Fate una prova: chiedete a 10 cattolici praticanti, compreso voi stessi se lo siete, a cosa si riferisce l'"immacolata concezione" che si festeggia oggi, tanto per ribadire che non siamo uno Stato laico... 9 su 10, se non tutti, vi diranno che è il concepimento senza peccato di Gesù da parte di Maria. Errore. E' il concepimento senza peccato di Maria stessa. Per secoli i dottori della Chiesa si sono scannati, con rischi di scisma, intorno a questo dubbio: se la redenzione della Madonna necessitasse o meno che anche lei a sua volta, come suo figlio, fosse concepita o meno senza peccato originale. Un problema logico innestato in questioni di fede, un controsenso cioè, risolto con la procramazione del dogma che oggi festeggiamo in qualche trattoria fuori porta (e forse un uno per cento in chiesa pregando).
Solo dopo, di conseguenza, fu possibile proclamare il dogma dell'Assunzione in cielo di Maria stessa, che tutti festeggiamo dal 1950 a ferragosto (l'ultimo saccheggio di una festa pagana, le feriae augusti, di tutta una serie che comprende il Natale, di Mitra prima che di Cristo) magnando tutti, stavolta senza eccezioni.
Tra parentesi, persino il dogma dell'infallibilità papale non è che del 1870, e viene da quello stesso Pio IX che pochi anni prima aveva proclamato quello che si celebra oggi.
Insomma, quelli di voi per cui quelle appena citate sono tre notizie stanno sperimentando lo straniamento tipico della tradizione orale: ti porta a credere che le cose che ti hanno raccontato da piccolo siano vere da sempre, e invece anche se sono dogmi religiosi possono essere stati stabiliti ieri o l'altroieri. Straniamento aumentato dunque dalla suggestione di eternità e divinità che il termine stesso dogma contiene.
Chi proviene da cultura anglosassone, pur sempre cristiana, guarda a queste cose con distacco e ironia. Che talvolta dà vita ad opere di intrattenimento leggero davvero spassose, che nel nostro Paese o praticamente non riescono a trovare una distribuzione, come il docudrama Religiolous, o la trovano scarsa e tardiva, come l'hollywoodiano Dogma (in cui Dio è interpretato da Alanis Morrissette, nella foto), o tardivissima (dal 79 al 91), come l'esilarante Brian di Nazareth dei Monthy Python.
Non c'è niente da fare, siamo un popolo bambino che crede alle favole, come dimostra il reiterato consenso concesso a uno che le racconta benissimo (Luttazzi nel suo ultimo libro parla di "narrazione emotiva", e centra in pieno il berlusconismo come solo il vero scrittore satirico può fare). E allora non resta che cantarci la ninna nanna della Mora nel bellissimo sceneggiato tv di Luigi Magni, State buoni se potete (nessuna difficoltà a concedere la patente di opera d'arte a un film di stampo religioso, come questo o Il vangelo secondo Matteo di Pasolini, quando la merita): dormi dormi, bimbo bello....
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