lunedì 22 marzo 2010

ACQUA DA TUTTE LE PARTI

Il 22 marzo è la giornata mondiale dell'acqua, un evento che si svolge dal 1992 e che come spesso capita alle "giornate mondiali", una categoria che è seconda per proliferazione solo ai santi cattolici (Woytila da solo ne ha proclamati oltre una volta e mezza quelli proclamati in totale da tutti gli altri papi), ha un suo sito, worldwaterday.
Il problema è dunque ben noto: la scarsità di acqua è già una delle cause prime delle morti infantili, delle guerre, del depauperamento di aree che è a sua volta tra le cause della migrazione; questo perchè tutto è acqua, tutto - anche la carne o l'acciaio - è calcolabile in termini di acqua necessario a produrlo. E quindi sarà l'acqua, piuttosto (nel senso etimologico di "prima") che il petrolio, a causare il collasso sistemico che in tanti ormai vaticinano imminente. In tal senso, la cosa va inquadrata nell'alveo degli interventi più generali per invertire il trend di sfruttamento del pianeta terra, che ha già superato il livello di guardia e si appresta a fare lo stesso col punto di non ritorno, interventi che però tardano ad arrivare e non arriveranno mai fino a che i Paesi che hanno introdotto il Verbo della crescita del PIL non siano i primi ad abbandonarlo. Insomma, se chiediamo ai Paesi emergenti di essere virtuosi con l'ambiente dopo che noi lo abbiamo saccheggiato e senza che noi per primi non diamo un incondizionato esempio, questi ci rispondono con una meritata pernacchia, solo che trattandosi di giganti come India Cina e Brasile la Terra è spacciata. E la scarsita dell'acqua è solo il sintomo primo in termini di tempo e di evidenza.
In Italia però tutto ciò si veste di cronaca: sabato scorso mentre centocinquantamila bimbi (alcuni di loro pare persino prezzolati, ma sono quelli che capisco di più) assistevano a piazza San Giovanni all'ennesimo trabocco di odio (con tanto di traveggole, come il nonno di Così parlò Bellavista: "nu milione!" - grazie Lameduck) del leader del Partito dell'Amore, centocinquantamila adulti sfilavano poco più in là (a gratis) per reclamare la ripubblicizzazione dell'acqua, che i bimbi di cui sopra non sanno essere stata appena privatizzata dai loro amati leader. Se ne accorgeranno ovviamente a prezzi decuplicati (anche se da qualche parte già i prodromi si vedono), in tempo per poter dare la colpa alle sinistre, peraltro in questo caso non del tutto infondatamente: troppo spesso il PD ha atteggiamenti equivoci su queste tematiche, e dire che il caso Vendola in Puglia qualcosa dovrebbe suggerirgli su cosa pensa la sua base elettorale in merito...

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