venerdì 15 dicembre 2017

UN PARTITO ANTI, DEMOCRATICO

L'immagine viene da un istruttivo post su Oltrelalinea
Ogni volta che mi capita di voler tornare su temi già trattati, mi dico che va bene averne di ricorrenti, ma se esagero poi la persistente esiguità di lettori non mi deve sorprendere. Poi però non mi tengo, specie quando la mia insistenza è solo lo specchio della ricorrenza dei temi nella cronaca, politica e non. Pensando a questo, prima vi invito a rileggervi un mio vecchio post "conclusivo" sul concetto di verità, e poi comincio.
L'urgenza viene dalla pompatissima guerra alle "fake news", così denominate (e di continuo) perché l'inglesismo ha purtroppo oramai consolidato la sua funzione di aggiornamento ed enfasi dei concetti: il del tutto equivalente italiano "notizie false" non avrebbe lo stesso appeal (aridaje) e risulterebbe meno manipolabile. In altre parole, il termine in voga riduce la percentuale di coloro che, sentendo che è stata fatta una legge per combattere le notizie false, si chiederebbero chi mai possa avere la facoltà di discernere se una cosa sia falsa o vera, e che fine fa la democrazia se a qualcuno viene attribuito il potere di stabilirlo. Erano i comunisti, a poter leggere solo la "Pravda" (in italiano proprio "verità"), in democrazia si dovrebbe semmai fare tutto il possibile perché i cittadini siano messi in condizione di discernere in un mare di libertà di espressione, e non mai invece considerati "gregge" da proteggere censurando la libertà di chiunque di dire puttanate.
Ad esempio, io personalmente reputo che tutte le storie che tutti raccontano ai bambini in questo periodo natalizio siano solenni fesserie, e se fossi dittatore assoluto senz'altro impedirei che venissero propinate in TV come a scuola favolette come quelle di Babbo Natale e di Gesù bambino come fossero verità assolute (specie la seconda). Ma non essendolo, e non volendolo essere, mi limito a fare "controinformazione" (si, anche in privato) per incentivare il libero giudizio almeno nel mio piccolo.
Si tratta di un distinguo "filosofico" così elementare che non è credibile sfugga al "legislatore": è cioè impossibile credere che egli non si renda conto che una normativa come quella d'attualità è senza mezzi termine totalmente illiberale ed estranea alla logica democratica. Pertanto è appena consequenziale dedurre che se ne rende conto benissimo, e quindi la vuole esattamente, consapevolemente e precipuamente per sostituire sostanzialmente alla democrazia un regime vero e proprio, in cui si impedisce a chi non è allineato di esprimere le proprie idee. Anche perchè, quando il suo allora avversario politico fece e rifece lo stesso tentativo, della cosa se ne rese conto benissimo e anzi si fece promotrice di immense levate di metaforici scudi contro ogni "legge bavaglio" veniva proposta. E' la stessa cosa, e i distinguo degli amici centrosinistri ora che l'obbrobrio viene dai loro capi sono solo penosi e ridicoli graffi di unghie sugli specchi. Il PD ha gettato anche l'ultima maschera, è un partito antidemocratico alla stessa stregua, anzi peggio perché inganna a cominciare dal nome, di Forza Italia, con cui si appresta a continuare a governare se non viene fermato. E può essere fermato solo dal movimento 5 stelle, vi piaccia o meno, perchè votare Grasso o altri schieramenti di sinistra nella migliore delle ipotesi è un voto sprecato, nella peggiore e più probabile è un voto che arriverà indirettamente (neanche lo nascondono) allo schieramento dell'inciucio che vuole solo finire il compito per cui è ben pagato dai suoi mandanti (nelle istituzioni monetarie sovranazionali e nel capitalismo finanziario e multinazionale): la distruzione dell'Italia come Paese sovrano e produttivo.
Qual'è quindi la verità? L'11 settembre 2001 il capo di una onnipotente fazione terroristica mussulmana da una grotta dell'Afghanistan ha ordinato il più grande attentato dell'era moderna, o invece è impossibile che la più potente difesa aerea del pianeta si sia fatta infinocchiare da 4 arabi incapaci di pilotare un ultraleggero coordinati a distanza da un rampollo arabo miliardario peraltro addestrato dalla CIA in funzione antisovietica? Posso saperlo subito, o almeno cercare di farmi una mia idea, o devo attendere decenni come per JFK? E anche qui, che i dubbi sulla versione ufficiale circolano da sempre, era giusto censurarli? Kevin Costner sarebbe scampato alla Boldrini? E com'è che il discrimine tra definire uno dittatore oppure leader democratico non passa mai da quante elezioni vince e con che misura, e invece passa sempre da quanto è organico alla linea politica dei padroni del vapore? Sul Venezuela e sulla Siria chi è che dice la verità e chi palle? Posso deciderlo io o me lo deve dire il PD? E qual'è "la verità su Giulio Regeni" (la virgoletto perché a un certo punto la frase è diventata un tormentone), quella che hanno sempre sotteso tutti i commentatori di regime per assecondare la narrazione che ha accompagnato per anni quella enorme bufala mediatica che si sono rivelate le cosiddette "primavere arabe", o quella che sta emergendo adesso, anche ufficialmente, e che solo pochi scetati avevano intuito subito?
Insomma, se siamo in democrazia voglio poter leggere anche della fusione fredda (chi se la ricorda?) o del nucleare pulito al torio, come dell'efficacia e della pericolosità dei vaccini, e farmi da solo l'idea se sono stronzate o meno. Io sono un cittadino democratico, e voglio ragionare con la mia testa. Chi me lo vuole impedire, chi vuole imporre le sue minchiate come verità e quelle altrui come fake news, merita solo un enorme, granitico, VAFFANCULO.

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