Non stiamo qui a sindacare sull'utilità delle occupazioni a impedire lo sfacelo dell'istruzione pubblica appena avviato e inarrestabile, perchè gli studenti erano minoranza quando erano tanti e davvero incazzati, figurarsi oggi, e il governo più populista della storia patria cresce di continuo nei sondaggi di gradimento presso quella che una volta si chiamava Maggioranza Silenziosa.
Occupare, o come si diceva una volta "okkupare", lo hanno fatto tutte le generazioni di studenti dal 68 in poi, ognuna con la sua cifra stilistica (il fondo fu toccato dai ragazzi dell'85, tutti fighetti e col Bomber, che mi pare si facessero chiamare Pantera o non so quale altro felino). Questi almeno lottano davvero per un buon motivo. Ma per tutti è stata ed è un'esperienza formativa in se, di autogestione e confronto, crescita e responsabilizzazione. L'istituzione è sempre sopravvissuta, anche agli eventi più tragici e violenti, e chi si voleva laureare si è laureato lo stesso.
La presa di posizione del Premier si spiega, allora, con il solito effetto annuncio ad uso e consumo del suo elettorato artatamente ossessionato da ordine e sicurezza. Sarebbe stato carino, però, che stavolta prima di aprire la bocca e dar fiato contro i ragazzi di oggi, avesse chiesto il parere di alcuni ragazzi di un tempo, con un curriculum che riesce difficile ipotizzare che non abbiamo mai occupato, tra quelli che ingrossano le fila politiche e culturali del centrodestra. Per fare prima, ad esempio, poteva prendere da Wikipedia l'elenco dei militanti di Lotta Continua, estrapolando i nominativi di quelli più noti che dagli anni 80 in poi hanno saltato la barricata:
- Roberto Briglia - già direttore di Epoca e Panorama, è dirigente Mondadori e vice presidente FIEG;
- Giovanni Lindo Ferretti - già punk, leader e voce dei CCCP poi dei CSI e dei PGR, ora è integralista cattolico, ha votato destra nel 2006, antiabortista (ha sostenuto la lista Pro-life di Giuliano Ferrara e fatto campagna contraria al referendum sulla procrezione assistita), pro Ratzinger, presente agli ultimi meeting di Comunione e Liberazione;
- Massimo Fortuzzi - banchiere dagli anni 80, amministratore delegato prima di Antonveneta e poi di Merril Lynch;
- Vincino (Vincenzo Gallo) - vignettista del Male, poi di Tango e Cuore, oggi del Corsera e de Il Foglio (sic!);
- Paolo Liguori (nome di battaglia: Straccio) - dal 1985 al Giornale, Direttore dal 1992 del Giorno, dal 1993 di Studio Aperto, dal 2001 di Tgcom;
- Carlo Panella - dal 1992 al Tg4 dal 1994 a Studio Aperto, dal 2002 alle tribune politiche di Mediaset, da sempre al Foglio;
- Carlo Rossella (addirittura uno dei firmatari del manifesto contro Calabresi) - vice direttore di Panorama, nel 1994 fu messo dalla Moratti a dirigere il tg1, poi direttore di La Stampa, Verissimo, Tg5, oggi presidente della Medusa film, collabora a Il Foglio;
- Roberto Sandalo (noto appassionato di armi!) - è uscito dalla Guardia Nazionale Padana perchè Bossi aveva rinunciato alla secessione, di recente è stato arrestato per attentati a moschee e centri culturali islamici;
- Giampiero Mughini - ha collaborato con L'Europeo, Panorama, Il Foglio, e soprattutto fatto milioni di insulse comparsate in trasmissioni calcistiche (il core business del regime).
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