venerdì 28 dicembre 2012

APPUNTI PARTIGIANI

Il titolo non è originale, io l'ho preso da un bellissimo album dei Modena City Ramblers con tanti ospiti illustri ma chissà quanto è stato usato e da dove viene (Calvino?), ma occorreva qualcosa che avesse a che fare con la metafora che secondo me descrive meglio la situazione attuale: è in corso una guerra di liberazione nazionale che farà da spartiacque al nostro prossimo futuro.
Tra parentesi, mi accorgo di essere pesante e di rischiare di perdere i già scarsi lettori, ma non ho altri strumenti per fare la mia parte in questa guerra: non ho l'età, la statura morale, le risorse fisiche e mentali, il carattere per un impegno in prima linea. Ma ho il pensiero, libero anche di contraddirsi, la capacità di tradurlo in parole, e uno spazio dove qualcuno le legge, e quello che ho da ora a febbraio sarà a servizio di una Causa: fare tutto il possibile perché il Movimento 5 Stelle vinca le prossime elezioni politiche contro ogni pronostico. Il PD è dato sicuro alla Camera, ma non al Senato. Monti sale in campo per presentarsi come unica soluzione. L'unico scenario alternativo è che inopinatamente, mobilitando via Internet e con passaparola più tradizionali milioni di persone che non votano più schifati dalla politica, il M5S compia la sua rivoluzione. Il fatto che sia una possibilità concreta, molto più di quanto i commentatori e i sondaggisti (quanto liberi, loro, non lo so) ammettano, è dimostrato proprio dalla bassezza e virulenza degli attacchi concentrici di tutto il mainstream, e dalle contromisure che prendono per tentare di impedire la partecipazione dei grillini alle politiche (le elezioni sono state anticipate esclusivamente con questo scopo: il M5S è il solo grosso partito a dover raccogliere le firme e con questi tempi potrebbe non farcela) o per limitare il suo recupero di consensi (la ridiscesa in campo di Berlusconi è motivata esclusivamente da questo intento, non avendo nessuna possibilità di essere vincente in assoluto). Dunque da qui a febbraio qui si farà campagna elettorale per Grillo, almeno in gran parte: voglio dormire la notte, e che mia figlia un giorno possa vivere in un'Italia migliore, o almeno pensare che suo padre ha fatto qualcosa per impedirgli di vivere nel Paese di merda in cui sarà costretta a sguazzare.
Oggi sul blog di Beppe c'è un post che estrapola dal programma del Movimento un elenco sintetico di punti, a fare il verso alla famosa Agenda Monti. Segno di sfuggita che ho sentito e letto i commentatori di cui sopra stigmatizzare la cosa come una caduta di stile e un segno di debolezza. Figurarsi se entrano nel merito. Poco democratico, populista, ragazzini inesperti che cadranno in tentazione, eccetera: un fuoco di fila concentrato sugli aspetti formali per evitare quelli di sostanza (dove Grillo ha ragione su quasi tutti i fronti, e tutti gli altri torto, anche perché dicono tutti o quasi le stesse cose). Entriamoci noi. Qui c'è l'Agenda Monti, la sintesi e il link all'integrale, per i più pigri qui una sapida summa di Lameduck: l'Agenda del PD (il programma ancora non si trova, salvo qua e la generiche dichiarazioni d'intenti uguali a quelle disattese le altre volte) se ne distingue per aspetti secondari, su Europa moneta lavoro crescita eccetera o la sottoscrive o la richiama - Fiscal compact, flessibilità, grandi opere, e laddove Vendola dice qualcosa di sinistra lo fa per recitare il suo ruolo all'interno di uno schieramento in cui le decisioni importanti sono già prese da altri. Fate un confronto nel merito, fatelo. Vi aiuto io, partendo dall'elenco sintetico di cui sopra:
  1. Legge anticorruzione - Con Grillo ne avremo una vera, non la buffonata pro-corrotti che hanno appena approvato questi: nel M5S la fedina immacolata è un prerequisito, negli altri partiti quasi un difetto;
  2. Reddito di cittadinanza - Ce l'hanno tutti i Paesi democratici, non manda in bancarotta nessuno, ma da noi è tabù nominarlo;
  3. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti (retroattivi da queste elezioni) - Un referendum li aveva aboliti, e questi tutti d'accordo si sono inventati i "rimborsi elettorali", che solo il M5S restituisce e promette di abrogare tout-court;
  4. Abolizione immediata dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali - Si può anche non condividere questo punto se dovesse essere attuato senza i dovuti distinguo, ma non si può non inorridire di fronte alla marea di soldi pubblici che tengono in vita organi di partito senza partito e comunque senza lettori;
  5. Introduzione del referendum propositivo e senza quorum - Anche questa è da articolare bene, per evitare che un uso scriteriato sia controproducente per lo strumento stesso, ma è un fatto che gli altri schieramenti della democrazia diretta se ne catafottono e basta;
  6. Referendum sulla permanenza nell'euro - Magari un evento del genere costringesse a una pubblica eviscerazione del problema, con la par condicio tra sostenitori di paradigmi diversi di politica monetaria, anziché il pensiero unico attuale contrastato solo dalle buffonate di Berlusconi e quindi rafforzato;
  7. Obbligatorietà della discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese - La legge elettorale hanno fatto tutti finta di volerla cambiare, e infatti poi è rimasta lì, mentre Grillo aveva raccolto milioni di firme e depositato una proposta di riforma mai discussa dalle Camere;
