venerdì 17 ottobre 2008

MA CHE SIGNIFICA "TERRORISMO"?

L'era attuale viene comunemente fatta iniziare l'11 settembre 2001, data dell'attentato terroristico alle Torri gemelle. Da li, parte la spirale di guerre, spese militari folli, ulteriore estrema finanziarizzazione dell'economia per creare la base monetaria virtuale per renderle compatibili con un bilancio pur se fortemente deficitario, e poi paura, paura dell'islamico, paura dell'immigrato, paura del terrorista, paura di perdere il proprio lavoro e la propria casa, i propri risparmi. Questo è il mondo di oggi, baby.
Quanti di noi riescono a bucare la muraglia della paura e a vedere cosa c'è dietro? Quanto dell'ideologia democratica di cui ci hanno imbevuto resiste agli attacchi di panico indotto? E soprattutto, cosa è veramente questo terrorismo la guerra al quale è la cifra stilistica di quest'epoca?
A scuola ci hanno insegnato che i carbonari erano degli eroi che tramavano nell'ombra per l'unità d'Italia e contro la tirannia, e oggi insegnano ai nostri figli che le brigate rosse erano terroristi sanguinari che minacciavano la libertà e la democrazia del Paese. Ma i testi austroungarici dell'epoca trattano come terroristi i patrioti italiani, e ancora oggi qualche anziano altoatesino potrebbe rispondervi "Cesare Battisti chi? il terrorista?" riferendosi al patriota celebrato nella toponomastica del Belpaese e non al brigatista recentemente beccato all'estero. Per anni l'OLP è stata definita organizzazione terrorista in tutto il mondo occidentale, a rimorchio di Israele, oggi soppiantata nel ruolo da Hamas anche se ha vinto libere elezioni, ma i testi anglosassoni di prima della 2^ guerra mondiale citano come terroristi Begin, Shamir e tanti altri poi assurti a ruoli istituzionali in quel di Tel Aviv.
Occorre dunque un criterio. E occorre cercare oltre il monoblocco mediatico che ci circonda. In questi giorni è Antonella Randazzo ad essere tornata sul tema (il suo blog è da sempre sulla colonna destra di questo) con un articolo come sempre puntualissimo dal significativo titolo Il terrorismo delle autorità occidentali. Da leggere tutto, ma prima ne riportiamo uno stralcio:
... nel nostro paese abbiamo avuto attentati terroristici durante il periodo detto della “strategia della tensione”, in cui le autorità statunitensi volevano reprimere fino alla soppressione l’impulso dei cittadini italiani a rivendicare diritti e libertà. Oggi non avvengono più attentati terroristici perché tali autorità hanno ormai occupato il nostro parlamento e i nostri media, insediando soltanto determinati elementi e dando potere (politico e mediatico) a personaggi come Berlusconi. Negli ultimi decenni la maggior parte dei cittadini italiani si è fatta “ipnotizzare” dalla televisione, e non legge più o legge pochissimo, non ha più un’esistenza culturalmente e creativamente attiva, e crede sempre più di essere impotente di fronte al sistema attuale. Questo è il risultato che le nostre autorità volevano ottenere, ed è per questo che non sono più avvenuti attentati terroristici, fatte salve le minacce che ci arrivano di tanto in tanto per mantenerci nella paura. I media, “educando” alla passività, sottraggono a poco a poco ai cittadini il potere di chiedere spiegazioni ai governi circa fatti che proverebbero la loro natura criminale. Senza la capacità di chieder conto ai propri rappresentanti politici e senza la giusta informazione, una democrazia non può esistere.
Non risponde a tutte le domande iniziali, ma ci va molto vicino...

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