venerdì 29 marzo 2019

CHE ORA UE?

Stavolta inizio con un esempio, neanche molto originale. Hai un problema di salute e risolverlo costa una cifra che non hai (e non hai più i genitori, o li hai ma non hanno soldi a pizzo manco loro): facciamo 10mila euro. Se lo passasse tutto la mutua, sarebbero 10mila euro in più di debito pubblico. Siccome non lo passa, li devi chiedere in prestito (in banca o da Totonno 'o zozzuso poco cambia, se non che quest'ultimo è un filino più umano...), e sono 10mila euro in più di debito privato. Cosa è peggio? Quale scenario è più "civile" e dimostra che il Paese in cui vivo è socialmente avanzato e sostanzialmente democratico? Esatto. Anche a non voler fare debiti per investire, i guai accadono, e in tal caso una società giusta è quella che si divide il carico, una ingiusta è quella che lasci che pesi sugli sfortunati. Che poi, la sfiga è cieca come la fortuna, e magari prima o poi tocca pure i fanatici della UE che continuano a bersi la favoletta del debito pubblico e a votare PD.
Generalizzando, nel mondo occidentale sedicente avanzato non ci sono Paesi senza debito, ci sono Paesi con alto debito pubblico e Paesi con alto debito privato, e i secondi sono quelli che starebbero messi peggio e farebbero stare peggio i propri cittadini, se non fosse che hanno i mezzi, e li usano, per combattere da trent'anni una guerra commerciale occulta contro i primi, grazie anche ai tanti collaborazionisti consapevoli o meno, che scarica su di loro e i loro cittadini la maggior parte del peso delle crisi causate invece dalla propria dissennata gestione economica. Leggete con questo filtro tutta la costruzione UE/Euro e tutta l'infinita crisi innescata dalla bolla immobiliare americana del 2008, e vi sarà tutto chiaro, se volete. I meno pigri e più desiderosi di approfondire, invece, possono continuare la lettura.
Quello che vi hanno sempre detto negli ultimi decenni, e che continuano a dirvi i cosiddetti esperti in televisione, è che il debito pubblico si è creato per avere vissuto sopra i nostri mezzi, e quindi bisogna ripagarlo per avere il diritto di sedere ad armi pari in un consesso pacifico e foriero di sviluppo come l'UE. Falso, falso come una banconota da 23 euro. Il debito pubblico da noi è impennato per due fattori: l'aver sottratto la Banca d'Italia dal suo ruolo di prestatore di ultima istanza, proprio mentre una classe politica intera convinta di essere inattaccabile portava la corruzione a livelli fuori scala rispetto alla normale accettabilità in democrazia. La spesa pubblica fuori controllo dei craxiani e affini non avrebbe potuto da sola senza il divorzio Stato/BdI innescare la spirale, e comunque questa non solo non si è arrestata ma ha continuato ad alimentarsi quando quella stagione è finita ed è iniziata l'austerity, ormai 27 anni fa. E' infatti da allora che l'Italia è in avanzo primario, cioè al netto degli interessi sul debito pregresso il flusso di ricchezza che va dallo Stato ai cittadini è inferiore a quello opposto. Siamo i più virtuosi del mondo, ma il debito pubblico cresce. Come mai? Ma grazie alla trappola in cui ci hanno cacciati, incaprettandoci alla lobby dei banchieri come un povero bottegaio con gli usurai! Il loro obiettivo? Costringerci a trasformare il debito pubblico in privato, perché se riduco i servizi, privatizzo il privatizzabile, blocco il turnover nel pubblico impiego, faccio chiudere le PMI, eccetera eccetera, in una parola impoverisco la classe media, questa fino a che può tenta di mantenere almeno in parte il livello di vita precedente svendendo i beni eventualmente accumulati con sacrificio dalle generazioni precedenti e indebitandosi. Una guerra (lo si comincia ad ammettere esplicitamente anche negli ambienti della finanza..), con tanto di vittime, e non è una metafora.
