venerdì 16 settembre 2011

SPAMLEMANNO

Se un blogger semisconosciuto critica la manovra maldestra (qui le sue conseguenze sui trasporti pubblici locali, per dirne una) e tardiva di un governo i cui esponenti fino a pochi mesi fa la crisi addirittura la negavano spudoratamente, puoi dargli del comunista, puoi ignorarlo, puoi persino incacchiarti. Ma se la protesta arriva da un sindaco che nella precedente reincarnazione era addirittura Ministro della stessa maggioranza di due legislature fa? Uno potrebbe pensare che anche a lui gli si può dare del voltagabbana, incavolarsi, ma ignorarlo (anche se ferma i servizi anagrafici magari il giorno che ti servono...) proprio no: l'autospot della sua svolta politica ti arriva in posta elettronica (qui accanto la prova).
Il mio maestro e amico Giancarlo Fornari nel suo manuale di comunicazione pubblica portava come esempio negativo un foglietto affisso all'ingresso degli uffici comunali che con la scusa di indirizzare correttamente i genitori alla porta giusta era stato redatto in maniera che il messaggio principale fosse quanto era bravo il sindaco che forniva quel servizio (si parlava di asili nido); il manuale diceva che il messaggio redatto in tal modo qualora fossimo sotto elezioni sarebbe stato almeno comunicazionalmente corretto, per quanto inopportuno, ma allora doveva essere diffuso ad esempio per stampa: davanti all'ufficio era semplicemente sbagliato da tutti i punti di vista, non essendo utile nè all'obiettivo dichiarato nè a quello occulto.
Insomma, signor Sindaco: lei ha disposto, o peggio qualcuno dei suoi  lo ha fatto senza consultarla, che il suo messaggio firmato venisse inviato a tutta la mailing list degli iscritti ai servizi on-line del Comune di Roma. E la cosa, ammesso che sia legale, è inopportuna, sgradevole, e se non bastasse inefficace se non controproducente. Veda lei....

2 commenti:

cugino ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
cugino ha detto...

Dopo aver scoperto che la protesta dei cittadini "spammati" ha raggiunto la redazione romana di Repubblica, pubblico un commento ricevuto via e-mail:

Caro Sindaco,
ma cosa cambia rispetto a prima?
Prima che le tagliassero i fondi di quali servizi usufruivamo noi cittadini?
A meno che per servizi lei non intenda le strade piene di buche, i marciapiedi sporchi, le scuole dove noi genitori dobbiamo portare anche la carta igienica, la retta delle mense scolastiche sempre più alta, la speculazione edilizia arrivata a livelli di guardia etc.etc.
Per non parlare poi della questione della sicurezza che, mi corregga se sbaglio, era uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale…..
Concludendo, caro sindaco, si risparmi in futuro questi piagnistei. Se pensa, fondi o non fondi, di non essere all’altezza del ruolo che ricopre può sempre andare a fare qualcos’altro. Per esempio potrebbe anche lavorare….. lo facciamo tutti e le assicuro che non è così brutto come sembra.
D’altronde non penso che glielo abbia ordinato il medico di buttarsi in politica. O sbaglio?
Cordiali Saluti
(lettera firmata)

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