Non è compito dei cittadini che rifiatano sulla spiaggia o cercano un minimo di socializzare, infatti, prevedere il ritorno dei contagi e attrezzarsi, è compito di un buon governo. O meglio, sarebbe stato compito di quel buon governo che non abbiamo. Anche se lo avevamo votato. La differenza tra il 33% preso alle urne dal m5s e il 15% accreditato oggi dai sondaggi, almeno quella, è infatti da attribuire almeno in parte a un certo Beppe che parlava di referendum per uscire dall'Euro e di piano capillare di micro opere pubbliche per far ripartire il Paese keynesianamente ed ecologicamente. Ebbene, quel governo avrebbe dovuto e potuto, il giorno dopo aver constatato che il sistema sanitario distrutto dalle folli politiche economiche europeiste degli ultimi venti anni non era in grado di reggere una influenza che causava migliaia di ricoveri contemporanei, pretendere quei soldi dalla BCE, e di fronte ad un rifiuto denunciare i Trattati e usare la sovranità monetaria per: 1) risarcire sull'unghia quelli che avrebbe dovuto fermare per arginare l'epidemia, e 2) ricreare nel più breve tempo possibile le condizioni perché il sistema sanitario reggesse a un'onda anche grande il doppio o il triplo o perché no il decuplo (che problema c'è? le strutture sanitarie quando finisce l'emergenza le usiamo per la prevenzione e la cura di altro, o la gente deve per forza aspettare mesi o anni per curarsi, magari attraverso trafile da incubo, com'è ormai da decenni?).
Allora io mi chiedo: perché sta cosa non la dice nessuno? Dai berluscones me lo aspetto, che ne approfittino per vigliaccamente ripetere che per salvare la sanità bisogna prendere il MES, cioè altri prestiti che dovremo restituire chissà come, ma non la dice nemmeno Salvini coi suoi economisti ex grillini. E poi mi chiedo: visto che le proporzioni di questo disastro sono quelle di una influenza più forte del solito (perché stiamo parlando di numeri impressionanti ma di ordini di grandezza simili, altrimenti nessuna voce fuori dal coro poteva nemmeno formarsi), che succederebbe se arrivasse non dico la peste, ma almeno una pandemia di un morbo che ospedalizza e uccide con un solo ordine di grandezza in più (aggiungete uno zero, zucconi!)? Questa è la vera tragedia: siamo nelle mani di chi ha genialmente pensato e pensa che non ci sono soldi per mantenere e sviluppare un sistema ospedaliero decente, e come soluzione uccide l'economia in modo che la prossima volta ci saranno ancora meno soldi. Nel mezzo, si vanta di aver ottenuto un altro megaprestito che non avrà mai i soldi per restituire, e tenta di prenderne un altro ancora più piccolo e più condizionato. E nemmeno l'ombra di mezzo giornalista che vi dice queste cose, dovete leggerle qui come "versetti covidici" o scovarvele sul web da soli, magari dribblando tra mille cavolate.
21. Superare la crisi economica e sanitaria: ecco i 4 punti. Un fondamentale post di Francesco Amodeo, da leggere tutto e rileggere e poi divulgare. I punti sono: "abolizione del vincolo che impedisce alla BCE di fornire liquidità direttamente agli Stati, abolizione definitiva dei vincoli imposti dal Fiscal Compact che richiedono tagli alla spesa, abolizione definitiva dei vincoli che vietano allo stato di concedere aiuti direttamente alle imprese, abolizione dei contributi dell’Italia al bilancio dell’Unione Europea per tutta la durata della fase emergenziale." Solo un governo che li attui IMMEDIATAMENTE, come premessa al riacquisto di una piena sovranità monetaria, e per attrezzare immediatamente la Sanità in modo da renderla in grado di fronteggiare la Peste Bubbonica, ha il diritto di rimettervi in lockdown, e per l'ultima volta. Questi governanti, se fossero costretto a ricorrervi (e lo sa, è solo per questo che cincischia e cerca di prendervi in giro) dovrebbero non solo dimettersi, ma anche autoincarcerarsi a vita per la vergogna.
22. Tracciando la tua linea sulla sabbia. Dove si delinea una possibile strategia di salvezza individuale, nel caso probabile il piano di rifondazione sociale in atto si compia. Tutti noi ammesso che potremo dovremo scegliere "Se porteremo le (nefaste e inutili, leggete qua) mascherine o no. Se faremo il vaccino oppure no. Se installeremo l’app di tracciamento o no. Se accetteremo i passaporti digitali o no. Se ci faremo installare il chip o no." Il vaccino, come avete visto, lo hanno annunciato il giorno dopo la proclamazione (per ora solo mediatica) di Biden, e anche se è di una multinazionale tristemente nota, la sua sperimentazione è tragicamente sotto standard e la sua efficacia miracolosa è solo autoasserita (come quello di Putin, ma quello non va bene) questo già lo comprano (e quelli incassano) e ve lo magnificano, prima di eventualmente obbligarvici. In un modo o nell'altro.
23. Cacciari e la crisi. Chi avesse ancora dubbi sui piani di lorsignori, si legga con attenzione questa intervista al filosofo progressista. Che non è il peggiore del cucuzzaro, anzi. Figuratevi gli altri. Anch'egli sottendendo il dogma fasullo che "non ci sono i soldi", dichiara non (come dovrebbe un uomo di sinistra) che non è giusto che i tagli alla sanità dei decenni scorsi li paghi oggi mezza Italia chiudendo, ma che è giusto che li paghi anche l'altra mezza. Cioè l'ultima voce di trasferimento diretto e indiretto di ricchezza dallo Stato ai Cittadini (alle pensioni ci stanno già pensando, tranquilli). Quando saranno tutti in smart working, a paga se va bene dimezzata, facendo in bici chi ha dove tenerla quei pochi spostamenti che gli saranno consentiti, forse i miei colleghi statali che sostengono l'azione politica di questo governo si accorgeranno che saranno stati complici della loro stessa rovina, se servirà a qualcosa. Certo se ne accorgeranno quelli che campavano del giro d'affari generato dai loro consumi, e quelli che usufruivano dei servizi da loro garantiti, o meglio quelli tra loro che saranno sopravvissuti al falciamento diretto in atto. Se il piano di "reset" doveva iniziare col "distruggere la mobilità di massa, il turismo internazionale e il grande settore ricreativo", è già ben avviato. Il resto seguirà, e ce lo dicono in faccia.
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