giovedì 24 dicembre 2009

PRIME PIETRE E PRIMO MORTO


E alla fine c'è scappato pure il morto. Franco Nisticò da Badolato, responsabile del Comitato per la Statale 106 - che sarebbe sì un'infrastruttura fondamentale per lo sviluppo del territorio calabrese, è rimasto vittima di un infarto e pare di una presenza delle istituzioni sbilanciata molto più verso le forze dell'ordine che i mezzi di soccorso. Eppure non c'era nessuno a cui tirare modellini di ponte in faccia.
Così si sono svolti in contemporanea la posa della prima pietra del Ponte sullo Stretto e il funerale di uno dei suoi più fieri oppositori. Oddio, in realtà si sono avviati (si sono avviati?) lavori preliminari alla costruzione del Ponte, una variante ferroviaria che anzi dicono prevista e utile a prescindere, ma tant'è: un governo che campa di annunci e bufale con cui nutrire i suoi appassionati e numerosi (ma sarà ancora così?) elettori vuole il 23 dicembre 2009 da mettere sui libri di storia, e poi quello che conta è che si possa continuare a "ciucciare" soldi pubblici (solo ieri il commissario Ciucci ha ottenuto un aumento di capitale di 900 milioni, chissà se mai si riuscirà a capire quanto è costato a Pantalone il Buco Nero che si chiama Società Stretto di Messina...).
Ma c'è pure il risvolto comico. Esiste un Comitato Ponte Subito, che pur non avendo portato mai in piazza nessuno, a fronte delle migliaia e migliaia mobilitate ad ogni occasione dai No Ponte, riceve da un po' di tempo lo stesso spazio sugli organi di stampa locale, in nome forse di una equidistanza malintesa quanto sproporzionata è la "potenza di fuoco" dei pochi che il ponte lo vogliono a fronte di quella dei tanti che vorrebbero che quei soldi fossero spesi meglio. Ebbene, in uno di questi articoli, i Ponte Subito realizzano un autogolllonzo da fare impallidire quelli di Riccardo Ferri (o per noi attempati di Comunardo Niccolai): le argomentazioni scientifiche portate da un soggetto peraltro di parte crollano anche all'esame di uno studente delle medie. Leggete bene: l'ingegnier Fiamminghi si vanta che il progetto (ma quale progetto, che ancora non c'è?!) prevede che il ponte resista a un sisma di magnitudo 7,1 - pari a quello "del 1908, il più grave mai avvenuto". Notevole asserzione, davvero scientifica, considerato che la scala Richter è stata inventata nel 1935 e quindi non solo non c'è alcun modo di confrontare il terremoto del 1908 ad altri del passato nella stessa zona, ma nemmeno ad altri successivi nel mondo. Ma anche quando fosse corretta, è da folli progettare il ponte sospeso più lungo del mondo in modo che resista a una magnitudo così bassa. I cinesi, che hanno messo la prima pietra proprio ieri su un ponte lunghissimo ma con tanti piloni, lo hanno progettato per resistere a una magnitudo 8! Se avete seguito il link di prima sulla scala Richter, sapete che è logaritmica su base 10: un grado in più significa che il sisma è 10 volte più forte, uno zero virgola uno in più significa che è forte IL DOPPIO, quindi se il prossimo terremoto sarà 7,2 il Ponte, ammesso che nel frattempo sia stato terminato, crollerà certamente! Più avanti nella stessa intervista, l'ingegniere sostiene che il Ponte resisterebbe a raffiche di vento pari a 218 km/h, dimenticando però di dire COME può una struttura sospesa di tre chilometri farlo: ve lo dico io, oscillando per metri e metri. Analogamente ai grattacieli, ma ovviamente molto di più. Proposta: costringere Fiamminghi e tutti quelli di Ponte Subito a transitare avanti e dietro o anche solo a stazionare su un monovolume al centro del ponte durante una delle decine di sfuriate di scirocco che imperversano sullo Stretto ogni anno. Con l'ingegner Cane seduto accanto che gli vomita nel colletto.
Altro che manifestazioni sporadiche: se la gente di Reggio Villa e Messina ha ancora un briciolo di amor proprio e intelligenza, deve sdraiarsi davanti alle ruspe, anzi metterci i propri vecchi e i propri bambini. La montagna di soldi pubblici che sta per essere regalata a mafia e 'ndrangheta, producendo in cambio non un ponte ma cantieri infiniti e forse pure macerie eterne, deve essere dirottata altrove. Scuole, ospedali, ferrovie locali, forze dell'ordine in funzione antimafia, tribunali (altro che riforme, soldi ci vogliono, per rendere efficiente la macchina della giustizia!), incentivi all'imprenditoria giovanile, strade e autostrade.
A proposito, oggi mi tocca farmi l'A3: tra qualche giorno vi dico come sta messa. Intanto vado in meditazione zen, mi sa che mi serve.

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