mercoledì 23 luglio 2014

DA CAPA CAPITA DI CAPIRE

Ho capito che c'è chi ha capito che se vuoi campare di musica non devi vincere i premi di qualità devi sudare sui palchi, che l'era dei dischi è finita ed è stata solo un breve intervallo, e che per riempire le platee devi sempre dare qualcosa di più di quello che uno può avere gratis o quasi scaricandosi il disco dalla Rete, e magari ogni volta qualcosa di diverso.
Ho capito che se fai divertire saltando come pazze migliaia di persone su musiche indiavolate e pompate cui hai messo dei testi invece tristi e/o incazzati e/o di lotta, vuol dire che tu sei paraculo, amabilmente per carità e anche sacrosantamente (perché se non campi di musica devi farlo d'altro e se gli artisti non fossero mai riusciti a inventarsi queste cose avremmo avuto molta meno bellezza nella storia dell'umanità), ma anche che forse qualcosa passa, magari omeopaticamente, e anche che il Leviatano capitalista ha enzimi per digerire e disinnescare il dissenso anche per queste strade.
Ho capito che la legge di Murphy opera anche ai concerti: puoi capitare o sottovento a quello che ne fuma una appressa all'altra, o dietro a quello che si mette sulle spalle il figlio o la fidanzata, o davanti a quello che te le canta tutte nelle orecchie stonato e fuori tempo, o accanto a quelli che bevono urlano chiacchierano insomma fanno tutto tranne che seguirsi il concerto e lasciartelo seguire a te, o anche una combinazione di questi e altri eventi fortemente disturbanti ma mai dico mai circondato da gente che come te vuole solo ascoltare e divertirsi (quindi anche ballare o fare i cori, per carità...).
Ma soprattutto dopo tre ore in piedi nel fango (quindi impossibile sedersi a terra anche solo un pochino), il mal di schiena mi ha fatto capire che non ho più l'età, e il bellissimo concerto di Caparezza (un vero spettacolo iperteatrale, per tutti i sensi, già lo sapevo, ma Michele Salvemini ogni volta riesce a essere originale) è stato l'ultimo di cui compro il biglietto senza che ci sia o la poltrona numerata o almeno gli spalti o i tavolini con le sedie (come a Eutropia, dove abbiamo assistito a una commovente e vabbé anche un po' patetica reunion dei CSI senza Lindo).
Il video appresso lo posto senza nemmeno chiedere se è licenziato, tanto la qualità relativa può al massimo farvi venire voglia di andare al concerto, come vi invito caldamente di fare se il tour passa dalle vostre parti.

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