Un esempio di che affare sia l'UE viene dalla cronaca spiccia: è di oggi il provvedimento che stabilisce l'abolizione dell'ora legale, l'anno prossimo dovremo decidere in pratica in quale fuso orario restare per sempre. Cioè, se restare per sempre in un fuso che d'estate fa giorno mentre dormiamo e fa buio relativamente presto, o in uno che d'inverno lasciamo si le luci spente un'ora in più nel pomeriggio ma dobbiamo accenderle a lungo la mattina quando ci alziamo. Il doppio cambio d'orario, per chi non lo sa o non se lo ricorda, è stato uno dei volani della trasformazione dell'Italia in potenza industriale, causando enormi risparmi nella bolletta energetica. Ma al nord Europa serve poco, perché a quelle latitudini comunque l'escursione è enorme e un'ora in più o in meno non sposta. Quindi si abolisce. Ma non solo a loro che non gli serve, anche a noi che ci servirebbe, con patetiche giustificazioni di allineamento commerciale o di ricadute circadiane sulla salute. Questa si che è una metafora: di a vantaggio di chi e a svantaggio di chi sia concepita l'Unione Europea. Non che ce ne fosse bisogno (lo confessano), ma magari questa la vedono anche i sordociechi volontari dell'europeismo ad ogni costo.
Altro esempio alquanto significativo: quante battaglie, anche su questo blog, negli anni ci hanno fatto combattere sotto le insegne della sinistra progressista contro il bavaglio alla libera informazione che tentava di imporci il "cattivone" Berlusconi? Ora che un provvedimento dai probabili effetti analoghi (basta caricare il video sbagliato o mettere il link sbagliato, e un blog come questo deve chiudere, perché incapace di sostenere anche le sole spese di un giudizio che fosse sicuramente vincente, e anzi intanto viene chiuso dagli algoritmi che ci potete scommettere i big della Rete metteranno su in tempo reale, per salvarsi il culo loro) viene imposto dai signori dell'UE, non fanno neanche un plissè (come il palo di Jannacci), anzi fanno a gara a chi la intorta meglio ("è contro i giganti del web" - si, li ammazza di solletico...) a persone che intanto vengono progressivamente rese sempre più stupide.
Intanto l'ultimo argine al ritorno al governo dei Nemici della Patria, il M5S, continua a scendere nei sondaggi e a perdere elezioni locali. L'ho già detto: non vale dire che "sono solo sondaggi" perché erano tali anche quelli in cui tenevi o crescevi, né che "sono elezioni diverse con leggi elettorali che premiano le coalizioni e noi da soli restiamo il primo partito" perché di fatto una quota di quelli che avevano creduto in loro proprio in quanto ultima speranza sono delusi dalla loro irresolutezza nel realizzare i loro obiettivi primigeni, specie in confronto a una Lega che invece proprio su quel terreno si continua a distinguere. Perché il moVimento riprenda quota, occorre che cambi rotta subito e che questo governo  duri abbastanza da consentirglielo. Entrambe cose che non è detto che succedano. Ma vista la sua natura e la sua genesi, è opportuno ricordargli "dal basso" quale dovrebbe essere questa rotta:
  • Rai - Spoil sistem spietato (come fatto da tutti gli altri fino ad ora: il fairplay bisogna poterselo permettere, e quando sei attaccato di continuo con le stesse armi con cui di solito sono i governi a deformare le posizioni delle opposizioni e non viceversa, e tu perdi consensi a vista d'occhio, non puoi permettertelo. Fabio Fazio non può impunemente continuare a spargere il verbo ultraliberista monetarista e turbomondialista come fosse il Vangelo quando ormai esso rispecchia opinioni e interessi di una parte sempre minore di italiani, non a spese (salatissime) di tutti questi ultimi: si trovasse un editore privato, e si facesse pagare uguale se ci riesce. E lui è solo l'esempio più macroscopico;
  • TG - Magari avessero dato spazio alle opposizioni così tanto, nei decenni scorsi! Il modello è quello classico del "panino": "farcire" la posizione che vuoi nascondere tra due "fette di pane" di quella che vuoi evidenziare. Ripeto, fino a ieri si faceva a favore dei governi, oggi si fa il contrario. Ad esempio, sugli accordi con la Cina (nonostante Mattarella per una volta si sia comportato a dovere, figurarsi se avesse remato contro come su altri temi...) i tanti pro (che la Cina incarni proprio quel "capitalismo sociale" che noi abbiamo inventato e perduto, che adesso stia pure all'avanguardia sui temi dell'ambiente, che l'accordo possa portare tanti soldi che viste le vacche magre imposte (ma non a tutti...) da Bruxelles hai visto mai aiutino, che il multipolarismo possa essere un fattore di miglioramento di un mondo guardacaso in guerra ed in crisi da quando è rimasto con una sola superpotenza, eccetera) sono infilati in mezzo ai pur giusti contro (che non vi ripeto per par condicio) che così sono i soli che si ricordano;
