mercoledì 21 febbraio 2018

TUTTI UGUALI STA MINKIA

Certo, che orrore se le pulci fossero grandi come elefanti...
Ho fatto un sogno. Prima lo dico e poi lo spiego. Il sogno è che alle elezioni successive a queste potremo scegliere tra due movimenti 5 stelle, uno di destra e uno di sinistra. Laddove per destra e sinistra intendo posizioni più o meno conservatrici in merito a temi etici, di diritti civili, sociali, eccetera, tutte quelle cose belle e importanti con cui però i partiti ci hanno preso in giro per decenni, facendoci dividere mentre loro invece sulle cose fondamentali erano perfettamente, e occultamente d'accordo. Le cose fondamentali sono la sovranità, cioè potere davvero scegliersi un governo che poi può fare quello che lo abbiamo messo li a fare, e la libertà dal bisogno, senza la quale ogni altra libertà è talmente illusoria da poter essere definita senza esagerare una presa in giro. In una parola, la democrazia. Ed erano d'accordo per vanificare quest'ultima attraverso continue cessioni di sovranità di varia natura (la UE, le privatizzazioni, le banche e il sistema finanziario, eccetera) che ci hanno fatto accettare un po' raccontandocele in modo enormemente e insistitamente menzognero, un po' mettendoci progressivamente sotto scacco attraverso proprio la sottrazione di settori sempre più ampi di popolazione dalla "zona" in cui si gode appunto della libertà dal bisogno. Ovviamente, lo hanno fatto perché erano ben pagati, loro e i media che li hanno supportati, questi ultimi in minore (leggi: più che altro col ricatto, e dove non arriva con leggi liberticide mascherate da battaglie civili), i primi tramite il mantenimento di un castello di privilegi, tra cui quello di rubare impunemente (salvo casi sporadici, utili a pigliare in giro il popolo bue). D'altronde, vorrei vedere voi, o me: vi danno una vita agiata per voi e la vostra settima generazione (perché basta che ti puoi comprare una casa al centro di Roma ed è già così), e in cambio un copione da recitare, peraltro abbastanza credibile anche per voi se non avete gli studi giusti (ah, quelli nel frattempo li hanno sfrattati dall'università, così quelli che li abbiamo siamo sempre meno e sempre più vecchi), che fate non lo fate? E se da grande volevate fare il giornalista, come tanti bambini appena capiscono che sono più capaci a chiacchiere che a numeri, e la stampa è diventata una giungla in cui non c'è più un solo contratto veramente garantito, che fate, vi mettete a dire la verità (ammesso che la sappiate, vedi sopra) a gratis su un blog a rischio che ve lo chiudono per fake news, o anche voi a fare eco alle palle di regime per mantenere ancora un po' la pagnotta scrivendo articoli, che è sempre meglio che lavorare?
Bravi, indovinato.
Ora, uno che fa certi sogni di solito è perché ha mangiato pesante, oppure perché rielabora nel sonno cose viste da sveglio. La seconda che hai detto.
In questi giorni qualunque telegiornale se non apre col caso "rimborsopoli" (anche l'etichetta non è casuale, evoca per assonanza) dei grillini, comunque la mette giù in modo da passare il sottotesto: avete visto? i grillini sono uguali agli altri, anzi peggio perché loro fanno della loro diversità una bandiera. Idem la carta stampata: titoli a nove colonne con cifre ben evidenti per il grillino di turno, magari trafiletto per l'ennesima ruberia di un piddino che fa il politico per tradizione di famiglia (su entrambe le dimensioni). Nessuno, salvo il sito dei cinquestelle e in parte Il fatto quotidiano, che dica come stanno le cose. E non intendo in dettaglio, che spesso a guardarlo da troppo vicino il quadro non si capisce, dico alla grossa-grossa. E cioè...
Abbiamo da una parte una classe politica virtualmente inamovibile che sfrutta senza alcun pudore rendite di posizione accumulate nel tempo che vanno ben oltre il finanziamento pubblico ai partiti o gli emolumenti dei parlamentari (comprendendo una illimitata possibilità di arricchirsi in mille modi legali o meno legali) ma anche volendo parlare solo di queste due voci ha trovato sempre il modo di confermarsele quando non aumentarsele. E dall'altra parte una forza politica che con praticamente tutti i mass-media contro è arrivata alla maggioranza relativa proponendosi ad essa alternativa proprio in quei meccanismi che hanno comportato e comportano questi privilegi, e non potendo, perché tenuta artatamente lontana dal governo del Paese, fare legge di meccanismi diversi, li applica