venerdì 13 gennaio 2017

...PER PARTITO PRESO

Questo schema è ricavato da una frase di Bobbio, riportata oggi in
 questo pezzo del Fatto quotidiano: lo vedete anche voi, amici miei
testoni che vi ostinate a combatterli, che i cinque stelle sono di
sinistra-sinistra? e lo capite anche voi che se non ci fossero loro, a
raccogliere i voti della gente angosciata dalla crisi provocata dal
capitalismo e attuata dai suoi sicari berluschini e piddini, ci sarebbe
l'estrema destra, come infatti laddove non c'è il moVimento accade? 
Come mio nonno, non ho mai preso la tessera di un partito, e non perché abbia paura di schierarmi (la mia storia personale - documentata in queste pagine dal 2008, per prima fidatevi - dimostra il contrario, contraddizioni comprese), e nemmeno in omaggio alla famosissima citazione di Woody Allen che citava Groucho Marx che citava chissachì per cui "non vorrei mai fare parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me"; semplicemente perché nel mio bilancio interiore ha sempre pesato di più la libertà di giudizio, ripeto anche con virate di 180° quando era il caso, di tutti i benefit connessi allo schierarsi, dal senso di appartenenza alle eventuali utilità pratiche (e di carriera) passando per la comodità di mantenere le coordinate costanti, diciamo così.
Ciononostante, continuo a mantenere da qualche anno in alto in colonna destra il banner del movimento 5 stelle, con tanto di link al programma, e così sarà fino a che, e solo fino a che, la proposta politica di quello schieramento sarà da me ritenuta funzionale a risolvere i problemi del Paese. Al momento, direi anche purtroppo, non solo è l'unica ad esserlo, ma tutte le altre, per un verso o per l'altro, sono non solo inadeguate o insufficienti, ma direi decisamente foriere della rovina più assoluta, per cui mi spiace ma non c'è gara, neanche a volere giudicare il più negativamente possibile i troppi errori recenti del moVimento, dalle vicende romane a quelle europee, passando per la vicenda codice di autoregolamentazione.
Ecco, appunto: non essendo iscritto a nessun meetup e nemmeno al sito o alla piattaforma Rousseau (che non giudico in se, ma non mi piace l'eccessiva esaltazione con cui la si presenta), posso senza problemi criticare l'operato di chiunque in qualunque frangente. Riassumendo:
  1. non si doveva correre per vincere a Roma prima di aver vinto le politiche, perché non si può risanare nessun Ente locale, a maggior ragione uno dissestato (ma forse si dovrebbe dire stuprato e squartato da decenni) come Roma, senza avere in mano il governo del Paese tramite il quale ripristinare la sovranità monetaria ed economica nonché la legalità;
  2. avendolo fatto, e come era prevedibile (perché gli altri giocavano a perdere, e perché i romani disperati avrebbero votato anche per Attila piuttosto che per questi centrodestra e centrosinistra) avendo vinto, bisognava adottare ogni attenzione possibile per evitare che i fucili spianati dell'informazione di regime avessero bersagli facili, quindi non nominare affatto nessuno che potesse anche lontanamente somigliare ai figuri di cui poi ci si è tardivamente liberati;
  3. non si doveva dare all'avviso di garanzia il significato che non ha, attribuendo a questo istituto (e quindi ai propri avversari politici) il potere di interrompere l'azione politica, invece si è arrivati a una posizione saggia tardi e attraverso una giravolta facilmente strumentalizzabile;
  4. non si doveva risolvere il falso problema dei regolamenti parlamentari europei (che tanto il Parlamento europeo non conta un fico secco) alleandosi con uno schieramento con cui hai solo pochi punti di contatto, per poi cambiare alleanza quando si profila la sua sparizione dall'orizzonte (con la brexit non ci saranno britannici nel prossimo parlamento), peraltro verso uno schieramento con cui di punti di contatto ne hai ancora meno, per giunta annunciandolo prima della ratifica da parte di quest'ultimo, che ha potuto così abbandonarti all'altare, e per poi addirittura tornare dal primo con la coda tra le gambe.
