lunedì 19 settembre 2011

RI-VO-RIVOLU

Per capire l'immagine occorre l'ascolto integrale
del video in fondo all'articolo...
Abbiamo un Premier a tempo perso, e la maggior parte:
  • dei giovani, disoccupati e senza speranze;
  • degli anziani, senza un reddito sufficiente;
  • dei lavoratori, precari o con lo stipendio bloccato da anni il che significa sempre più basso in termini reali.
Lo Stato è sull'orlo della bancarotta, che ad alcuni addirittura pare già il male minore, nel senso che gli scenari alternativi - ivi compreso il ritorno del cosiddetto centrosinistra al governo per via di un Profumo o di un Montezemolo - sono peggiori. Capire la crisi, e prevederne gli sviluppi prossimi venturi, è a questo punto fondamentale per ciascuno di noi: forse non ci sarà salvezza per tutti. Fornisco allora un elenco ragionato di spunti di riflessione, hai visto mai potesse servire:
  • bellicoso, L'orizzonte degli eventi: e sarebbe persino un buon auspicio, una soluzione finale tipo Vietnam, se non fosse che lì alla fine chi usava il napalm quella guerra l'ha persa, perché i Baustelle hanno smentito Robert Duvall e Charlie fa surf;
  • preciso e dettagliato, il programma di Alternativa su Megachip: non lo sintetizzo perché è da leggere integralmente, e il vero problema dell'Italia (e dell'Occidente in genere) è la mancanza di un soggetto politico di massa che porti avanti questo complesso di idee che sarebbe l'unico a darci qualche probabilità di salvare il culo;
  • storico, Sylos Labini sempre su Megachip: finalmente un economista viola il tabù di raccontarci come e perché Hitler conquistò il suo sciagurato consenso granitico attraverso una ricetta economico/monetaria che tirò fuori in un amen la Germania dal dramma, e come quell'esempio dovrebbe essere seguito oggi senza per questo diventare neonazisti;
  • apocalitticoBeppe Grillo sul suo blog: il regime è nel bunker come Hitler nel maggio 45, noi dobbiamo solo attraversare le cinque fasi di elaborazione del lutto, come quando ci lascia la fidanzata, rifiuto collera scesa a patti depressione accettazione, per la morte del modello di sviluppo basato sulla crescita;
  • serio e particolareggiato Carlo Bertani su L'Olandese volante: autonomia energetica, valorizzazione dell'immenso patrimonio artistico e ritorno all'agricoltura, alla fine di un ragionamento complesso e interessantissimo che passa per un ruolo attivo di Napolitano e paventa un'esito rabbioso popolare in caso di ulteriore inerzia;
  • stringente, Pasquinelli su SollevAzione: sei opzioni per eliminare il tiranno, con metodo dalemiano agrippiniano sarajevese basco sanculotto o manettaro, di cui solo il quinto può forse essere risolutivo anche quando (anzi, meglio quando) nonviolento. Il quinto, la Rivoluzione.
Ecco allora che quest'ultima appare la sintesi di tutte le altre soluzioni, l'approdo di tutte le riflessioni. Ma per capirlo bene, per capirla bene, ci serve il punto di vista di un Poeta. Ecco perché vi rimando alla lettura di questa intervista a Enzo Jannacci, e poi all'ascolto di questo suo vecchio brano, Il bonzo. Perché quando ci ritroveremo tutti senza lavoro mutua casa e bidet, allora ci interesserà anche a noi di quella cosa altrimenti incomprensibile che si chiama Libertà.

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