lunedì 14 dicembre 2009

TARTAGLIA, DAL TRIANGOLO ALLA QUADRATURA DEL CERCHIO BERLUSCONIANO



Non so quanti con me abbiano trasalito, vittime delle proprie rimembranze del liceo scientifico, alla pronunzia del nome dell'attentatore di Silvio Berlusconi. Tartaglia! Ecco che il povero Niccolò Fontana, geniale matematico di alterne fortune, detto Tartaglia per la balbuzie e con questo nome passato alla storia, sarà soppiantato nei motori di ricerca prima e nella memoria collettiva poi da un povero psicopatico dalla buona mira.
Il genio matematico di cui sopra, invece, addirittura legò il suo soprannome ad un famosissimo schema, il triangolo di Tartaglia appunto, utilissimo in pratica per tutte le equazioni e bellissimo da vedere come solo i miracoli della natura sanno fare, in tutte le sue incredibili implicazioni.
Che strano! Penso alle equazioni e mi viene in mente qualcosa rispetto ai "gradi di libertà", che poi hanno appicazioni in statistica, in meccanica classica, e per via metaforica piuttosto intuitiva nelle scienze umane.
Poi leggo che alcuni gruppi di Facebook, forse persino con me tra i loro iscritti (devo controllare...), e proprio tra i più numerosi, hanno nottetempo cambiato denominazione: ad esempio "No a Facebook a pagamento nel 2010!" è diventato "Solidarietà a Silvio Berlusconi". Altri berluscones meno raffinati hanno subito cominciato a sparare a zero, e a vanvera, contro l'eccessiva libertà di opinione nei social network e in Internet in generale. Per cui tenteranno di approfittare dell'occasione per ridurli, i nostri gradi di libertà nella vita come nel cyberspazio.
Ragion per cui, finchè ce lo lasceranno dire, noi siamo con chi, come il Direttore di Contrappunti, nello stigmatizzare quanto accaduto al Premier gli ricorda che è lui il primo responsabile del clima di odio in cui certe menti proliferano. O con chi ricorda che se si fosse dimesso per farsi processare, come qualunque suo omologo in tutti i paesi sedicenti democratici del pianeta avrebbe fatto anche per accuse molto meno gravi dell'essere il mandante di attentati di ben altra entità, sicuramente si sarebbe sottratto a quei pericolosi ed incauti bagni di folla. E non si sarebbe potuta leggere questa battuta, davvero gustosa: "sai qual'è la differenza tra Berlusconi e il suo attentatore? quest'ultimo sarà processato..." 
Che dire? mancava proprio, al circo messo su dal nostro Barnum della politica, Tartaglia l'attentatore psicopatico!

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