Dopo un quindicennio di berlusconismo, siamo un Paese in cui la classe media non esiste più. La classe media, ricordiamolo ai più giovani, è l'espediente attraverso il quale il capitalismo è potuto sopravvivere alle proprie contraddizioni, che lo avevano portato alla crisi del 29, alla seconda guerra mondiale, alla fame nera del dopoguerra, e quasi a perdere la battaglia storica contro il socialismo reale. L'idea era semplice: portare settori maggioritari della popolazione a guadagnare abbastanza da potersi permettere una casa, una famiglia, dei figli, dei progetti, alcuni beni di consumo. Avere "qualcosa da perdere" gli avrebbe tolto dalla testa la "rivoluzione". Dopo aver realizzato questo, la rivoluzione restò nel linguaggio di fasce sempre più marginali, anche perchè sempre più panciapiena e sempre meno numerose, di giovani studenti.
Oggi, alle soglie o dentro un nuovo 29 fate voi, ad avere un reddito fisso che sicuramente consente le cose fondamentali suddette siamo rimasti in pochi. Tutti anzianotti. Una legge battezzata ad arte col nome di un poveretto ammazzato da sedicenti brigatisti che se campasse avrebbe forse querelato chi avesse tentato di appioppargliela, casualmente omonimo di un altro poveretto che manco da morto riceve gli onori che avrebbe meritato (chiamarsi Biagi in Italia non conviene...), ha definitivamente istituzionalizzato la precarietà: se hai meno di 35 anni e hai uno stipendio sicuro oggi in Italia sei una mosca bianca.
Nel frattempo i rari passaggi del centrocentrosinistra al governo hanno prodotto risultati "leninisti" come il definitivo passaggio alle banche del potere reale e l'abbandono graduale di qualsiasi strumento di salvaguardia automatica del potere d'acquisto di salari e pensioni.
Che tutto questo in caso di potenziale recessione avrebbe costituito un rischio enorme lo dicevano in pochi, nel mare degli abbagliati dalle mirabolanti et maravigliose promesse della globalizzazione e del capitalismo finanziario. Non hai i soldi per comprare casa? Un bel mutuo al 100% a tasso del 2,5%, si va beh variabile ma quanto vuoi che cresca! Non hai i soldi per mandare i figli a scuola, per fare il pieno alla macchina, il pane rincara, i mobili cadono a pezzi? C'è il credito al consumo! Indebitiamoci tutti, che l'economia gira!
Così oggi, che è alle porte la Grande Tragedia di un PIL in calo per i prossimi anni, il governo che ci siamo scelti non è in grado culturalmente, non vuole politicamente, e se anche volesse e fosse in grado non ne avrebbe il tempo, varare provvedimenti strutturali che ricreino uno straccio di classe media. In mancanza, il premier usa tutto il suo residuo carisma per invitare la gente a consumare, perchè avete visto come sono pieni i cinematografi e ma dov'è questa crisi e tutto va bene madama la francesa, e il guru Tremonti riciccia la tessera annonaria sotto le spoglie tecnologiche di una carta ricaricabile e il nome anglofono che fa sempre figo di "social card". Per i poveri. Poveri noi.
venerdì 28 novembre 2008
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