giovedì 8 dicembre 2011

IL PRESERVATIVO DEL MONDO?

Profilattico! Preservativo!
Sulla distinzione tra vera satira e semplice sberleffo ci si può soffermare a lungo, ma per ascrivere all'una o all'altra categoria la produzione di un artista in toto o in parte è sufficiente osservare la reazione del bersaglio: se è realmente indifferente o peggio ancora evidentemente compiaciuto, non era satira. Uno dei sintomi che consente di definire regime la fase politica dominata da Berlusconi, sia che fosse ancora formalmente un non-politico (sostanzialmente lo divenne acquistando il Milan, se ne accorsero in pochi tra cui un autore appunto satirico come Benni) sia che fosse al governo oppure all'opposizione, è stata la progressiva sparizione dai media generalisti della satira, salvo sempre più sparute eccezioni.
Ad esempio, Fiorello può fare la prima serata su Raiuno, come pure Checco Zalone su Canale 5, perché non fa satira. Benigni la faceva una volta, quando non era proibita: probabilmente qui è un caso, perché Roberto è invecchiato proprio mentre la morsa si stringeva, e invecchiando o sei Dario Fo o smetti di graffiare. Ma quando lo stesso Fiorello (che non sto criticando, a fare quel mestiere è di gran lunga il più bravo di tutti, come ai tempi un Walter Chiari) ha infilato con Jovanotti in un rap un preservativo che non c'entrava un cazzo (mi è venuta così, ma è carina e la tengo) ha fatto satira, e infatti la Chiesa e i baciapile si sono affrettati a levare gli scudi.
A proposito di Chiesa, un altro esempio lampante della funzione della satira ci viene in questi giorni da Il Male, rivista che ebbe un periodo fulgido qualche decennio fa e oggi Vauro e Vincino stanno tentando di rilanciare: sul suo sito pochi giorni fa è apparso un elenco necessariamente non completo ma già così bello corposo di immobili su cui il Vaticano non paga l'Ici grazie al combinato dell'azione politica di Berlusconi e Prodi, il primo avendo regalato l'esenzione il secondo avendola limitata "agli immobili con utilizzo esclusivamente commerciale", dove l'avverbio è un mirabile esempio di bizantinismo democristiano che c'entra l'obiettivo di vanificare gli effetti di un'affermazione senza doverla negare. Di fatto, la Chiesa possiede e gestisce ospedali chiese librerie alberghi e mille altre cosette su cui ci fa un sacco di soldi (sulle chiese i centri d'accoglienza e quant'altro serva davvero ad aiutare disinteressatamente il prossimo, nessuno ha dubbi debbano restare fuori campo fiscale) senza pagare le tasse che chiunque altro gestisse le stesse attività dovrebbe pagare. La cosa era abbastanza risaputa nel giro dei mangiapreti, ma grazie alla satira adesso abbiamo anche qualche dato a suffragio. Certo è che quando si è pensato a male, leggendo nella lista dei Ministri del Governo Monti tanti soggetti legati al potentato cattolico, visti i primi provvedimenti non si era sbagliato, speriamo non si faccia il bis coi tanti soggetti legati al potentato bancario (talvolta gli stessi).
Che poi è anche una questione di cattiva comunicazione, cari signori del governissimo che fa benissimo: non potete campare di rendita sul fatto che uno fa la differenza con quelli di prima, perché la memoria è labile e presto ci scorderemo che se negli ultimi diciott'anni avessimo avuto chiunque al posto di Berlusconi e il suo losco codazzo di affaristi e mignotte il debito pubblico oggi sarebbe tutt'altro che ingestibile, se pensiamo che questi lo hanno aumentato di cento miliardi l'anno solo negli ultimi tre (e per tutto tranne che per effettivamente aiutare la domanda interna). Allora è vero che i provvedimenti che hanno un vero impatto sui conti sono quelli più impopolari, ma state certi che sarebbero molto meglio accetti se li affiancaste con provvedimenti che fanno una carezzina  ai conti ma una anche al cuore della gente. Invece, sono arrivati come previsto i colpi alle pensioni, alle seconde case ma anche alle prime, ai poveracci per tramite Iva e accise, e niente tagli seri alla Casta e alle sue prebende, niente Ici sugli immobili commerciali della Chiesa, sulla lotta agli evasori le solite parolone ma pochi fatti, un prelievo aggiuntivo sui capitali scudati così piccolo da risultare controproducente (lo scudo fiscale al 5% era criminale, colpire gli stanati tradendo la loro fiducia è vile e disincentivante, ma proprio per questo se lo fai devi fare cassa significativamente, così è farsi nemici per nulla...), e poi niente patrimoniale e niente tassazione finanziaria. Intanto la gente resta a casa per il ponte dell'Immacolata e farà meno regali a Natale, il che non è che sia un male siamo d'accordo, ma fino a che deficit e debito si calcolano in rapporto al PIL le politiche regressive sono come un tappeto che lo fili da una parte e si sfila dall'altra, non ci vuole il Nobel per l'Economia per dirlo, basta un bambino di terza bravino con le frazioni...
A meno che - un momento, come non pensarci prima! - non è che questi che noi crediamo essere dei farabutti legati ai Poteri Forti siano in realtà degli autentici filantropi che con umiltà e senza farcene accorgere ci stanno guidando verso la retta via? Quante volte abbiamo parlato di insostenibilità della crescita o di sovrautilizzo costante delle risorse non rinnovabili del pianeta? Questi si rendono conto, cristianamente oserei dire, che queste tematiche, che salverebbero l'umanità, al massimo possono arrivare a una sparuta minoranza di acculturati smanettoni della Rete o frequentatori di collettivi e centri d'acquisto. Per farle arrivare alla massa del popolo bue, non c'è che da imporle: la crisi che stiamo vivendo dal 2008 non sarebbe che un ultimo illuminato tentativo di risolvere la faccenda senza l'uso della forza. Se fallisse, per indurci alla decrescita e riportare il numero degli umani e il loro livello di consumi a un livello compatibile con le risorse di madre Terra, non resterebbe che la quarta guerra mondiale.

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