venerdì 18 maggio 2018

I COME INFAMIA

Tear down the wall! Tear down the wall!
Come ho detto fin dall'inizio, è molto meglio Trump di Obama perché è molto meglio uno che si mostra per quello che è rispetto a uno che pensi che sia una cosa e invece è tutto l'opposto (si, è lo stesso motivo per cui Renzi era molto peggio di Berlusconi...). Trump è un miliardiario cafone che sa che per l'economia del Paese che è chiamato a guidare serve fare le guerre, e quindi si butta a pesce in tutte le situazioni che vanno bene alla bisogna, ovviamente sottobanco trattando perché non diventino davvero troppo pericolose per i suoi.
Israele, a dispetto di quello che vi dicono da sempre, non è altro che un avamposto che l'Occidente ha piazzato in Medio Oriente all'inizio dell'Era petrolifera. Il resto è solo ideologia, cioè fuffa per i boccaloni: tutti, sia i pro che i contro. Della sua storia nel dettaglio ho scritto più volte, oggi se volete un bel ripasso c'è qui Johnstone, e se la volete capire davvero c'è sempre la splendida satira di Mazzucco. La cronaca dice che per rinfocolare la questione ci voleva un po' di rravogghia (ah, l'espressività dei dialetti!), e Trump l'ha diligentemente creata spostando l'ambasciatore da Tel Aviv a Gerusalemme proprio in occasione del settantesimo anniversario della Naqba, il giorno in cui i palestinesi commemorano il primo abbandono delle proprie case durante la prima guerra con Israele. I morti e i feriti, come al solito, sono tanti a pochi (o niente) a danno dei palestinesi, ma della cosa non viene riportato quasi da nessuna parte un resoconto decente.
Intanto una delle critiche da sinistra al nascente (speriamo: non dire gatto finché non l'hai nel sacco, diceva Trapattoni...) governo, il primo dal 1987 a rappresentare più del 50% degli elettori, il primo nella storia d'Italia ad avere contro quasi tutto il mainstream (ma se dovesse partire e riuscisse ad agire, vedrete quante linguette cominceranno a cercare di cambiare culo!...), è che non avrebbe speso una parola per i palestinesi. Come se m5s e Lega non avessero già il loro bel daffare a trovare la quadra nel calcolo del minimo comun denominatore dei loro programmi, grazie alla polpetta avvelenata di una legge elettorale concepita per il Renzusconi (senza fare i conti con gli elettori, che per fortuna li hanno sgamati e fottuti). Ma soprattutto come se i governi precedenti avessero mai fatto qualcosa del genere.
In ogni caso, a sputtanarli, ecco dov'è che si trova una presa di posizione come si deve: su Beppegrillo.it, che riporta le parole dell'immenso Roger Waters. Uno che di muri se ne intende.

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