  8. Una sola rete televisiva pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti - E magari una sola rete per ciascun soggetto privato sul mercato, che ne dicono i figliocci di quel D'Alema che si preoccupò più volte di salvare Mediaset, mentre il suo proprietario gli pubblicava libri su libri? E sanno niente dell'occupazione politica del servizio pubblico, mai partecipato o subìta?
  9. Elezione diretta dei candidati alla Camera o al Senato - Altro che voto di preferenza: maggioritario uninominale, a uno o due turni che sia. Trovate altrove la stessa chiarezza?
  10. Istituzione di un politometro per la verifica di arricchimenti illeciti da parte della classe politica negli ultimi vent'anni - Vuoi entrare in politica? Un auditor analizza e rende pubblico i tuoi redditi e patrimoni, poi vieni retribuito il giusto (perché fare politica costa, e sennò la potrebbe fare solo chi è già ricco di suo), e alla fine lo stesso auditor ripete l'analisi: di ogni arricchimento devi dimostrare l'origine: basterebbe solo questo per fare la rivoluzione di cui sopra, in Italia;
  11. Massimo di due mandati elettivi - Vuoi entrare in politica? Sappi che ci potrai stare massimo 10 anni. E che visto il punto 10 non ti ci arricchirai. Ti interessa ancora? Notate che queste regole sono già in vigore per i grillini, altro che chiacchiere sulla politica pulita delle agende altrui;
  12. Legge sul conflitto di interesse - Perché non ci sia mai più un Berlusconi a rovinare la cosa pubblica per vent'anni, e mai più un partito avversario che ogni volta che va al potere promette di fare una legge sul conflitto di interesse e ogni volta se lo dimentica;
  13. Misure immediate per il rilancio della piccola e media impresa sul modello francese - Si, andrebbe chiarito come e bisogna vedere se ci si riesce, ma con la linea politica attuale, che il Pd ha promesso di perpetuare, la piccola e media impresa è stata strozzata;
  14. Ripristino dei fondi tagliati alla Sanità e alla Scuola pubblica con tagli alle Grandi Opere Inutili come la Tav - Il settore pubblico va fatto risorgere, e solo epurando la corruzione ciò può essere tentato: le grandi opere servono solo per creare tangenti, creano poco lavoro e hanno poco effetto moltiplicatore; una miriade di piccole opere utili (territorio, energia, beni comuni, ecc.) e il rilancio dei settori pubblici tradizionali possono essere volano di crescita; al PD sono per la TAV gli inceneritori i rigassificatori l'Ilva la Fiat le autostrade le privatizzazioni eccetera, non dimenticatelo;
  15. Informatizzazione e semplificazione dello Stato - Queste sono cose che tutti dichiarano di volere (come dimenticare le tre I del Berlusconi prima maniera? chi le ha viste poi?) e se qualcosa si è fatto è stato malgrado le follie dei politici (come dimenticare il costosissimo e inutile portale plis uisit itali di Rutelli?) e soprattutto in termini di leggi spesso disattese nella prassi; scommettiamo che se vince Grillo uno dei primi provvedimenti sarà l'adozione obbligatoria nella PA dei software open source? 
  16. Accesso gratuito alla Rete per cittadinanza - L'Italia è nel gruppo di coda tra i Paesi cosiddetti avanzati per sviluppo della banda larga, e la rete Wi-Fi gratuita dove c'è è grazie a privati mossi da interessi commerciali o amministrazioni locali in competizione tra loro (come a Roma Comune e Provincia, che follia...) a chi si mette il fiore all'occhiello, eppure oggi le informazioni corrette si trovano (daccordo, a fatica, ma altrove non si trovano e basta) solo su Internet, ragion per cui l'accesso è da equiparare a un diritto civile fondamentale sancito dalla Costituzione: chi altri lo dice?
Insomma, non sono solo chiacchiere questi grillini. Sono invece forse davvero l'ultima speranza perché il nostro Paese cambi davvero. Io continuo a credere nel sogno di un'Europa unita di pace, ma credo che questo possa avverarsi solo se nei vari Stati che la compongono prevalgono forze politiche basate su sistemi di valori diversi e teorie economiche alternative rispetto a quelle attualmente imperanti. Continuo a credere che sia meglio un'Europa che miri alla piena occupazione dei suoi cittadini anche usando un'Euro diverso dall'attuale, che un'Italia fuori dall'Euro a curarsi da sola i suoi mali incurabili. Ma sono sempre più convinto che solo un netto successo del Movimento 5 Stelle alle prossime politiche possa farci avere una speranza di ottenere tutto ciò, mentre una vittoria del PD o il probabilissimo pareggio con tanto di continuazione dell'esperienza Monti non faranno che consegnarci mani e piedi a un futuro già scritto di povertà emarginazione e svuotamento della democrazia. Monti non ha finito di pronunciare la sua formula di impegno diretto che ha ricevuto la benedizione dalle alte sfere vaticane; chi pensa che sia per aver magistralmente cincischiato sulla questione IMU alla Chiesa cattolica è un malpensante o uno che 2+2=4?
Fatevi i conti, prendete appunti, e preparatevi alla guerra: da qui a febbraio c'è da conquistare i voti per Grillo uno a uno. Fate girare sto pezzo, scrivetene di vostri dove vi pare, intasate le mail, spaccate i cosiddetti al prossimo, e così via: dobbiamo cambiare l'Italia. Ora.

1 commento:

Gregorio Martino ha detto...

Ho la vaga impressione che tu stuia facendo campagna elettorale per Grillo .

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