martedì 22 settembre 2009

AIUTO, C'E' BRIATORE DISOCCUPATO!

Si lo so che è inusuale per un blog che si occupa soprattutto di politica economia musica cinema e altri temi "alti" parlare di Formula 1, ma non c'è niente da fare: la notizia del giorno è la radiazione di Flavio Briatore dal "circus".
Avete letto bene: radiazione, non squalifica temporanea per quanto lunga. Il profano delle quattroruote si chiederà: e che mai avrà fatto di così grave, il chiomato discotecaro nostro? Se poi pensiamo che la Formula 1 è ancora guidata da uno che ha dichiarato che Hitler in fondo ci sapeva fare e da un altro che si è fatto beccare in un festino sadomaso truccato da nazista, la cosa somiglia ancora di più a un regolamento conti all'interno di una cricca che a un atto di giustizia sportiva. Ma tant'è, in un mondo in cui persino la democrazia non è che un'etichetta, bisogna almeno salvare la forma, e il caro Flavio allora l'ha fatta davvero grossa. Pensate: ha ordinato al suo secondo pilota di andare a sbattere contro un muretto (vedi foto) perchè con l'inevitabile ingresso della safety car il suo primo pilota, unico fin lì ad avere fatto il pieno, fosse favorito, e infatti quando la safety car è rientrata tutti gli altri hanno dovuto fermarsi per il rifornimento e il suo campione ha vinto la gara.
Lo so, è difficile da capire per chi non è addentro ai regolamenti automobilistici. Cerco allora di spiegarmi con degli esempi in un campo ai lettori di questo blog più familiare. Ecco, un livello di scorrettezza simile sarebbe come:
  • comprare una villa a un prezzo stracciato da un'orfanella minorenne approfittando dell'amicizia con l'avvocato che le fa da tutore;
  • comprare al loro prezzo terreni agricoli sapendo che gli amici politici li renderanno edificabili e quindi di valore moltiplicato, per costruire una città satellite;
  • strappare agli editori concorrenti due network televisivi al prezzo basso che hanno per via del fatto che non è consentita la diretta nazionale sapendo già che il padrino della propria figlia ha pronto un decreto legge per consentire la diretta;
  • acquisire una casa editrice grazie a un lodo emesso da un giudice corrotto dal proprio avvocato e non restituirla nemmeno dopo che la corruzione è provata con sentenza definitiva;
  • diventare Presidente del Consiglio e stabilire per legge che la legge è uguale per tutti tranne che per il Presidente del Consiglio (e altri tre papaveri, ok, tanto per non dare nell'occhio).
Non so se servono altri esempi, dovrebbe essere chiaro che una scorrettezza simile il mondo sportivo non poteva perdonarla. Il guaio è che invece il mondo politico perdona questo e altro, per cui il rischio a questo punto è che l'illustre e ricchissimo disoccupato potrebbe essere tentato di "scendere in campo". Già si sentono voci (visto che il bacchettone calcio inglese lo costringerà a cedere la comproprietà del Queens Park Rangers) di un suo interesse all'acquisto della Roma. Cavolo, ho un deja-vu, e in testa mi ronza un proverbio: morto un Papi, se ne fa un altro!

1 commento:

bravalb ha detto...

...e bravo il nostro Gino! Sei molto attento e preciso nell'elencare tutte le malefatte del nostro presteso Redentore. Hai fatto bene perché la totalità o giù di lì degli Italiani, ormai ridotti a semplice tubo digerente, hanno dimenticato la tragedia dei Vallarino-Stampa, di Milano 2 e 3, del pretore Casalbore e il precipitoso rientro dalla visita di stato del suo Santo Protettore perché decretasse la riaccensione dei ripetitori, la vicenda dei Formenton-Mondadori e soprattutto per avere, cinicamente,abbattuto il millenario principio di Isonomia cioé che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Ma siccome la legge con i nemici si applica e con gli amici si interpreta; la seconda puntata, ritengo anche tra breve, é già nei palinsesti della PoLLitica. Ad abundantiam

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