Magari domani si scoprirà che pure lui è dopato come tutti gli altri. Magari no, ma i soldi gli monteranno la testa e ciondolerà tra un meeting e l'altro per fare cassa finchè dura. Domani. Perchè oggi Usain Bolt è una delle poche icone di queste olimpiadi, uno dei pochi momenti in cui è stato possibile guardarle senza avere il voltastomaco. Per mille motivi che ora tralasciamo.
Ora è infatti è tempo di lodare questo ragazzone che ha fatto il terzo oro con record del mondo in pochi giorni (100, 200 e staffetta 4x100), così: giocando. Tanto che i capintesta dello sport mondiale non si sono tenuti, e hanno bacchettato il ragazzo (ha 22 anni, cavolo!) perchè esulterebbe smodatamente. Invece il tipo è simpaticissimo, con quel suo togliersi di dosso appena passato il traguardo l'unico oggetto che tradisce il suo essere di questo secolo: le scarpette (che tanto gli si erano pure slacciate in corsa...).
Perchè invece è un piacere vederlo infliggere distacchi abissali a gente seriosa in body supertecnologici, indossando maglietta e pantaloncini anni 70. Gioca, figlio di un popolo discendente dagli schiavi africani che non solo ha regalato al mondo Bob Marley e il genere musicale moderno più intimamente legato alla natura umana primigenia, ma segue l'unica forma rilassata di religione monoteista al mondo. Se escludiamo il buddismo, il cui concetto di qualità a citarlo a mente e cuore (i pignoli vadano su Google) sembra proprio di rivedere Bolt correre:
Chi è maestro dell’arte di vivere
fa poca distinzione fra il proprio lavoro e il proprio gioco,
la propria fatica e il proprio divertimento,
la propria mente e il proprio corpo,
il proprio studio e il proprio svago,
il proprio amore e la propria religione.
Quasi non sa quale sia dei due.
Persegue semplicemente il proprio ideale di eccellenza in tutto quel che fa,
lasciando agli altri decidere se stia lavorando o giocando.
Ai suoi occhi, lui sta sempre facendo entrambi.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
In evidenza
DEFICIENZA, NATURALE
Dell'argomento AI ne abbiamo già parlato come di uno di quei pericoli gravissimi verso i quali sarebbe opportuno porre argini non appen...
I più cliccati dell'anno
-
No, non ho preso a caso, del Diluvio universale, la versione di un genio del Rinascimento Si lo so che sono concetti che ripeto, anzi ch...
-
Il titolo lo volevo lasciare in dialetto riggitano, carn'i porcu , che tanto si capiva lo stesso, ma mi pare che in italiano assuma un t...
-
Della serie " forse non tutti sanno che ", il nome Romeo , che in Italia come nome non è molto usato ma è noto a tutti grazie a un...
-
Immagine tratta da Combat-COC.org , cliccandoci sopra si ingrandisce L'argomento principe che i fautori della UE oppongono ai pochi che ...
-
L'immagine simbolo del 1° gennaio 2013 (da Strill.it ) è la metafora del fallimento del modo di fare politica che ha imperato per tren...
Nessun commento:
Posta un commento