  • Moneta - Basta trattare con gli aguzzini per uno zero virgola in più! Se non si ha la forza politica per chiedere alla UE la liquidità necessaria al Paese per riassorbire la disoccupazione e rilanciare il ciclo economico, e se non te la danno uscire dall'Euro, crearsela in casa con i non pochi strumenti di sovranità monetaria rimasti: conio di monete metalliche, mini-Bot, Certificati di credito fiscale, eccetera. Quando si scoprirà che già nel medio termine il loro utilizzo il rapporto deficit/PIL lo abbassa, altro che alzarlo, si sarà strappata la maschera al Sistema, che ci tiene sotto lo scacco dell'austerity perché intende impoverirci non perché i suoi dogmi economici abbiano fondamento scientifico o empirico (sono anni che nella realtà dispiegano effetti contrari alle loro intenzioni dichiarate, facendo aumentare il suddetto rapporto anzichenò). E il governo che avrà avuto il coraggio di farlo passerà alla Storia, poi vediamo quanto valevano i sondaggi e le batoste alle amministrative...;
  • Onestà - Legge costituzionale che modifichi l'elettorato passivo: è eleggibile solo chi abbia compiuto tot anni e non abbia già ricoperto cariche elettive nazionali per tot anni. Legge ordinaria che imponga per legge la sospensione da ogni incarico agli indagati fino alla eventuale archiviazione, ai condannati fino alla conclusione dell'ultimo grado di giudizio, ai condannati in via definitiva per sempre, e stabilisca la sospensione di ogni tutela di privacy patrimoniale per chiunque svolga un incarico politico o di alta amministrazione, che deve dare ragione politicamente e pubblicamente di ogni significativo arricchimento durante la carriera elettiva.
Mentre scrivo non so ancora come si concluderà la telenovela Brexit, il ping pong è al momento sul si, rinviato a maggio, ma senza accordo con la UE nonostante la May avesse offerto in cambio della sua ratifica le proprie dimissioni. Ma anche se i nostri media ci si buttano a pesce, infarcendo ogni servizio di retorica europeista, non è lì che si decidono i destini dell'Unione Europea. Che essa sia un cadavere ambulante, infatti, lo dimostra a contrario il novissimo Asse Parigi/Berlino, accordi che infatti non vengono affatto approfonditi dagli stessi media, altrimenti dovrebbero dire che sottintendono una nuova visione geopolitica in cui la periferia dell'Unione, dopo averla massacrata per 30 anni distruggendone il tessuto industriale, viene finalmente esplicitamente tagliata fuori. Resta solo una questione da porsi: dal momento che la UE sarà comunque chiusa da chi l'ha concepita per trarne profitto, evidentemente perché non gliene rimane molto altro da trarne, conviene attivarsi (e servono giuristi, più che economisti) per lasciarla prima, perché come in amore è meglio prendere sul tempo un partner stufo di noi, o conviene aspettarne la dissoluzione, perché tanto avverrà a breve e ogni proattività è fatica sprecata? Di sicuro, farsi trovare pronti potrebbe essere un merito decisivo per qualunque governo ci riuscisse, un credito da spendere per generazioni.
E ora un po' di link, finché ce li lasceranno mettere li metto, poi scriverò senza riferimenti, tanto chi vuole se li sa cercare da sé... (ma non mi stanco di raccomandarvelo: seguiteli tutti, questi in fondo e quelli nel corpo del post, ne va della vostra "cittadinanza adulta"):
  • Fusaro, ovvero come e quanto sia oggi necessaria una nuova Internazionale socialista, e come questa possa esistere solo se si riesumano gli Stati/Nazione, vera culla e unico terreno di coltura della democrazia.
  • Blondet, ovvero un po' di numeri (di fonte europeista, si badi) su quanto abbia fruttato ad ogni tedesco e costato ad ogni italiano un ventennio di Euro.
  • Salerno Aletta, ovvero Savona - quello del piano B, si - avrebbe anche un piano per una banca europea d'investimenti pubblici a tasso agevolato. Voi ne avete sentito parlare?...
  • Becchi, ovvero chi è ripartito è grazie a deficit e debito pubblico.
  • Grazzini, ovvero il QE della BCE è fallito (ma bisogna vedere qual'era il suo vero obiettivo...), bisogna pensare all'economia reale.

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