"Marino [direbbe un Vecchioni d'annata], ecco uno che tutto sommato ha la faccia..." |
Anche per questa ragione, l'unica speranza di sfangarla Ignazio Marino (anche non essendo Pisapia, cioè dovendo la sua elezione al Partito più di quest'ultimo) l'aveva nell'improntare la sua azione politica al rispetto del mandato dei suoi elettori, cioè di quelli che aveva portato lui con la sua storia personale i suoi valori la sua faccia pulita, fregandosene di quelli che avrebbero votato PD con qualsiasi altro candidato per qualsiasi ragione (dall'interesse personale immediato a quello mediato, dall'ottusa e ormai ridicolmente infondata appartenenza ideologica all'altrettanto tardivo e assurdo antiberlusconismo). Se lo avesse fatto, non solo avrebbe rivelato subito, e non minacciato di farlo solo adesso, i nomi di chi gli voleva imporre i Coratti e gli Odevaine, ma avrebbe ad esempio:
- denunciato subito con la massima pubblicità possibile il dissesto e la corruzione che ha trovato, prima che ci arrivassero i magistrati;
- bloccato ogni progetto di prolungamento della metro C e destinate tutte le risorse a completare prima possibile il tratto sciaguratamente iniziato e ancora lungi dall'essere completato;
- razionalizzato e rimordenato la rete di bus e metro esistente per invogliare la gente ai mezzi pubblici anzichè chiuso d'emblée al traffico alcuni tratti simbolici per farsi bello incurante delle ripercussioni sul traffico delle zone limitrofe;
- rifiutato con sdegno la candidatura olimpica;
- risposto al Papa "se fai il Giubileo straordinario ti presento il conto di tutti i soldi che costa all'amministrazione pubblica italiana" anzichè pronarsi ai suoi piedi e poi addirittura inseguirlo in America a baciarglieli (per ricevere puntualmente dei calci in bocca, peraltro, ma a prescindere).
Insomma, è vero che non è che da oggi le buche si riparano da sole la spazzatura evapora e Roma diventa un modello di civiltà (per parafrasare le meglio battute che girano "a sinistra"...), ma è vero anche che l'esperienza Marino è un'occasione persa per la sinistra e in definitiva per Roma. Vediamo se ora ("ora": magari! quando ce lo faranno fare: vedrete che il commissario ce lo teniamo per tutto il giubileo, tanto ormai la democrazia è un optional a ogni livello...) i romani aprono gli occhi e votano un cinque stelle, magari uno scelto da questi ultimi in modo meno miope che in passato, tra personaggi in grado di sostenere la forza d'urto degli interessi che si troverà a dover calpestare... Non succede che non succede, ma se succede s'annamo a divertìììììì....
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