lunedì 25 febbraio 2019

E POI C’È LA LEGALITÀ

Che bel colore di casacca profetico!...
Pochi giorni fa scrivevo della china pericolosa che rischia di imboccare il movimento 5 stelle se non riporta la barra al più presto sui suoi obiettivi primigeni, sovranità e legalità, concentrandomi sulla prima. Ora, non è che non serva ancora parlare di economia, ma la mettiamo un attimo da parte e parliamo della seconda.
Il ragionamento è semplice, e su queste pagine lo avete letto e riletto più volte negli anni: senza una fortissima governance della corruzione, qualunque ragionamento sull'economia è vano, perché anche la più piena sovranità monetaria in mano a una classe politica corrotta anziché produrre ricchezza e crescita produce inflazione e povertà. Il Giappone può permettersi il debito che ha, molto maggiore del nostro, praticamente senza spread, perché ha una banca sovrana che si comporta in modo da fornire agli investitori, che ricordiamocelo sempre sono praticamente computer, continuo affidamento, e ha un impianto etico, prima ancora che giuridico, tale che la corruzione non è certo esclusa (non lo sarà mai in ogni società umana) ma è diciamo così "deselezionata" darwinianamente. Ecco, tutta la base teorica del pensiero grillino si basa su questo stesso impianto, che è un tutt'uno e quindi se applicato in parte non è che non funziona in parte, non funziona del tutto.
Ragion per cui, ora che sono al governo, e intanto che dalla Sardegna è arrivato il secondo campanello d'allarme che dice "occhio che i leghisti stanno mantenendo le loro promesse ai loro elettori, voi no", perché la misura della sconfitta è ben oltre il livello fisiologico imputabile al tipo di elezioni diverse con sistemi elettorali diversi, devono nel modo più assoluto, se vogliono arrivare a fine legislatura e magari puntare a rivincere le politiche, tenere ferma la barra su questi due loro pilastri, e comunicare la cosa in modo pervasivo e credibile, così si passa all'incasso anche se dovesse cadere il governo (ma se si gioca credibilmente non cadrà, non conviene a nessuno, almeno non ancora).
Quindi:
  • nessun cedimento ai piani gelliani di separazione delle carriere dei magistrati;
  • va bene il voto sulla Diciotti, atto politico quindi è il giudice che se gli da valenza penale sta "pisciando fuori orinale", ma nessuna tolleranza contro ogni ingerenza di un potere su un altro, quindi anche del potere politico su quello giudiziario, perché se i leghisti vogliono questo si vadano a fare il governo con Berlusconi se ci riescono e se pensano che gli elettori siano d'accordo;
  • simil-Daspo per ogni politico che ha a che fare con la giustizia, modulata per legge a seconda del tipo di reato, del momento dell'iter o grado di giudizio, fino all'esclusione perenne dall'elettorato passivo in caso di sentenza definitiva;
  • a proposito, proposta di legge per trasformare in norma dell'ordinamento giuridico italiano le regole per la selezione della classe politica del movimento, incrociandole con i punti precedenti: carriera politica limitata a massimo due mandati in qualunque organo politico elettivo, e annullamento di ogni tutela di privacy per chiunque voglia fare politica a qualunque livello (quindi anche durante l'attività extramandato, alla Dibattista per intenderci) relativamente alla consistenza reddituale e patrimoniale fino al terzo grado di parentela.
Quanto detto pochi giorni fa per i provvedimenti di tipo economico vale anche per questi, e tutti gli altri si prendano in questo senso: se si ha il coraggio di adottarli qui ed ora, non solo si risale nei consensi, ma si finisce in gloria l'esperienza gialloverde e magari si può puntare a vincere le politiche da soli. Se non lo si ha e si temporeggia, si arriva presto alla crisi di governo e le prossime elezioni le vince il centrodestra a guida leghista. Come dite? Il centrosinistra? quello non esiste, se avete ancora la percezione che ci sia è solo perché inspiegabilmente domina ancora nel mainstream e quindi in quasi tutti i TG e giornaloni è ancora la sua narrazione a proporsi come scontata. Ma gli italiani non abboccano più (le pezze al culo glielo impediscono), lo farebbero solo se il reddito di cittadinanza, magari doppio di quello che si sono potuti permettere i grillini, e senza condizioni, arriva direttamente da Bruxelles.

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