lunedì 22 dicembre 2008

L'AVVOCATO DELL'ACCUSA

Chi abbia un amico iraniano può togliersi la curiosità di chiedere conferma: esiste da quelle parti una sorta di doppia morale, per cui una cosa è quello che si vede in pubblico un'altra quello che succede nelle case private. Una forbice etica e di costume ben più ampia di quanto si possa immaginare. Allora ci si chiede: com'è possibile che nessuno si ribelli a un regime teocratico tra i più oscurantisti? Com'è che ci si "accontenta" di poter fare le maialate di nascosto, mentre si consente senza batter ciglio che venga perseguitata una paladina dei diritti umani come Shirin Ebadi?
Un tasso demografico altissimo e una lunga guerra conclusasi da poco fanno si che la grande maggioranza della popolazione non abbia ricordi di prima della rivoluzione khomeinista del 1979. Da allora, un controllo sociale pervasivo impedisce l'accesso a idee diverse dalle "ufficiali". Solo Internet riesce a scalfire da qualche anno, ma solo molto parzialmente, il blocco mediatico. Quand'è così, trent'anni sono più che sufficienti per togliere a un popolo la misura minima di autocoscienza necessaria per ribellarsi, ed è naturale che lo sfogo della pressione avvenga nella forma della trasgressione privata e nascosta.
Non ci si crede ancora? Guardiamo all'Italia. Il blocco non è ancora così pervasivo. Ma i mass media sono sempre più asserviti al gioco del Signore e Padrone, dopo essere stati ampiamente trasformati secondo il suo sistema valoriale già da un paio di decenni. Da noi di persone che si ricordano del mondo B.B. (Before Berlusca) sono ancora tante ma sempre meno, e insomma non c'è niente di strano che in questo quadro uno che al governo ha sempre e solo fatto gli affaracci suoi goda di una popolarità e di un consenso crescenti.
Sostando dieci minuti ad un banchetto per la firma al referendum abrogativo del lodo Alfano, può capitare di vedere che non si ferma nessuno, e qualcuno fermato dai volontari reagisca con un "no, grazie, sono favorevole al lodo"; a chiedergli cos'è, per dirla con Rockerduck "mi mangio il cappello" se lo sa. Una norma che nientemeno inficia l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, ma non importa niente a nessuno.
Adesso a reti unificate il Caudillo si fa scudo dei problemi della giustizia civile (la peggiore del mondo) per mettere mano a quella penale, cercando di infilare la cosa nello stesso calderone di federalismo e presidenzialismo. Caso strano, in questi ultimi tempi il maggior (se continua così ancora per poco...) partito dell'opposizione è oggetto di attenzioni speciali da parte di varie procure. Al Capo serve di approvare la sua riforma con i due terzi dei parlamentari, altrimenti va di nuovo sotto referendum confermativo e magari lo riperde. I voti del PD gli servono. Li avrà? Veltroni, dillo chiaramente: LI AVRA'?
Intanto, finchè ce lo lasciano fare (la legge che vuole imbavagliare i blog porta tra le firme proprio quella dell'ineffabile Uolli), tentiamo almeno sulla Rete di fare da eco alla verità. La separazione delle carriere così come delineata dal boss è la fine dello Stato di diritto in Italia. L'espressione "avvocato dell'accusa" usata impunemente da egli stesso, tanto la ggente non capisce, fa rabbrividire: il Pubblico Ministero oggi è un magistrato, sottoposto solo alla Legge, e mira alla verità giudiziaria e non alla condanna di nessuno. Il suo è un ruolo di garanzia, svolto senza padroni. Se vengo inquisito, è perchè la magistratura è venuta a conoscenza del fatto che io posso aver commesso un reato, ma se non l'ho commesso sto tranquillo perchè si è attivata perchè è obbligata a farlo e il suo scopo è stabilire se è vero o meno. Tranquillo in teoria, perchè invece già oggi nella pratica se sono ricco e potente ho più speranze di farla franca. Ma domani, a riforma approvata, la pubblica accusa sarà affidata a un esercito sotto il comando dell'esecutivo, cioè del governo che quindi deciderà in pratica chi fare inquisire e chi no, e avrà fatto il suo dovere se sarà riuscita a farmi condannare. Non vedremo più politici intercettati e accusati, specie della maggioranza, ma in compenso ad esempio un articolo come questo potrebbe ingolosire un avvocato dell'accusa, specie se gli danno uno strumento legislativo idoneo. Questo blog chiuderà, assieme a molti altri ben più importanti. La democrazia sarà morta anche formalmente, dopo che sostanzialmente già oggi non è che stia tanto bene... Ma il padrone è buono e ci dà la social card, e allora ai pochi ancora autocoscienti non resterà che emigrare in Iran, almeno lì in privato si tromba che è una bellezza....

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