domenica 9 agosto 2009

CHE PALLE!

E' attivo da qualche giorno un nuovo prezioso blog di controinformazione. Si chiama Elettroni: quando girano girano, e già questo rende ragione del titolo di questo pezzo. Il sito affianca commenti di politica ad altri più spiccatamente scientifici, credo per via della formazione personale del suo autore. Oggi esce facendo da eco ad un'interessantissima statistica sulla sicurezza reale e quella percepita, argomento più volte affrontato su queste pagine con tesi che questi dati dimostrano inoppugnabilmente. Non voglio tornarci su: seguendo il tag sicurezza trovate tutto quanto ci siamo detti sul'argomento, se vi va. La sintesi è che tutto l'affare sicurezza è stato trattato dall'informazione ufficiale in maniera artata: che siamo un Paese insicuro, poi a causa di minoranze emarginate come immigrati e zingari, è in realtà una colossale bugia, una palla se preferite.
E qui entra in gioco il piano della P2 di prendere il controllo della televisione prima di tutto il resto, diligentemente eseguito dal membro tessera 1816 che da quindici anni domina il panorama politico non solo i tag di questo misero blog. Secondo un assioma della comunicazione, infatti, se la ripeti fino alla noia una bugia finisce prima o poi per diventare verità, specie se nel frattempo hai zittito o marginalizzato tutte le voci contrarie.
Succede quindi che un baro passa per un bravo giocatore, e anche se decine di libri hanno dimostrato le sue malefatte in maniera da resistere persino a querela, la percezione di questo individuo come di uno mancante dei requisiti di onestà minimi, almeno per governare un Paese se non vogliamo dire nemmeno un condominio, non passa. Non c'è niente da fare. Non c'è niente che lui possa fare più di quanto abbia tentato per screditarsi. E il peggio è che se ci provi che so durante una cena con amici fidati, a sciorinare la truffa ai danni dell'orfanella per farsi il villone, quella ai danni dei proprietari di terreni non edificabili per farci i quartieri modello, quella ai danni degli editori degli altri network privati per diventarne l'unico padrone e signore, quella conclamata da sentenza in base alla quale acquisì Mondadori, gli amici prima che tu possa continuare ti dicono proprio "che palle, mo' è tutto colpa sua? dài, non è possibile!" e tu taci anche se non solo è possibile, ma è potuto. Non insisti prima perchè non vuoi che gli amici ti emarginino come "quel palloso che parla sempre solo contro Berlusconi", poi perchè in fondo sai anche tu che la colpa ultima non è sua, ma di un certo spirito patrio di cui lui è solo il prodotto ultimo.
La sindrome è quella per cui anche di fronte a decine e decine di prove che perlomeno mettono in discussione la versione ufficiale dell'11 settembre, il cittadino medio se ne esce con un "quindi se le sarebbero buttate giù da sole? ma dài, non è possibile!". Talvolta però i tempi storici aiutano a raggiungere la verità, come nel caso di tristissima attualità proprio in questi giorni. Tutti sapete che il 6 e il 9 agosto 1945 gli americani distrussero con due bombe atomiche Hiroshima e Nagasaki, e ripetete che la cosa fu necessaria per risparmiare i milioni di morti che la prosecuzione della guerra avrebbe causato, come la storia ufficiale racconta. Documenti saltati fuori - come talvolta succede - dopo decenni, invece, dimostrano che i giapponesi erano pronti da tempo a trattare la pace, e quindi che la tesi alternativa secondo cui le bombe furono invece lanciate per mandare un messaggio ai russi ed avviare così in vantaggio la guerra fredda, compiendo così un vero e proprio crimine contro l'umanità, non era così bizzarra e sacrilega.
Ricordiamocene, quando sentiamo il prossimo servizio sulle nostre "missioni di pace" in Afghanistan...

2 commenti:

Michele Diodati ha detto...

Anch'io mi sono trovato spesso nella stessa situazione che hai descritto nel tuo post: la noia dell'interlocutore a sentir parlare male di Berlusconi, perché lo considera ormai una sorta di "paesaggio" in cui bene o male siamo immersi e di cui non vale più nemmeno la pena di occuparsi. La questione a questo punto riguarda quello che siamo diventati come italiani...

Quanto alle due bombe atomiche sul Giappone, be', mi sembra che sia noto da ormai parecchi anni che il Giappone era alla frutta, anzi oltre, già prima che le due bombe venissero sganciate. Ai fini della vittoria sul Giappone, quello fu dunque un eccidio del tutto inutile.

Grazie mille per aver rilanciato il mio nuovo blog :-)

Ciao,
Michele

bravalb ha detto...

....Ciao a Tutti... beh! ma ci vuole così tanto se ci si pongono delle domande, invece di digerire tutto ciò che ci viene detto come polli d'allevamento, a capire che la verità risiede nell'esatto contrario di ciò che ci viene raccontato? Pearl Harbor era la stessissima cosa! Agli Americani gli interessava un pretesto per legittimare la loro entrata in guerra. Ben sapevano dei piani per l'attacco dei Giapponesi! Non gliene fregava un bel niente dei 2.500 morti c.a. era il prezzo che bisognava pagare! Twin Towers forse e a sopsetto di tanti sono la stessa cosa. Il problema é uno e terribilmente grave. La SECRETAZIONE!!!! Dopo 50 anni tutto, quando ormai non interessa più a nessuno, viene reso pubblico. Questo riguarda drammaticamente anche il nostro Bel Paese. ad maiora

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