venerdì 23 gennaio 2015

LA NOTTE DELLA DEMOCRAZIA

Chissà se la cosa è frutto di una strategia di comunicazione oppure è un accidente semantico fortuito, fattostà che l'appuntamento del 24 gennaio a Piazza del Popolo organizzato dal moVimento 5 stelle si chiama "notte dell'onestà", espressione che assieme al significato primario di "manifestazione in cui si celebra l'onestà" se ne trascina uno secondario di segno opposto, se è vero che per "notte della Repubblica" si intendeva per senso comune (al punto di titolare così uno storico programma Rai) una lunga fase in cui sulla Repubblica italiana era sceso il buio.
Ora, se l'onestà, che non è mai stata particolarmente popolare nel Belpaese, è decisamente ormai sotto l'orizzonte, e con essa anche ormai quasi anche la voglia anche solo di nominare ancora invano il nome della democrazia, forse è il caso di andare a dare un'occhiata, per vedere se i grillini hanno ancora qualche speranza di uscire dal pantano in cui sono finiti anche (ma non solo...) per colpa loro, anche se dopo il nulla di fatto prodotto da riunioni oceaniche come i 3 milioni per Cofferati contro il duce2 viene difficile credere che contro il duce3 serva a qualcosa riempire una piazza.
Servirebbe invece forse comprarsi un canale tv, e magari metterci le donne nude tra un bollettino politico e l'altro se non ti puoi permettere di comprarti direttamente nakednews, qualunque cosa pur di raggiungere un'audience sufficiente a fare sentire a tutti un'altra campana, che i telegiornali ormai sono talmente monocorde che si rimpiangono (haivoglia!...) i bei tempi della lottizzazione, che almeno con una triangolazione tra prospettive diverse un'idea in 3d di quello che succedeva te la potevi fare, mentre ora è tutto appiattito sul verbo renzusconiano e la religione euromonetarista.
Faccio alcuni esempi, di visioni delle cose che sicuramente NON avete sentito in TV, perchè non le ha dette nessun telegiornale e se sono state espresse da qualche raro ospite eterodosso di un talkshow et similia è stato in un contesto in cui sono state sommerse dalla caciara:
  • il Quantitative Easing della BCE - avete sicuramente sentito che si tratta di una montagna di soldi, che faranno finalmente riparte la crescita, che il prode Draghi ha mantenuto quanto promesso e finalmente ha cambiato rotta all'Europa incanalandola il politiche espansive. E' falso: i soldi anche stavolta non saranno immessi direttamente nel circuito ma attraverso le banche, senza alcun vincolo di destinazione per cui le stesse anche stavolta li useranno per gli affaracci propri (rimandare il fallimento, fare gonfiare un'altra bolla speculativa), che saranno erogati non a favore dei Paesi che ne hanno più bisogno ma in quote prefissate (per cui la fetta maggiore l'avrà la Germania, sic!), anzi che i Paesi più a rischio rischiano di averli solo a patto di ulteriori cessioni di sovranità (in pratica, stanno puntando la pistola alla tempia di Tsipras...), e che a sopportare l'onere non sarà se non in minima parte l'Europa ma le singole banche centrali. Per cui per la crescita costerebbe molto meno, e renderebbe molto di più, l'adozione del reddito di cittadinanza (che invece vi dicono che è insostenibile, è solo una proposta populista grillina...). Per sapere queste cose, se non seguite il blog di Grillo, e non vi fidate del Fatto quotidiano, basta spulciare persino nel Corriere della Sera: le trovate dopo un titolo rassicurante (ma falsamente: l'Euro debole avvantaggia solo le esportazioni extraUE, quindi di nuovo soprattutto la Germania, noi esportavamo soprattutto dentro la UE anche grazie alla Liretta);
  • la riforma delle Banche Popolari - avete sicuramente sentito che si tratta di una misura che attraverso l'accorpamento e la trasformazione in SpA consentirà un più facile accesso al credito da parte dei cittadini. E' falso: consente solo da un lato di sottrarre al controllo dei piccoli azionisti gli ultimi istituti che in qualche modo vi erano sottoposti, e dall'altro di far confluire le magagne dei piccoli in un accrocco grosso, l'ennesimo "too big to fail" che poi quando le magagne sommate emergono non si potrà lasciare fallire, modello Montepaschi insomma. Ah, e scordatevi che ciò (esattamente come per il q.e.) sposterà di un millimetro la disponibilità del sistema bancario a concedere credito: quella, semmai, segue un sistema che cresce grazie al deficit spending, non lo precede mai, perché "le banche non sono istituti di beneficenza" e i soldi li mettono dove fruttano di più, cascasse il mondo;
  • la nuova legge elettorale, detta Italicum forse in omaggio a quella strategia della tensione che avviò la Restaurazione antidemocratica - avrete sicuramente sentito che si tratta di un accordo bipartisan che accoglie in sostanza le eccezioni di incostuzionalità con cui la Consulta ha emendato il porcellum creando in pratica il cosiddetto consultellum, consentendo di contemperare proporzionalità, reintroduzione delle preferenze, e certezza di governabilità. E' falso: il meccanismo a studiarlo bene si scopre che per chi vince le elezioni prevalentemente, e per chi le perde quasi esclusivamente, elegge i capilista indicati dai partiti, e per passare il premio di maggioranza dalla coalizione al partito vincente, cioè da una situazione potenzialmente vantaggiosa per il centrodestra a una vincente per il centrosinistra (ammesso che alla fine non agevoli qualcun altro, ci sarebbe da ridere...), si paga a Berlusconi il prezzo giusto del Presidente di suo gradimento e della cancellazione delle condanne;
  • le mitiche primarie, così sacre che hanno rischiato pure di finire dentro la legge elettorale - avrete sicuramente sentito che si tratta di uno straordinario esercizio di democrazia, con cui il centrosinistra marca la sua differenza genetica dagli altri schieramenti dominati da miliardari autocrati dediti alle epurazioni dei dissidenti. E' falso: senza attendere le prove lampanti del loro consistere in un mercato delle vacche, venute fuori non a caso dopo il giubilamento di Cofferati (ancora lui), tali che si può senz'altro affermare che con Renzi il centrodestra ha "scalato" il centrosinistra come con un OPA ostile mascherata, bastavano logica e istinto per capire che nulla impediva che a votare fossero quelli dell'altra parte o semplicemente gente prezzolata e che quindi l'unico effetto certo dell'introduzione delle primarie sarebbe stato lo stesso del televoto a Sanremo, vincitori che non sanno cantare con canzoni orrende votati tantissimo da gente che non capisce di musica.
Questa distanza crescente di quello che vi raccontano dalla verità, che la Pravda (in russo, appunto, verità) al confronto impallidisce, è tutto meno che un caso: leggetevi il decalogo di Chomsky (e pazienza se è apocrifo) riportato da Odifreddi, e aprite gli occhi, poi spegnete la tivù, e - anche se poi magari non serve a niente - andate in piazza a vedere che si dice. Che poi è la traduzione migliore (di De Crescenzo) del greco antico agorazein, uno dei fondamenti della democrazia.

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