Detto questo, il banner resta li, perché il totale aritmetico di questi errori, anche fosse moltiplicato per cento o per mille per via del fatto che chi li ha commessi si è presentato e si presenta sotto le bandiere della alterità rispetto alla partitocrazia, resterebbe una frazione infinitesimale di ciascuno dei veri e propri delitti commessi negli anni dagli altri partiti, dalla corruzione elevata a sistema alla manipolazione costante dell'informazione, alla distruzione del tessuto economico anche tramite la trappola Euro, per citare solo alcuni punti. E anche perché, d'altronde, gli errori del moVimento nel loro ammontare complessivo non riescono a scalfire se non marginalmente la positività della somma algebrica con le speranze che incarna.
Il fatto che lo pensi io, però, potrebbe essere irrilevante, anzi direi lo è. Il punto è che, sondaggi alla mano, sembra che lo pensi anche una buona fetta dell'elettorato. Com'è possibile, in altri termini, che nonostante gli errori commessi, e direi a maggior ragione nonostante l'enfasi strabordante con cui essi sono stati sottolineati scavati rimarcati da giornali e TV (al cui confronto l'attenzione riservata alle enormi magagne dei partiti loro padroni è imbarazzantemente inferiore) di continuo, il moVimento resti in testa nei sondaggi o giù di li?
Chi non riesce a capirlo, è vittima di una sorta di "sovrastima istintiva del peso della logica nelle decisioni", di come funziona ne ho già parlato. Per capirlo, bisogna spogliarsene. Berlusconi, pace all'anima sua, ha costruito la sua fortuna parlando all'elettore come ad un ragazzino di 11 anni, e nemmeno troppo intelligente. Finché il centrosinistra ha ignorato questa lezione, ha perso. Quando l'ha imparata, fin troppo bene direi, ha partorito Renzi. Il punto è che, perché in ciascuno di noi abbia voce il "fanciullino" (mi torna in mente il mio vecchio prof di Filosofia che sfotteva Pascoli, pardon...), ci deve stare abbastanza margine per giocare. E con questa crisi per sempre più gente non ce n'è più. Grillo parla anche lui alla nostra mente profonda, ma ad un'altra anima, quella terrorizzata dal non arrivare a fine mese, dall'aver perso il lavoro e non avere prospettive di ritrovarlo, dal vedere il sistema-Paese distrutto in modo da non dare a nessuno di noi speranza di riavere a breve quelle prospettive, dal capire che si avrà una vecchiaia di stenti (se ci si arriverà), dal constatare che lasciamo ai nostri figli un mondo peggiore di quello che abbiamo avuto dai nostri padri, sia sul piano dei fatti che soprattutto, ed è ancora molto peggio, su quello dei sogni. Quest'anima finché i tempi sono questi ha il governo della nostra mente profonda, e prende lei le decisioni (fanculo al fanciullino): hai voglia a raccontarci a parole che il PIL è in ripresa, che è bella e giusta l'accoglienza, che senza il sogno europeo siamo nei guai, eccetera eccetera. Dentro, sappiamo che cercate di prenderci in giro. E votiamo per chi ci sembra che non lo faccia. Votiamo NO ai referendum anche se ci terrorizzate in ogni modo e ci spiegate in ogni modo che saremmo retrogradi, votiamo Trump anche se è volgare maschilista e ci dite manipolato da Putin, votiamo per uscire dall'UE anche se non essendo nell'eurozona ci siamo fin qui scansate tutte le grane più grosse. E anche se ci spiegate quanto è populista e ci ingigantite i suoi errori mentre minimizzate i delitti altrui, votiamo il movimento 5 stelle, finché sarà credibile.
Ora, io non escludo che a un certo punto il progetto di Grillo smetta di essere credibile. Spero che non accada, ma non lo escludo. Il giorno che penserò che sia accaduto, semplicemente non vedrete più il banner. E ve ne darò ragione nei post, recitando il mea culpa e semmai invocando le attenuanti come per l'Europa di Prodi o la Fiat di Merchionne. Non ho nessuna tessera, io. Ma gli errori fatti finora, per quanto si possa e debba stigmatizzarli, non intaccano la sostanza del progetto, e le speranze che questo venga attuato e salvi l'Italia. Perciò continuo a sostenerlo...

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