giovedì 29 novembre 2012

TUONI E LAMPI

Giuro non l'ho fatto io il fotomontaggio. Se cerchi "monti stanlio"
appare subito, segno che non devo essere il solo ad averci pensato
Avete presente quelle giornate in cui sembra tutto tranquillo, l'aria mite il cielo quasi terso, e voi sentite un rumore che sembra proprio un tuono, sulle prime pensate che non può essere e gli date una qualsiasi altra spiegazione dimenticandolo, e poi arriva un diluvio incredibile e allora ve ne ricordate e vi dite che si, era proprio un tuono?
Perché Mario Monti è così: un uomo tranquillo mite e dall'aria un po' svagata, sembra proprio Stanlio prima di combinare un guaio, e guardate che Stan Laurel era una vera carogna, uno che calcolava al nanosecondo i tempi comici e teneva sotto tutta la compagnia, tanto che Charlie Chaplin arrivò in America per scappare da lui, volle il caso che poi ebbe successo per primo come Charlot. Insomma, se Monti ha detto che la sanità italiana potrebbe trovarsi nei guai, è perché è ferocemente determinato a mettercela, potete scommetterci: per ora ha solo lanciato una metonimia, così quando il film arriva a quel punto nessuno troverà niente di strano. Col lampo prima, il tuono, dopo, tutti lo riconoscono come tale.
Bisognerebbe avere un posto dove segnarsele, certe cose, sennò poi uno se le scorda, e hai voglia a dire "l'avevo detto io!"... Meno male che hanno inventato i blog, ecco, me la segno in linguaggio anni 70 che tra un po' torna attuale:
dopo avere azzerato il diritto al lavoro strangolato quello allo studio e vanificato quello di voto, i capitalisti si preparano ad attaccare il diritto alla salute, per completare contro le conquiste del proletariato del 900 quella rivincita avviata già negli ultimi due decenni del secolo scorso col nome di monetarismo.
La cosa grave non è questa: i padroni fanno da sempre solo il loro stesso interesse e da sempre hanno dei servi che fanno il gioco sporco perché a loro non gli è mai piaciuto sporcarsi le mani in prima persona. La cosa grave è che non c'è più chi li combatte, a cominciare col chiamarli col loro nome. Ricchi. Padroni. Capitalisti. Gente che ha tutto e che quando ha dovuto ha concesso e quando non bastava si è inventato il consumismo, poi siccome ha capito che quel modello è inestensibile perché il mondo non lo sostiene ha deciso che fuori dal loro stretto giro tutti gli altri devono tornare al livello di sussistenza come prima del socialismo, poi se non basta vedranno come dare una bella malthusiana sfoltita. Lo hanno deciso quarant'anni fa, lo stanno attuando con metodo, ma ripeto la cosa grave non è questa. La cosa grave è che chi dovrebbe combatterli invece fa il loro gioco. Dimentica che sarebbe suo compito dare indirizzi diversi dove tagliare e risparmiare rispetto a quelli proposti dai padroni, tutti troppo vicini al nostro culo. Organizza messe in scena grottesche della democrazia e trova persino milioni che abboccano e pagano pure il biglietto. E intanto ha già deciso che comunque vadano le prossime elezioni la linea di governo sarà la stessa di adesso: completare la rivincita dei padroni, e ridurre tutti gli altri al proletariato, anzi peggio perché manco i figli ci si può più permettere.
Chi mi segue sa con che diffidenza e quali critiche ho affrontato e discusso il fenomeno Grillo. Ma questo è momento di scelte, e magari votare il M5S non sarà risolutivo, ma è l'unica strada che ha qualche minima speranza di esserlo. Per quello che vale, questo è un endorsement ufficiale. Dal PD non c'è da sperare nulla di buono, mi spiace per chi ancora ci crede.

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