mercoledì 28 dicembre 2011

RESTA

Chiara Civello mi ha stregato. Ve ne ho parlato pochi giorni fa, oggi vi posto un altro video, il titolo è il titolo del post, per introdurlo mi devo inventare qualcuno che se ne va, e qualcun altro che gli scrive disperato. La lettera è stata strappata, riporto alcuni brani che sono riuscito a ricostruire (come in un Woody Allen d'annata, uno di quei film così fitti di dialoghi che o sei madrelingua o devi vederli per forza doppiati, Moccia mi fa una pippa), ciascuno ci si ricostruisca la propria storia:
  • non riesco a dormire: ho negli occhi e nella mente milioni di immagini e sensazioni che abbiamo vissuto assieme
  • per potermi lasciare, dato che sei ancora innamorata di me, hai bisogno di dirti che è tutta colpa mia, ma non so come farai a vivere con la consapevolezza che sei stata tu a voler fermare questo sogno
  • ti sei messa paura della piega seria che stava per prendere il nostro rapporto con la nostra decisione di convivere, la paura che i propri stessi sentimenti ci conducano lungo una strada che comporta una serie di cose serie e dure, come tutte le cose serie
  • abbiamo un problema di comunicazione, ma ci amiamo ancora evidentemente; ora tu sembri decisa a voler buttare il bambino con l'acqua sporca, il nostro amore col nostro problema
  • piango al solo pensiero di non vederti più in giro per casa: resta qui, datti tempo, se non ti passa te ne vai tra un mesetto, mi accontento di questo, e sono sicuro che se non lo fai è perché sai che non resisteresti due giorni, che il tuo cuore ti spingerebbe a gettarti tra le mie braccia alla prima occasione
  • a te adesso sembra una cosa coraggiosa e matura avere la forza bruta di strappare a sangue vivo il corpo del nostro amore, ma è solo una cosa vile e infantile, come quando urli e mi picchi: il coraggio e l'essere finalmente adulta lo dimostreresti a te stessa e al mondo solo avendo la forza di affrontare il tuo destino di innamorarti alla follia di uno nella mia condizione
  • nella mia condizione nessun altro avrebbe fatto quello che ho fatto io, un gesto senza il quale la nostra storia non avrebbe avuto la sua possibilità, ma adesso occorre anche che io possa in qualche modo saziare i sensi di colpa, e affrontare le responsabilità, che dal mio gesto mi derivano, altrimenti la mia infelicità impedirebbe presto il prosieguo della nostra storia
  • un modello di rapporto estremamente evoluto e maturo necessita per funzionare di tanta maturità da parte di tutti gli attori, ma in cambio offre prospettive infinite di felicità; se non fossi accecata dai tuoi stessi limiti che ti rifiuti di superare e ti inducono alla fuga vile di oggi, dovresti capire che adottarlo è esattamente il compito che ti spetta, che il nostro amore risulterebbe ulteriormente accresciuto dalla tua adesione a questo modello culturale, che io ma anche tu stessa andremmo in giro fieri di questa cosa, che cementerebbe la nostra unione in maniera indissolubile e definitiva
  • invece per paura ti rifugi nel modello opposto, retrivo, nel quale io non mi oriento e sbaglio a comportarmi, il mio errore è stato non impuntarmi subito, avrei dovuto avere il coraggio di metterti la questione immediatamente in questi termini : è così, in un altro modo la nostra storia non è possibile, che fai? non l'ho fatto per debolezza, per paura di perderti, e come sempre in questi casi finisco per perderti lo stesso: la viltà non paga mai
  • è ingiusto nei confronti della tua stessa intelligenza rifiutarti di capire questo modello e di aderirvi, invece che attaccare e rifugiarti in modelli comportamentali retrivi che tanti guai ti hanno già portato nella tua vita anche non amorosa
  • insomma, devi crescere, e il nostro amore così com'è te ne offre una magnifica occasione, proprio per le difficoltà che pone
  • ti prego, amore mio, desisti dalla tua fuga, resta, e fai quel salto di qualità che ti farà bene in ogni caso, anche se poi tra noi dovesse andare male – lo dico per dire, ma invece sono certo che ci attende una felicità indescrivibile e ad oggi ancora inimmaginabile
  • guarda la scena, ci siamo io e te da vecchi, tu sei bellissima come sempre, e io come sempre ti guardo e gli occhi mi piangono dalla bellezza, poi ci guardiamo negli occhi, e moriamo d'amore, come sempre, e come sarà anche nell'ultimo istante della mia vita, che come sempre ti ho detto vorrei avere i tuoi occhi davanti per andare in paradiso e aspettarti li.
Ti amo da morire, e tu me. Non devi per forza andartene, c'è un'altra strada: vieni a percorrerla con me, non te ne pentirai. Resta.


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