a se: rinuncia volontaria a tutto il finanziamento pubblico del partito e versamento volontario di circa la metà delle spettanze (non a tutte, altrimenti potrebbe fare politica solo chi è ricco di famiglia) dei suoi parlamentari, peraltro per massimo due legislature. Detta con maggior sintesi: da una parte mangioni mai sazi spesso ladri matricolati, dall'altra gente che rinuncia al suo. Tra cui qualcuno ha rinunciato meno di quanto previsto. Per carità, il comportamento è stigmatizzabile, e infatti il movimento ha sempre sanzionato fino all'espulsione (in ciò si approfitta ogni volta per tacciarlo di "scarsa democrazia interna", non dimentichiamolo) questo e altri che violano le proprie norme interne. Tanto che uno dei suoi leader più vincenti, in rispetto della regola dei due mandati, non si è presentato alle elezioni, riservandosi di farlo alle prossime. Insomma, siamo davanti a un comportamento complessivamente classificabile come rivoluzionario del costume politico italiano. E i giornalai quando gli scoprono le pulci gli danno un rilievo da far impallidire gli elefanti delle magagne altrui. Ma un po' di vergogna, quando?
Ve lo dico io quando. Quando insieme porteremo il m5s al governo, votandolo in massa nonostante questo schifo continuo, e facendogli fare quel balzo in avanti rispetto ai sondaggi che già fece l'altra volta, anzi basta molto meno. Vedrete quanti cominceranno a dire le cose come stanno, spontaneamente. Ovviamente, altri continueranno a spruzzare veleno, quelli più o meno direttamente a libro paga dei partiti intendo, tipo Le iene per non fare nomi. Ma anche loro potrebbero essere indotti a un comportamento più equo se solo il governo a cinquestelle avesse il tempo e la forza di approvare una sola riforma, una: far diventare Legge dello Stato le regole interne del moVimento che impattano sulla selezione della classe politica. In pratica (e non so neanche se tutto questo sia già nel programma a cinquestelle, sto scrivendo di getto quello che penso) si tratterebbe di:
  1. modificare la legge sul finanziamento pubblico ai partiti in modo che ciascun partito possa decidere se conferire o meno le somme di propria spettanza a un fondo di utilità sociale qualunque (definito dalla stessa Legge, però, unico per tutti i partiti; che so, potrebbe essere l'edilizia scolastica o l'assistenza domiciliare agli anziani che non possono permettersi la badante), ma con scelta preventiva e pubblica (che gli elettori lo sappiano);
  2. dimezzare le retribuzioni dirette e indirette per i parlamentari e conferire in bilancio la somma stornata al fondo di cui sopra o ad altro determinato - lo so che si tratta di una misura tutto sommato simbolica ma in certi casi anche queste servono, e nella sostanza se i parlamentari grillini sono riusciti a fare il loro mestiere per cinque anni con la metà vuol dire che si può fare;
  3. stabilire in dieci anni la durata massima della carriera politica in senso stretto, di chiunque a qualunque livello, nel senso che proprio quando li ha fatti viene tolto dall'elettorato passivo anche delle elezioni comunali, il dettaglio è da studiare ma la sostanza è: carriera politica elettiva a durata massima prefissata;
  4. modificare la legge sulla privacy nel senso che essa è sospesa in tutti gli aspetti patrimoniali per le persone che fanno carriera politica - vuoi farla? rinunci a ogni riservatezza sullo stato reddituale e patrimoniale tuo e della tua famiglia, lo dichiari nel dettaglio all'inizio e in ogni momento devi essere in grado di rendere conto del perché e percome di ogni suo significativo miglioramento, anche se perfettamente legittimo. Altro che pulci sui mancati rimborsi...
Una volta che questi quattro punti siano Legge, magari costituzionale, i partiti vecchia maniera, quelli che hanno svuotato di senso la democrazia, o mutano natura o spariscono. E alla fine ci ritroveremo con due "movimenti cinquestelle" (o dieci, se preferite il multipartitismo, ma a questi fini è indifferente) tra cui scegliere, sulla base di programmi politici che si distinguono autenticamente. Il mio sogno, dicevo. Ma fino ad allora, mi dispiace per i miei amici piddini o sinistrorsi che ancora non si danno pace, ma tanto uno a uno stanno cedendo all'evidenza della logica, non c'è scelta: il 4 marzo di movimento 5 stelle ce n'è solo uno, e questo giro non si può proprio, per nessuna ragione al mondo, votare diversamente.

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