domenica 30 agosto 2009

I GIGANTI SULLE CUI SPALLE POGGIARE

Anche se pare non sia lui ad avere usato per primo questa metafora, è di Isaac Newton la versione più famosa: "se ho visto più lontano, è perchè stavo sulle spalle dei giganti", riferita a Galileo e Keplero.
Nella musica italiana, tutti quelli che pensano di aver aggiunto qualcosa o magari poterlo fare in futuro, devono la stessa deferenza ad Antonio Virgilio Savona da Palermo, morto pochi giorni fa a quasi novant'anni.
Savona era fondatore e leader del mitico Quartetto Cetra: guardatevi i video su youtube, e se avete più di quarant'anni ricorderete, altrimenti saprete, chi ha inventato l'intrattenimento musicale leggero in Italia, e perchè gli altri sono solo imitatori sempre più scadenti.
Questa è però solo la faccia più nota: Savona era infatti soprattutto un grande musicista e autore, che spaziava dal jazz alla classica. Insomma, non solo scrisse Nella vecchia fattoria, ma anche un album per Gaber dal titolo Sex e politica con testi tratti dai classici latini, un'opera su commissione di Berio per musicare le filastrocche di Rodari, e curò il recupero della musica popolare raccogliendola in volumi. Con la moglie Lucia pubblicò un disco ancora nel 2007, Capricci, e recentemente il club Tenco gli ha rivolto il giusto tributo sfociato in una raccolta di brani suoi cantati dal gotha cantautorale italiano, dal titolo dantesco Seguendo Virgilio.
Ancora meno noto è il suo impegno pacifista e laico, per cui il mio omaggio è con questo vecchio video.

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