domenica 9 marzo 2014

ASTENERSI PERDITEMPO

E' qui che Cavour si guadagnò l'appoggio inglese alla guerra
di conquista che chiamiamo Unità d'Italia, o mi sbaglio?...
Il tag "democrazia" è uno dei più cicciotti nella cloud a destra, quindi in queste pagine se ne parla spesso, magari criticamente, distinguendo tra concetto teorico e sua declinazione pratica, ma spesso. Eppure non trovate nei quasi sei anni di questo blog nessuna eco a nessuna delle innumerevoli situazioni in cui invece il mainstream vi ha rintronato le orecchie di questo termine dunque tanto sacro quanto bestemmiato. Mai, dall'Iraq alla Cina, dal Venezuela a tutte le primavere arabe, dalle pussy riot a Striscia o Le iene, da Bono alle lezioni di democrazia a Grillo e grillini, dall'Iran all'Argentina, per finire all'Ucraina e a tutte le altre occasioni che sicuramente ho omesso dall'elenco, trovate qui un post che si accoda alle proteste "per la democrazia" come invece accade in profusione su Facebook.
Già, Facebook. Primissimi tempi a parte, lo uso quasi solo per pubblicizzare le pubblicazioni di questi post. E non ho un account Twitter. Sticazzi, ecco un altro snob anti social network, si potrebbe dire. Sticazzi, risponderei io, se lo pensate, la verità la so io e a me basta: è che, tolte le foto proprie dei propri figli e di cagnolini propri e sconosciuti, e tolto appunto chi li usa come cassa di risonanza di cose che fa altrove, i social network sono ormai il regno incontrastato della pigrizia. Cosa ci vuole a dare aria al proprio fiato mentale rigirando un link senza nemmeno magari averlo letto, o scrivere 150 caratteri sul nuovo episodio di cronaca ascoltato in TV? Poca fatica, molta visibilità, ecco perché ha successo. Purtroppo io per motivi anagrafici vengo da un passato in cui la fatica invece contava, tanto da dare sia gusto che sostanza alle cose.
Attenzione, perché è un vizio che una volta preso si propaga anche ai media tradizionali: prendete ad esempio la malaviruta del Ministro dell'Interno di oggi, che crede di lucrare su un infanticidio per accreditare la sua patente di paladino della lotta ai criminali (al punto di avocarsi tutte le funzioni della magistratura, dalle indagini alla Cassazione), senza avere la pazienza almeno di chiedere prima qualche particolare agli investigatori che intanto stavano già torchiando la madre...
Lo fanno in tanti, lo fate in tanti: vi dicono che in Ucraina c'è un intero popolo che lotta per la democrazia contro un tiranno sanguinario, e voi vi accodate allo sdegno. Con un po' di fatica, però, era facile scoprire che le attuali frontiere dell'Ucraina sono state disegnate da Kruscev per ragioni e con ricadute tutte interne all'Unione Sovietica, ma in Crimea sono quasi tutti russi e oggi hanno almeno le stesse ragioni di proclamare la secessione di quelli che ieri sfilavano a Kiev col nostro plauso. Come la mettiamo? Non ammettiamo la lezione nemmeno se finisce, o almeno rischia di finire, a schifìo? Chi ha voglia di andarsi a studiare com'era davvero e com'è andata a finire la questione Jugoslavia?
Molti mi dicono, e tante volte guardandomi allo specchio e osservando il contatore in alto a destra dubito che abbiano ragione, che scrivo difficile ed è faticoso seguirmi. Poi mi ricordo che è un complimento e tengo duro, quanti siete siete. Buonanotte a tutti, portate a ninna i vostri corpi. Ma lasciate sempre sveglie le anime...

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