venerdì 11 novembre 2016

ARRIVA IL "TROMBA"!

Si può esultare non per la vittoria di qualcuno ma per la sconfitta di qualcun altro? Per i tifosi di qualsiasi sport, e del calcio italiano specialmente, questa domanda è retorica: certo che si, anzi! chiedetelo a un laziale quando la Roma perde lo scudetto a favore della Juve, se non ci credete.
Che però qui non si tratti di tifo mi pare si possa comprendere andandosi a (ri)leggere il post di prima del voto, in cui la solita lunga e noiosa serie di argomentazioni (sport ormai desueto, in un'epoca in cui la stessa struttura dei luoghi dove si comunica spinge e incentiva la rozza superficialità) con tanto di link di approfondimento (che metto con la quasi certezza che non li seguirà quasi nessuno) tendeva a dimostrare come e perché sarebbe stato meglio (non so se per gli americani, ma sicuramente per noi e per il pianeta) che perdesse Hillary.
Se qualcuno è così deficiente da pensare che affermare ciò equivale a essere un sostenitore di Trump, sono affari suoi, si accomodi pure. Io mi limito a registrare non senza una certa sorpresa (il mio era un augurio, non una previsione, che peraltro in pochi - Moore, Foa, forse Coen - hanno azzeccato...) la sparizione spero definitiva dalla scena politica di una vera iattura per l'umanità, una tipa spregiudicata che usava la sua identità di genere e la sua maschera progressista per dissimulare un credo politico reazionario nel modo peggiore immaginabile: al servizio del lato peggiore del capitalismo, quello sbilanciato verso la finanziarizzazione (a scapito dell'economia reale) e dedito alle più turpi pratiche di politica estera pur di autosostentarsi. Avesse vinto lei, il mondo avrebbe di certo proceduto nella china in cui è stato spinto dagli USA dal 1991 in poi, con le accelerazioni degli ultimi anni. Avendo vinto l'altro, può darsi che questo succeda lo stesso, ma può darsi anche di no. A me questo basta, per oggi.
Anzi no. Mi piace anche osservare lo scoramento di quanti, senza minimamente preoccuparsi di valutare nel merito (nella fattispecie, le scelte politiche sciagurate della Clinton e le loro tragiche conseguenze sulla nostra pelle, ma fanno così per tutto), tifavano - per loro si che il verbo è appropriato - per la candidata democratica in quanto donna, e/o in quanto "democratica". Non a caso, sono gli stessi che sostengono Renzi con argomenti della stessa natura, e voteranno SI il 4 dicembre (ammesso che ci lascino votare, ancora non è detto). Per scaramanzia, non scrivo quello che mi auguro, ma si capisce.
E ora a quei due o tre che hanno ancora voglia di ragionare con la testa, lascio un po' di link di approfondimento che era un po' che non lo facevo:
  • Leonardo, ovvero uno che seguo da sempre perché ragiona, ragiona anche quando arriva a conclusioni diverse dalle mie, ragiona tanto che tra un po' ce lo ritroviamo a votare Grillo al ballottaggio;
  • Chiesa, ovvero intanto di scoprire che presidente sarà Trump, abbiamo scoperto che chiavica di mass-media ci ritroviamo;
  • Scanzi, ovvero dieci considerazioni da leggere e rileggere, specie quella su Sanders, e il finale pinkfloydiano;
  • Venturini, ovvero le tre o quattro lezioni che il cafone col parrucchino ha dato ai cosiddetti esperti della comunicazione;
  • Mazzucco, ovvero il vero pericolo è la reazione che i neo-con guerrafondai potrebbero ora essere tentati di inventarsi;
e per chiudere un godibilissimo zibaldone confezionato su Comedonchisciotte. Buona lettura.

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