- quanta consapevolezza hai della tua sessualità e delle tue potenziali perversioni/deviazioni? credi sia normale averne o no?
- con quante persone hai fatto sesso prima di decidere di entrare in una relazione stabile con la persona che dici essere l'amore della tua vita e/o che hai sposato?
- credi quanto hai risposto alle prime due domande ti sia sufficiente per poter dire di conoscerti e avere stima di te stesso/a, e così essere un buon compagno per la persona al cui fianco aspiri di stare tutta la vita?
- se hai risposto positivamente alla domanda 3, riesci ad estrinsecare le tue inclinazioni sessuali di cui alla domanda 1 con il partner di cui alla domanda 2? e se invece te le tieni per te, credi sia corretto considerare quella la persona giusta? non credi sia meglio trovare quella che ti consente di essere te stesso/a fino in fondo, e altrimenti (o fino ad allora) stare da solo/a?
- credi che la tua esigenza di un legame stabile sia motivata dalla reale scoperta di affinità sessuale caratteriale e sentimentale con quella persona o piuttosto dal bisogno di sicurezza, di approvazione sociale, dall'adesione a una convenzione ("tutti lo fanno"), dall'incapacità o paura (particolarmente grave se sei giovane e attraente) di non trovare mai più qualcun'altro a cui piaci?
- credi che la tua esigenza di fare uno o più figli sia motivata dalla matura volontà di condividere col partner un percorso che inizi con una nuova vita (un adulto momentaneamente piccolo: altro non sono i bambini) che vi accompagnerà sperabilmente fino alla morte, oppure non ci hai mai pensato in questi termini? e in quest'ultimo caso non è che è l'istinto di riproduzione che pensa per te? ti piacciono quei bambolotti così teneri che li mangeresti di baci, eh! e perchè, secondo te?
sabato 9 ottobre 2010
MOSTRO NASCOSTO
Le statistiche parlano chiaro: è la propria famiglia il posto meno sicuro per una donna. E' un argomento su cui torno spesso, basta solo scorrere i post con questo tag, ma la cronaca impone talvolta di ripetersi. Solo questa settimana, prima il tipo che uccide la moglie e quasi la figlia, perchè quest'ultima osava opporsi ad un matrimonio combinato e la madre ha osato difenderla; subito dopo, a tacitare sul nascere i soliti commenti antiislamici, non fosse bastata la coincidenza di due condanne a morte in Iran e Usa tanto simili quanto dagli esiti opposti a danno dei sedicenti democratici, arriva l'esito tragico della scomparsa di Sarah Scazzi. Imprevedibile? E non lo so: io da un po' di tempo in questi casi penso prima all'ipotesi familiare, e forse pure gli inquirenti... Salvo che la "famigghia" è sempre pronta a mettersi di traverso, anche adesso stona davvero sentire la cugina dichiarare di non avere mai sospettato del padre, ed è francamente implausibile che nè lei nè la sua sorella maggiore o sua madre avessero notato qualcosa. Signora moglie, faceva ancora sesso con quell'uomo, e se si quanto spesso e come? Intendiamoci, non cerco di sguazzare nel torbido come certe trasmissione televisive, anzi facciamo così, le domande le faccio a tutti, ciascuno cerchi di rispondere alla propria coscienza e poi se creda le giri ad amici e conoscenti:
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3 commenti:
Ammetto che a volte ho desiderato avere meno consapevolezza di me stessa. Sai quando le proprie inclinazioni non si sposano perfettamente con le convenzioni, col risultato di sentirsi inadeguati, e soli. Io so di essere in evoluzione continua. E di avere la necessità di esprimermi. Predico sempre la libertà come l'ideale più grande, perchè in questa nostra società ciò che c'è da temere, e invece viene sottovalutata, è la frustrazione: energia potenziale che si accumula, e che prima o poi puo esplodere come una bomba micidiale...
Ammetto che a volte ho desiderato avere meno consapevolezza di me stessa. Sai quando le proprie inclinazioni non si sposano perfettamente con le convenzioni, col risultato di sentirsi inadeguati, e soli. Io so di essere in evoluzione continua. E di avere la necessità primaria di esprimermi. Predico sempre la libertà come l'ideale più grande, perchè in questa nostra società ciò che c'è da temere, e invece viene sottovalutata, è la frustrazione: energia potenziale che si accumula, e che prima o poi puo esplodere come una bomba micidiale...
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