In una vecchia edizione del Club Tenco a un certo punto si sente Guccini che, dopo aver cantato la sua irriverente Gli amici in coppia - come spesso si usa in quella riunione di vecchi amici avvinazzati - con Vecchioni, introducendo il pezzo di quest'ultimo che avrebbe completato il duetto (la vecchissima e bellissima Luci a San Siro) dice: "questa è una di quelle canzoni che uno pensa: maledizione, perchè non l'ho scritta io!"
Questa cosa a me capita talvolta con gli articoli di altri blogger, e spesso con Carlo Bertani, uno (e qui viene in mente lo Jannacci di Quelli che..., ma a contrario) di quelli che ti spiegano le tue idee e finalmente le capisci, e riesci a tua volta a spiegarle meglio di come avresti mai potuto fare.
Ecco, l'uscita tremontiana di oggi mi ha fatto subito prudere le dita, ma poi navigando sono incappato nell'articolo di Bertani, ed ecco che mi limito a raccomandarvelo. Condivido ogni virgola, dall'analisi del voltafaccia del ministro (a cui in giornata si è accodato Berlusconi) alla stigmatizzazione dell'ignavia del centrosinistra, passando per le vera causa della crisi e poi del crollo del socialismo reale (la corsa agli armamenti). Perfino la chiosa sul signoraggio (provo a sintetizzarla: la sovranità monetaria dovrebbe tornare allo Stato si, ma a uno Stato finalmente democratico però, e le due azioni devono procedere di pari passo sennò il rimedio è peggio del male) l'avevo sempre pensata e non sapevo come dirla.
Sull'uscita di Brunetta non faccio commenti. Prima o poi mi decido a parlare, di questo ennesimo socialista pololibertàtosi: mi frena il fatto che nello sfascio della Pubblica Amministrazione arriva da buon ultimo, dopo una fila di demolitori spesso di centrosinistra che hanno adottato il modello aziendalista a metà, la metà sbagliata.
Certo è che la cosa rischia di spaccare il centrodestra peggio delle zoccole, pardon escort: guardate cosa è successo oggi stesso in aula, per votare il decreto Gelmini (scritto proprio da Tremonti, alla faccia della coerenza) che affossa definitivamente le speranze di migliaia di precari della scuola.
In ogni caso, votiamo Bersani alle primarie del 25 ottobre prossimo: sfascerà il PD e tenterà di rifondare il centrosinistra. Oggi Tremonti gli ha suggerito da dove partire: l'articolo uno della Costituzione. Una testa un lavoro, una famiglia una casa: questo è la strada per risalire una volta toccato il fondo. Dopo il default, la sciagura, se non si è capaci di azione politica, altrimenti forse prima. Sicuro, invece, che con gli alfieri - fuori tempo massimo - del neoliberismo si comincerebbe a scavare: questo Monsieur de la Palisse ha sussurrato nel sonno a Giulio ieri notte...
martedì 20 ottobre 2009
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