venerdì 12 settembre 2008

11 SETTEMBRE. SETTE ANNI DI GUERRA AL "TERRORISMO"

Sottrarsi al coro delle celebrazioni era dovuto. La data troppo facilmente individuata come spartiacque della storia contemporanea non consente a chi voglia sottrarsi ad ogni coro di unirsi a qualunque di quelli standard, dai bushisti integralisti ai debunker estremi.
Come al solito, rimandiamo a chi lo fa meglio di noi l'analisi approfondita, segnalando chi ci sembra più serio degli altri nella stessa: Megachip dedica all'argomento un'intera sezione del proprio sito, e chi ne abbia voglia può davvero farsi una propria fondata idea di come siano andate le cose (chi si affida ancora ai media ufficiali nè è lontano mille miglia...).
Qui vogliamo però, a costo di sembrare faciloni, riassumere alcuni punti certi della faccenda, scevri da interpretazioni ideologiche di sorta, verificabili a piacere. Le conclusioni a ciascuna testa pensante.
  1. Due aerei hanno centrato due grattacieli poco più larghi di loro. Due su due tentativi. Si tratta di una percentuale difficile da raggiungere da due top gun. Impossibile per due che hanno appena preso il brevetto per aerei da turismo. I piloti di linea da tempo si servono, per centrare le piste, più larghe e lunghe dei grattacieli, di un raggio laser che parte dalle piste e viene agganciato dall'aereo. La probabilità che ce ne fossero due dentro le torri gemelle è elevatissima. Potevano dirci che c'erano e che li hanno messi i terroristi. Non ce l'hanno detto. Ma quello che ci hanno detto E' FALSO.
  2. Nel Pentagono qualcosa ha provocato un buco, ma non un aereo così grande. Il buco è troppo stretto. Se fosse entrata solo la fusoliera, forse. Ma allora ali e motori dovevano restare fuori. Nelle immagini esistenti non ci sono rottami grossi fuori dal Pentagono. Inolte, il buco trafora tutto il Pentagono fino al cortile interno, numerose pareti. La fusoliera non è così resistente. Intorno al Pentagono ci sono da sempre decine e decine di telecamere accese. Un filmato che mostrerebbe un aereo che vola rasoterra ed entra nel Pentagono ci è stato propinato solo 5 anni dopo. Mai nessun altro filmato prima, perchè? Il filmato è inoltre molto poco chiaro. Non dimostra affatto quello che pretende dimostrare, l'aereo non si vede. Un aereo di quella grandezza, comunque, non può volare rasoterra a quel modo. E' molto probabile che a colpire il Pentagono sia stato un missile. Potevano dirci che era un missile dei terroristi, ma non l'hanno fatto. Ma quello che ci hanno detto E' FALSO.
  3. Gli aerei centrando le torri hanno creato delle enormi fiammate di kerosene, perchè erano pieni essendo partiti da poco, brevi ed esterne rispetto ai palazzi. Quand'anche il kerosene fosse, come non è stato (guardate la fotosequenza sotto al titolo), rimasto dentro e bruciato dentro, la temperatura non avrebbe raggiunto il fottio di gradi necessari a fondere l'acciaio dei pilastri. Peraltro, ci sono numerose persone che sono scese attraverso i piani in cui era avvenuto l'impatto, cioè si trovavano ai piani superiori e hanno scelto di scendere anzichè come purtroppo molti altri di salire, e sono riusciti ad attraversare i piani senza morire come sarebbe capitato se in quei piani la temperatura fosse stata davvero così alta. Sono vivi e ce lo hanno raccontato. Invece la versione ufficiale dice che i grattacieli sono crollati perchè le travi dei piani d'impatto si sarebbero fuse, e i piani superiori sarebbero crollati su quelli inferiori travolgendoli. Ma se fosse successo così, avremmo visto quello che abbiamo visto (e forse) solo se i pilastri del piano d'impatto, magicamente, si fossero fusi all'unisono. In qualunque più realistico altro caso, invece, anche un leggerissimo disassarsi della caduta del pezzo sovrastante si sarebbe moltiplicato durante la caduta impedendo il collasso esattamente verticale che abbiamo visto (peraltro, in due casi su due), e mostrandoci invece il rovinoso crollo del pezzo superiore a lato del moncone inferiore, tutt'al più interessato in parte. Il crollo che abbiamo visto, invece, somiglia in modo impressionante a quelli controllati che di solito si fanno per demolire, con microcariche che vengono fatte esplodere progressivamente per assicurare proprio l'accartocciarsi su se stesso in verticale. E' quindi molto probabile che si sia trattato proprio di una demolizione controllata, come suggeriscono peraltro molti altri indizi riportati dai debunker. Ma è certo che quello che ci hanno raccontato E' FALSO.
  4. C'è poi lo strano caso della torre 7, più bassa e più larga, non colpita da nessun aereo, crollata nello stessissimo modo molte ore dopo. Stavolta, non potendo parlare di acciaio fuso e crollo a domino innestato dal peso del pezzo superiore all'impatto, hanno parlato di lesioni strutturali provocate dai rottami dei grattacieli vicini. Chi crede a Babbo Natale, quindi, può anche credere, se vuole, che un enorme palazzo possa implodere come se fosse sottoposto a una demolizione controllata perchè ore prima è stato colpito da pezzi di due grattacieli vicini.
  5. Poche ore dopo i due crolli, ricordiamo ufficialmente per via di un calore di 1500 e passa gradi che avrebbe sciolto le colonne dei grattacieli, sono stati trovati appena bruciacchiati i documenti di tutti o quasi i terroristi, e c'è stata fornita la lista dei nomi e il curriculum vitae di ognuno di loro. Documenti di carta resistono al calore, travi di acciaio larghe metri no. E' o non è probabile che quei documenti li avessero passati vicino a una candela e messi da parte prima degli "attentati"?
  6. Ma noi siamo di coccio e vogliamo ancora credergli: ok, erano i documenti dei terroristi. Quasi tutti quei documenti appartenevano a cittadini dell'Arabia Saudita. Gli americani intendono rispondere con la guerra all'attacco. Fanno guerra all'Arabia? No, all'Afghanistan. Perchè il commando era stato orchestrato da Al Qaeda, diretta da Osama Bin Laden, saudita anch'egli peraltro, se non vogliamo dire di famiglia ricchissima e partner petrolifero storico della famiglia Bush, che si nasconderebbe in Aghanistan. Da qui deve passare un oledotto ma i Talebani, alla guida della repubblica asiatica dopo la liberazione dall'occupazione sovietica, durante la quale la resistenza afgrana è stata armata e addestrata proprio dagli americani, si oppongono al passaggio sul loro territorio. Bin Laden, se esiste, in Afghanistan non è stato trovato. Il Paese è stato distrutto, migliaia e migliaia di innocenti uccisi, un governo fantoccio occidentale messo al posto di quello talebano, l'oleodotto è in costruzione. Quanto fa due più due?
Basta. Si potrebbe continuare per pagine e pagine, ma chi lo ha fatto è più bravo di noi. Chi vuole saperne di più cerchi da solo. Nessuno di noi ha i mezzi per raggiungere una verità diversa da quella propinataci. Ma a ciascuno, per dedurre che si tratta appunto di una ricostruzione almeno parzialmente di fantasia, basta avere una testa pensante. La usi finchè glielo lasciano fare. Non abbiamo niente altro al mondo che le nostre facoltà intellettive presunte superiori. Senza, non sapremmo nemmeno di essere vivi.

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