venerdì 9 marzo 2012

SENZA

Il post sulla polemica innestata da Aldo Busi attorno al mancato coming-out di Dalla è tra i più letti della storia di questo blog, solo tramite Net1News ci sono centinaia di contatti, e forse tra qui lì e facebook ha anche il record di commenti, anche se non tutti favorevoli (meglio così, d'altronde). Merita di tornarci un attimo con una vignetta di Vauro che secondo me chiude la faccenda, andando - com'è sempre meglio - a "sottrarre".
Che ci troviamo, facciamo un ultimo saluto ad un altra stella di prima grandezza della canzone italiana di cui dovremo far senza, e speriamo basti così per ora anche solo per non diventare necrologi monotematici: Lucia Mannucci, la voce femminile del Quartetto Cetra. Aveva 92 anni, era bellissima e intelligentissima (guardate e leggete qui se non ci credete), ed era l'ultima in vita di una formazione che era decenni avanti ed è rimasta fuori dal tempo, di cui il motore era il marito Virgilio Savona, genio della musica scomparso poco tempo fa. I due restarono felicemente sposati per mezzo secolo e passa, una roba forse oggi inimmaginabile, e registrarono un album in casa quasi novantenni. Sentendo queste cose uno pensa che allora forse l'amore davvero esiste. Ascoltando cantare Lucia uno ne è sicuro. E visto che giorno era ieri, la scelta sul brano è obbligata.



A proposito di donne, anche quest'anno al Caffè letterario di Roma  l'associazione Femminile plurale organizza la mostra fotografica Donne viste da donne: si visita, gratis, tutti i giorni dalle 10 alle 2 di notte, dal 7 al 21 marzo. Senza dubbio da non perdere.

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