giovedì 5 luglio 2012

"B1" - "AFFONDATA!"

No, non è un dialogo tra due che giocano a battaglia navale, purtroppo. E' la sintesi di una storia di ordinaria amministrazione, purtroppo, nel mondo delle cosiddette grandi opere e dei servizi pubblici. L'apertura della nuova tratta della linea B della metropolitana a Roma avvenne più o meno nello stesso periodo in cui i biglietti dell'ATAC subivano l'inopinato aumento del 50%, forse nel tentativo di compensarne l'effetto annuncio. Ma chiunque sapesse come vanno le cose in Italia in genere, a Roma in specie, e con questa sciagurata amministrazione in particolare, non ebbe nessuna difficoltà a prevedere che avrebbe assistito all'ennesimo disastro. A prescindere da ogni valutazione di dettaglio, già la percezione della distanza tra costi effettivi e previsti, e tra costi e benefici, di un'opera peraltro per natura di "facile" esecuzione (tre fermate, ma ovviamente fu scelto di fare i buchi in una zona dove il tutto si poteva in gran parte ottenere sfruttando spazi esistenti spendendo un decimo), era tale da amplificare l'irritazione per i disagi dovuti al consueto prolungarsi dei lavori oltre i tempi previsti. La circostanza della sospetta accelerazione finale, quindi, dava buon gioco all'osservatore scafato: avremmo avuto un complessivo netto peggioramento del servizio, sia nelle zone servite dalla nuova linea, sia su tutta la vecchia linea B.
Detto fatto: l'elenco delle lamentele è impressionante (qui la query di google), e anche chi come il sottoscritto necessita per sua fortuna di utilizzare il servizio solo un paio di volte la settimana ha già avuto due volte nel giro di due settimane la ventura di perdere un treno per essere arrivato alla stazione Tiburtina (lo scalo nel frattempo diventato quello strategico a Roma, della serie "un po' di storia"...) in ritardo avendo atteso 15/20 minuti l'arrivo della metro con capolinea Rebibbia. D'altronde, cosa vuoi aspettarti se apri una biforcazione di un tracciato senza avere le risorse (di macchine e di gente, in altri termini di soldi) per sommare i treni che vanno sulla nuova linea a quelli che andavano sulla vecchia? se vuoi che entrambi i tratti "separati" abbiano la frequenza che prima c'era su tutta la linea, sul tratto unico si avrà una frequenza doppia, viceversa se la frequenza sul tratto unico è uguale sarà la metà sulle derivazioni, e questo se tutto va bene. Si è stati facili profeti. Sulla linea B abbiamo treni semideserti nonostante sia stato supertempestivamente cambiato il piano dei trasporti di superficie per spostare il traffico sotto, alternati a treni ultrapieni. Il tutto, sommato ai drammatici rincari di biglietti e abbonamenti, con il risultato di disincentivare pesantemente l'uso del mezzo pubblico: se la situazione non viene immediatamente raddrizzata, a settembre sarà il caos.
Stavolta l'ineffabile Sindaco non potrà prendersela con le straordinarie circostanze climatiche, vediamo che s'inventa per questa ennesima defaillance organizzativa, magari utilizzando a scopo propagandistico la newsletter che, se anche utilizzate uno solo dei servizi on-line del Comune, vi arriva regolarmente da quel momento in poi sulla casella di posta elettronica che avete fornito per avervi accesso.
Famose du' risate, vah, che è mejo!

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