lunedì 1 agosto 2011

MEZZO SECOLO DI STORIE TESE

Quando ho visto la prima volta Elio e le Storie Tese in concerto fuori dalla cosiddetta padania non li conosceva nessuno, e infatti io in padania vivevo, vicino Bologna, sulla strada per Ravenna, in un paesino chiamato Castenaso. Un collega di cui ricordo ancora il volto ma non più ahimè il nome ci trascinò allo stadio comunale di Budrio, un paesino un po' più in là sulla stessa strada, dicendoci più o meno ragazzi non ve li posso spiegare dovete vederli. Aveva ragione: avesse tentato non l'avremmo seguito, e io mi sarei perso di aver scoperto "in anteprima" una delle formazioni più geniali del panorama musicale italiano di sempre.
A Budrio lo stadio era così pieno che finimmo in cima alla gradinata, pericolosamente vicini ad una recinzione che forse se non ti ci appoggiavi avrebbe retto. Il repertorio di brani originali della band ai tempi era piuttosto limitato, ma i tipi reggevano due ore e mezza di spettacolo aggiungendo alle già note John Holmes Cara ti amo eccetera le cover sceneggiate dei brani degli ultimi Sanremo: da Minghi e Mietta che duettavano più o meno così
mi chiamo Mietta
l'anno scorso ho vinto tra le nuove proposte con un brano che si chiamava tarataratàtattattà
quest'anno partecipo con Minghi con un brano che si chiama turuturutùtuttuttù
eccolo
lasciami Minghi
che anche se ci hai i capelli biondi non sei Stinghi
perchè lui canta per l'Amazzonia
mentre tu la mazzonia
la vuoi dare a me
e allora tarataratàtattattà
eccetera, a Marcella e Gianni Bella che cantavano un pezzo che si chiamava Verso l'ignoto, dove però loro sostituivano i riferimenti romantici con quelli coprofiliaci e il testo girava molto meglio....
Questo per dire che a fidarsi degli amici e andare ad ascoltare band sconosciute in culo alla luna può venirvi solo che bene. E perchè ieri il buon Elio compiva cinquant'anni, cacchio che vecchio mica come me che ne ho solo quasi quarantotto. Il che ci può fare concludere, signora mia, che non ci sono più i cinquantenni di una volta.
Detto per chiudere che per trovare un padre nobile a EELST bisogna rifarsi necessariamente, e solamente, all'immenso Frank Zappa, vi lascio come esempio uno dei brani più geniali, tra licenze metriche virtuosismi enigmistici e citazioni "dotte", oltre che divertenti: la vendetta del fantasma Formaggino. Auguri, Stefano Roberto...

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