leggi dello Stato, quelle che valgono per i cattolici praticanti ma anche per il 95 per cento degli altri, non praticanti atei agnostici e appartenenti ad altre religioni.
Per cui, ben vengano gli schiaffoni dell'Europa, ben venga diluirci in uno Stato Europeo che non sarebbe più posticcio di quanto è stato sempre (tantissimo) lo Stato Italiano, ed avrebbe percentuali fisiologiche di evasione fiscale, corruzione, confessionalismo, e tanti altri mali che invece infestano il nostro Paese in percentuali decisamente patologiche.
Ed ora alcuni approfondimenti per i meno pigri:
  • Gawronski, ovvero finalmente una descrizione realistica e non dogmatica degli scenari possibili per l'area Euro a breve periodo;
  • Randomante, ovvero il suicidio assistito del cardinale Martini raccontato come solo la satira consente;
  • Bellocchio, ovvero il coraggio di raccontare (il trailer di Bella addormentata è in fondo) l'odissea nella sofferenza delle vittime dell'integralismo cattolico in Italia;
  • Villaggio, ovvero tutto quanto ho faticosamente scritto in questo post detto in due parole da uno col dono del graffio amaro e comico.
Per tutti, anche per i pigri, anche per me stesso, e per tutte le questioni trattate in questo post, vale invece il consiglio finale, preso da non ricordo più quale aforisma e di chi: per attraversare la sofferenza la strada più breve è la stessa che per il bosco, quella che passa per il centro, dove tutto è più fitto e intricato. A girarci intorno si rischia di non uscirne mai....


1 commento:

cugino ha detto...

... ed infatti ecco l'intervista della nipote del Cardinale:
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/carlo-maria-martini-nipote-accanimento-terapeutico-1334726/

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