lunedì 23 febbraio 2015

ANNO II E.R.

Aridatece Telekabul!
Devo essere sincero, non pensavo di dovermi ritrovare così presto a recitare il "si stava meglio quando si stava peggio" di mio nonno con l'era fascista, pensando all'era berlusconiana. Anzi, devo dire che la cronaca di oggi mi spiega finalmente quello che non mi quadrava allora, nel sentire certe parole in bocca a chi sapevo essere stato socialista e aver perso il lavoro in ferrovia per non aver preso la tessera del fascio (che invece avevano preso da giovani quasi tutti quelli in età di quello che allora pomposamente si chiamava "arco costituzionale"...). Sono infatti abbastanza certo, per averle raggiunte diventando adulto e non come capita a tanti ereditate da bambino come il tifo calcistico, che le mie posizioni politiche siano etichettabili come "di sinistra", se per questo intendiamo quel sistema di valori che nel continuum tra interessi dei pochi privilegiati e interessi dei molti all'estremo opposto della distribuzione delle fortune si schiera decisamente da quest'ultima parte, erigendo questo come parametro per la valutazione delle singole scelte politiche ("relative alla poleis").
Di conseguenza mi ribolle il sangue al pensiero che per una lunga catena di eventi il più grande partito di sinistra dell'Occidente sia confluito in un aborto ideologico che ha l'unica ragione d'essere nelle possibilità di vittoria, che nonostante questo ha perso quantitativamente gran parte del suo elettorato, e che però riesce a sfruttare una serie di contingenze per raggiungere da posizioni decisamente minoritarie (circa il 20 per cento dell'elettorato; l'Ulivo valeva quasi il doppio, ma aveva un avversario) il dominio della scena politica, e imporre da li una serie di misure per lo stesso percorso logico di prima indubbiamente catalogabili come "di destra". Con metodi altrettanto di destra. E, cosa che mi ripugna ancora di più, col plauso di ancora troppi elettori "di sinistra" ben contenti di stare finalmente "vincendo" anche se questo costa la definitiva perdita dell'identità (Mazzucco la dice meglio: questi sono i Nuovi stronzi, e poi ci sono i vecchi stronzi che li votano...).
Tra tutte le ragioni per cui mi trovo a dover così presto rimpiangere il Puzzone2 (di Milano2), e sono tante dalla sincera cialtroneria (mille volte meglio della supposta quanto inesistente professionalità di questo figlio di papà moccioloso) alla riconoscibilità come Nemico (mille volte meglio un vero nemico di un falso amico), è che mentre imperversava "chinonsaltaberlusconiè" potevi trovare degli spazi dove la realtà veniva raccontata con un punto di vista diverso dalla narrazione che lui grazie alla posizione di dominanza mediatica che gli era stata colpevolmente (o dolosamente?) lasciata tentava di imporre, con "matteorenzi" non hai scampo: tutti i telegiornali e quasi tutti i giornali recitano il suo verbo, e lo fanno con tutti i superpoteri del pentapartito sommati, dalla melliflua malafede dei democristi alla faccia di tolla dei ladri socialisti-modernisti che bisognava lasciarli lavorare (leggi rubare) sennò eri un disfattista (oggi si dice gufo) e perdevi la tua dose di briciole. Prima, almeno, uno si poteva vedere il Tg3.
"Poi dice che uno si butta da Grillo", potrei dire parafrasando un vero aristocratico. Perchè, c'erano o ci sono alternative? C'era o c'è ancora un bucodelculo della politica dove si può dire qualcosa di sinistra con qualche speranza di attuarla? Cari compagni, dopo che avete consentito questo schifo dando a Vendola giusto quei voti che hanno consentito al PD di prendere l'osceno premio di maggioranza del porcellum (a danno di Grillo che andava fermato perchè populista e senza la patente di sinistra) per poi fargli una opposizione finta in cambio di una bella poltrona vera (ma non a gratis, chè la Boldrini la sta pagando a colpi di ghigliottine e altre porcherie varie, e qui tocca rimpiangere la Pivetti, porcam...), cosa volete fare, davvero aspettare il partito di Landini? O sperare in uno Tsipras italiano, cioè in un altro fantoccio che in campagna elettorale faccia promesse irrealizzabili se non accanto alla riconquista di una sovranità monetaria che però si guarda bene dal perseguire (e infatti dopo manco un mese eccolo costretto a rimangiarsele, e mo vediamo se i greci continuano a credere alle sue chiacchiere o passano direttamente ai nazisti)?
Ora non so se ci sono ancora margini per un rilancio, che non passi per una drammatizzazione della crisi che francamente non mi augurerei, per un Movimento 5 Stelle vittima dell'accerchiamento a tenaglia tra massmedia proni e pappagalli feisbucchiani oltre che dei propri stessi errori, o per un Berlusconi divincolatosi dalla presa ai testicoli in cui è evidentemente costretto dal 2011 per via delle proprie stesse debolezze, ma so che qualunque cosa è meglio del surreale clima nordcoreano in cui stiamo vivendo (ho esagerato? guardate questo filmato, ma mi raccomando con un antiemetico o un recipiente per vomitare vicino...), in cui un bamboccione che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, circondato da ministri e ministre preferibilmente della stessa fatta, sta facendo a pezzi la nostra democrazia e il nostro futuro mentre il coro dei servi ci ripete di continuo quanto è bravo bello e buono, e come e perchè sta rilanciando i nostri destini, in una specie di fiction 2.0 che si impone nelle menti dei telespettatori sulla realtà delle loro stesse tasche vuote. Mentre un codazzo di ladri di varia fatta continua a imperversare e continuerà fino a che può come le orge negli ultimi giorni di Pompei, magnando e stramagnando senza nemmeno avere la faccia di ammetterlo come almeno facevano i padri berlusconiani, senza nemmeno distribuire le briciole come almeno facevano i nonni craxiani, e senza nemmeno le elargizioni populistiche di varia natura (anzi, finendo di smantellare lo Stato sociale...) che almeno facevano i bisnonni mussoliniani.
Non resta che sperare che questo non sia l'anno secondo di un altro ventennio, e in caso chiedere dentro di se lumi a nonno Luigi come si fa ad uscirne vivi e integri. A me non viene in mente altro che non sia spegnere la TV e continuare a spulciare in Rete spunti per tenere in movimento e oliate le rotelle, eccovene alcuni se va anche a voi:
  • Foa, ovvero il golpe realizzato da Renzi complice il festival di Sanremo, ovvero nessuno vi ha raccontato quello che stavano facendo in parlamento mentre voi vi abbioccavate appresso a Carlo Conti, e ora vediamo subito se Mattarella ha intenzione di fare il Napolitano oppure il garante della Costituzione;
  • Giannulli, ovvero l'ultima spiaggia della democrazia in Italia è che il presidente non firmi, il governo cada e si vada a votare col Consultellum;
  • Pisano, ovvero la proposta di alleanza di Grillo a Podemos e Syriza (da questi ignorata per obbedire alla troika, NdR), anche questa mai sentita al TG;
  • Cremaschi, ovvero se questa è l'Europa allora "mi vergogno di essere europeo";
  • Comito, ovvero i due pesi e due misure della Germania e l'uccisione del sogno europeo (e ancora Giannulli, più o meno sullo stesso argomento).

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